oggi è il GIORNO DELLA MEMORIA una ricorrenza internazionale celebrata per ricordare e commemorare le vittime dell'OLOCAUSTO.
E' inutile dire che questi eventi gravi della storia non andrebbero ricordati solo una volta all'anno ma soprattutto è un peccato vedere che...la STORIA non ci ha insegnato proprio niente...
Quindi attraverso delle foto che ho scattato questa estate a Dachau, il primo campo di concentramento della storia, voglio ricordare questo giorno...
Esterno di Dachau
Arbeit Macht Frei - Il lavoro rende libri
Murales
Foto all'interno del campo
Sono tanti i libri che sono stati scritti ma ve ne vorrei segnalare qualcuno anche io....
IL DIARIO DI ANNE FRANK
Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno del 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno ideali, si sostituisce la storia della lunga clandestinità. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del "Diario" subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Il testo, restituito alla sua integrità originale, ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni. Questa edizione, in appendice, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti negli anni. Prefazione di Eraldo Affinati. Con uno scritto di Natalia Ginzburg.
LA TREGUA DI PRIMO LEVI
"La tregua", seguito di "Se questo è un uomo", è considerato da molti il
capolavoro di Levi: diario del viaggio verso la libertà dopo
l'internamento nel Lager nazista, questo libro, più che una semplice
rievocazione biografica, è uno straordinario romanzo picaresco.
L'avventura movimentata e struggente tra le rovine dell'Europa liberata -
da Auschwitz attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria
fino a Torino - si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di
incontri con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della
stessa guerra. L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo
dell'orrore e della miseria.
AUSCHWITZ SPIEGATO A MIA FIGLIA DI ANNETTE WIEVIORKA
Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.
Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.
LE DONNE E L'OLOCAUSTO DI LUCILLE EICHENGREEN
Le donne e l'Olocausto è uno dei pochi memoriali che si concentra
esclusivamente sulle donne. Con sincerità straziante, Lucille
Eichengreen offre uno sguardo approfondito e sincero dell'esperienza
femminile
nei campi nazisti. Raccontando la storia della propria sopravvivenza,
esplora il mondo delle altre donne che ha incontrato, dal potere
femminile delle
guardie SS, alle prigioniere che erano costrette a prostituirsi per il
cibo.
INTENSO COME UN RICORDO DI JODI PICOULT
Sage Singer è una ragazza solitaria. Evita ogni contatto con il mondo,
nasconde il proprio volto sfregiato in seguito a un incidente, si
rifugia in una relazione clandestina perché le consente di non
impegnarsi fino in fondo. Finché non stringe amicizia con un vecchio
signore, Josef Weber. Insegnante in pensione, di origine tedesca, Weber è
un filantropo benvoluto da tutti nella piccola comunità in cui vive. Ma
un giorno, contando sul rapporto di stima e affetto che li lega, Weber
chiede a Sage un favore molto particolare che sconvolgerà la ragazza.
Scioccata, confusa, Sage non acconsente ma non può rifiutarsi di
ascoltare la confessione dell'anziano amico. Weber è stato nelle SS ed
era fra le guardie di Auschwitz. E la nonna di Sage è una sopravvissuta
ai campi di sterminio... Come si può reagire quando si capisce che la
persona che si ha di fronte incarna il male assoluto? È possibile
cancellare un passato criminoso con un comportamento irreprensibile? Si
ha il diritto di offrire perdono anche se non si è la vittima diretta di
un'ingiustizia? E... qualora Sage accogliesse la richiesta di Weber, si
tratterebbe di vendetta... o di giustizia?
IL BAMBINO DI AUSCHWITZ DI SUZY ZAIL
A10567: è ancora giovanissimo Alexander Altmann, ma non ha
bisogno di guardare il numero tatuato sul suo braccio, lo conosce a
memoria. Sa anche che per sopravvivere ad Auschwitz, dovrebbe
irrobustirsi, ma è difficile in quell’inferno.
