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CHIUSURA NATALIZIA DAL 23 DICEMBRE AL 6 GENNAIO 2025

Hola readers,
finalmente le ferie tanto desiderate sono arrivate, da oggi tutta vita! Quali saranno i vostri programmi? Io sicuramente diventerò la migliore amica del tavolo, del divano, del kindle ma soprattutto della tv, ho tanti di quei film da recuperare, bimba permettendo, che voglio diventare stupida ahahah 

 

Proprio per questo io e i miei tre amati gatti, Ares il coccolone, Speedy la psyco e Elettra la trottolina, abbiamo deciso di chiudere questo piccolo spazio virtuale per qualche settimana, abbiamo bisogno di spolverare il salotto e ricaricare le batterie per l'anno nuovo, anno in cui troverete tantissime novità: rubriche, interviste, challenge, collaborazioni e chi più ne ha più ne metta.
 

 
Rimarrò invece attiva sul mio profilo Instagram, se volete, potete trovarmi lì.

Che altro dirvi se non: "Tantissimi Auguri di Buone Feste! 

A presto e buone letture!

PROGETTO INFANZIA: DICO GRAZIE PERCHÈ...

Buongiorno miei piccoli Gattolettori,
ci sono libri che sembrano semplici, ma che custodiscono messaggi profondi, capaci di accompagnare i piccoli lettori nella costruzione del loro mondo emotivo. “Dico grazie perché…” di Amber Lily è uno di quei volumi che, con delicatezza e colore, insegnano l’importanza della gratitudine: un sentimento spesso dato per scontato dagli adulti, ma fondamentale da coltivare fin da piccoli.



Dico grazie perché...
di Amber Lily (Autore), James Newman Gray (Illustratore) 
 


Editore:
 Pane e Sale
Prezzo: € 9,90
Link d'acquisto: QUI

Quante cose esistono per cui essere riconoscenti? Trascorrere del tempo con gli amici, esplorare il mondo insieme, condividere con loro piccoli gesti che riempiono il cuore sono davvero le gioie più importanti per cui dovremmo sempre dire grazie. Età di lettura: da 4 anni.

CONSIGLI DI LETTURA #40

Buon pomeriggio readers,
se siete in cerca di regali per gli amanti dei giochi di ruolo, ecco qui dieci consigli

 

VIAGGI DA POLTRONA #41

Hola readers,
come ogni lunedì eccoci qui pronti a ripartire con la nostra amata poltrona magica. Siete pronti a riattivare i motori?

RECENSIONE: LA BUGIA DELL'ORCHIDEA DI DONATO CARRISI

Buongiorno Gattolettori,
prima di iniziare questa recensione è doveroso farvi una premessa.
Con Donato Carrisi non si entra mai davvero in una storia: si entra in un inganno.Ogni suo libro è una promessa silenziosa fatta al lettore:
ti darò una verità, ma non sarà quella che immagini.
Donato Carrisi non scrive solo thriller, scrive trappole narrative. Ti osserva mentre leggi, anticipa i tuoi ragionamenti e quando sei convinto di aver capito… è lì che colpisce.
Se stai per iniziare il suo nuovo libro, sappi una cosa: non cercare certezze, non fidarti delle evidenze
e soprattutto non pensare che questa sia solo una storia perché Donato Carrisi è il genio del male e proprio per questo, ti porta esattamente dove vuoi andare per dimostrarti, alla fine, che non era affatto la destinazione giusta.


La bugia dell'Orchidea
di Donato Carrisi

                                               

Genere:
 Thriller Psicologico
Editore: Longanesi
Prezzo: € 23,00 (ebook € 11,99)
Pagine: 1400
Uscita:  11 novembre 2025
 