Ogni giorno deve assistere a umiliazioni, violenze e soprusi indicibili. Ma Alexander ha imparato subito che per non morire bisogna essere forti e duri soprattutto nel cuore. Quando però gli viene affidato il compito di domare il nuovo cavallo del comandante di Auschwitz, in Alexander nasce un motivo di nuova speranza: se riuscirà a superare la diffidenza dell’animale e a condurlo al passo, forse guadagnerà il rispetto dei suoi carcerieri. Se fallirà, invece, sarà la morte per entrambi.
Ogni giorno deve assistere a umiliazioni, violenze e soprusi indicibili. Ma Alexander ha imparato subito che per non morire bisogna essere forti e duri soprattutto nel cuore. Quando però gli viene affidato il compito di domare il nuovo cavallo del comandante di Auschwitz, in Alexander nasce un motivo di nuova speranza: se riuscirà a superare la diffidenza dell’animale e a condurlo al passo, forse guadagnerà il rispetto dei suoi carcerieri. Se fallirà, invece, sarà la morte per entrambi.
I RAGAZZI DEL GHETTO DI DAVID SAFIER
Varsavia, 1942. Mira è una ragazza piena di coraggio e di amore per la
sua famiglia, rinchiusa nel ghetto di Varsavia sotto l'occupazione
nazista. Con lei vivono la madre e la sorellina Hannah, che Mira
protegge a ogni costo. Per loro, Mira sfida la feroce polizia, esplora
la città in cerca di cibo decente, protetta solo dagli occhi verdi che
non la fanno sembrare ebrea. Finché un giorno le «iene», come ha
soprannominato i gendarmi polacchi che prendono ordini dalle SS, la
fermano e sembrano non lasciarsi ingannare dal suo aspetto, come se
fiutassero con avidità una facile preda. Ma mentre Mira si sente
spacciata, un giovane biondo la afferra improvvisamente e la bacia,
facendola passare per la sua fidanzata. La ragazza è salva, e da quel
momento Daniel non la perderà più di vista. Né nell'orrore, quando Mira
scoprirà che tutti gli abitanti del ghetto, nessuno escluso, sono
destinati allo sterminio nei campi. Né nel coraggio, quando lei deciderà
di entrare nella resistenza. Né per tutti i lunghissimi 28 giorni
durante i quali, insieme a un gruppo di altri ragazzi, sfiderà i nazisti
nella più impensabile delle imprese: la rivolta del ghetto contro le
forze di occupazione. La più lunga rivolta degli ebrei nella Seconda
guerra mondiale. Ne ""I ragazzi del ghetto"" la Storia assume le
sembianze di un gruppo di adolescenti con la loro incoscienza, i loro
amori, le loro paure e il loro impareggiabile coraggio. E si scrolla
così dalla polvere del tempo per diventare memoria viva, emozionante.
E se volete celebrare la giornata con due bellissimi film...non perdetevi LA TREGUA e la VITA E' BELLA
"Mentre tutti noi continuiamo a domandarci sgomenti come possa
essere stato possibile un evento colossale e atroce come l'Olocausto,
ho voluto raccontare quelle decisioni che talvolta prendiamo in una
frazione di secondo, per coraggio o codardia, e di come tutti noi possiamo essere al tempo stesso gli eroi e i cattivi".
[Monica Hesse]
Ho letto e visto il film di Il diario di Anna Frank, che dire, una storia che lascia il segno! Non hai segnalato ma che secondo me merita è il film di Polański "Il pianista" che ho rivisto l'anno scorso e che ogni volta che vedo mi fa commuovere. Ho recentemente letto La pianista di Aushwitz che consiglio davvero, un libro che fa molto riflettere sulla crudeltà umana. In giorni come questo tendo a vedermi anche i documentari che sono importanti perché storie come queste non vanno mai dimenticate.
RispondiEliminaCi credi che non ho mai visto "Il pianista?" A questo punto il film lo devo vedere quanto prima ;-)
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