Immagina un’alba d’estate. Immagina l’aria immobile della campagna, l’odore dei campi, il frinire dei grilli. Immagina il buio che arretra all’invasione del giorno.
Immagina ora un casale rosso, solitario in mezzo al nulla. Immagina di scorgere biciclette da bambini e giocattoli sulla ghiaia, panni stesi ad asciugare, galline e conigli, un moscone sopra un secchio.
Immagina il silenzio. Un silenzio che non sembra appartenere a questo mondo.
Un silenzio interrotto all’improvviso da un urlo disperato.
C’era una volta la famiglia C., tre figli piccoli e due genitori amorevoli.
C’era una volta la famiglia perfetta, e ora non c’è più.
Cos’è accaduto dentro il casale rosso in quella calda notte d’agosto?
Immagina qualcosa di terribile e crudele. Immagina che esista solo un possibile responsabile. L’unico sopravvissuto.
Immagina di avere la verità proprio davanti agli occhi. Ogni dettaglio combacia, ogni indizio è allineato e c’è una sola spiegazione.
Non puoi sbagliare. Hai tutte le risposte.
Ma ciò che proprio non puoi immaginare è che questa non è la fine della storia.
È l’inizio.
Questo libro ha un segreto. Chi l’ha scritto ha un segreto. Chi lo legge avrà un segreto. E nessuno sarà più lo stesso.

RECENSIONE

 
Donato Carrisi torna e lo fa nel modo che gli riesce meglio: insinuandosi nella mente del lettore, costruendo una verità apparentemente perfetta… per poi distruggerla pezzo dopo pezzo.

La bugia dell’orchidea non è solo un thriller: è un’esperienza narrativa disturbante, ipnotica, profondamente inquietante. Un romanzo che conferma Donato Carrisi come il genio del male, capace di trasformare il silenzio in terrore e la certezza in inganno.

 

Tutto comincia con immagini limpide, quasi innocenti.
Un’alba d’estate.
La campagna immobile.
Un casale rosso isolato nel nulla.
Biciclette, giocattoli, panni stesi.
Poi il silenzio.
E infine l’urlo.

 

Donato Carrisi sceglie ancora una volta di partire da ciò che conosciamo, da ciò che rassicura: la famiglia, l’idea di normalità, la perfezione apparente. Ed è proprio lì che colpisce più forte. Perché la famiglia C. non esiste più. E ciò che è accaduto in quella notte d’agosto non può essere spiegato con facilità, anche se tutto sembra gridare una sola verità.

 

La scrittura di Carrisi è chirurgica. Ogni parola è calibrata, ogni dettaglio è posizionato con precisione millimetrica. Nulla è casuale.
Il lettore viene guidato, quasi accompagnato per mano, verso una conclusione che appare inevitabile. Gli indizi combaciano. Le spiegazioni sembrano logiche. La verità è lì, davanti agli occhi.

 

Ed è proprio in questo momento che Carrisi dimostra perché è uno dei più grandi narratori del thriller contemporaneo: quando sei convinto di aver capito tutto, quando ti senti al sicuro nella tua interpretazione, lui ribalta il tavolo.

 

La bugia dell’orchidea gioca con il concetto stesso di verità. Ci costringe a interrogarci su quanto siamo disposti a credere a ciò che ci viene mostrato, su quanto sia fragile il confine tra evidenza e manipolazione, non si limita infatti a raccontare una storia, costruisce una trappola narrativa e quando scatta, è impossibile uscirne indenni.

 

La tensione è costante non ci sono momenti di tregua reale: anche nei passaggi più quieti si percepisce un’inquietudine profonda, un senso di minaccia che cresce pagina dopo pagina.
Carrisi eccelle nel thriller psicologico, scavando nell’animo umano, nei sensi di colpa, nei silenzi, nelle omissioni. Qui il male non è solo un atto: è una presenza, un’ombra che si allunga su ogni personaggio e sul lettore stesso.

 

E poi c’è il segreto.
Un segreto che attraversa tutto il romanzo.
Un segreto che riguarda la storia, chi l’ha scritta e chi la legge.
Un segreto che, una volta svelato, cambia tutto.

 

La bugia dell’orchidea è uno di quei romanzi che non si leggono soltanto: si subiscono. Si divorano, si temono, si ricordano.
Donatino mio riesce ancora una volta a lasciare il lettore senza fiato, spiazzato, costretto a riconsiderare ogni dettaglio anche dopo aver chiuso il libro.

 

È un thriller che non offre consolazione, ma consapevolezza.
Che non rassicura, ma inquieta.
Che non si dimentica facilmente.

 

Donato Carrisi conferma ancora una volta, ma forse sono troppo di parte, di essere il genio del male: uno scrittore capace di entrare nella mente del lettore, di manipolarne le certezze e di lasciarlo diverso da come lo ha trovato.

 

Perché, dopo questa storia, una cosa è certa: la verità non è mai dove pensi che sia.

 

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