Buongiorno readers e tanti auguri a tutte le donnine che mi seguono....anche da voi sta piovendo come qui da me a Roma? E' una giornata veramente strana...piove un pochino e esce il sole bah...
Ma visto che è la festa della donna, ecco due segnalazioni tutte al femminile...
BACI A LABBRA SALATE - MADDALENA CAFARO
Titolo: Baci a labbra salate
Autore: Maddalena Cafaro
Editore: Rizzoli - Collana YouFeel
Genere: Romance New Adult
Prezzo: 2,49
Pagine: 125
La magia di un’estate può trasformarsi nell’amore di una vita?Claudia ha vent’anni ma ha già perso la fiducia nei confronti degli uomini, per colpa del padre e della relazione che ha concluso da poco. L'unica cosa che vuole dalle vacanze estive è mare, libri e nessun ragazzo all’orizzonte. Un giorno, mentre sulla sua tavola da surf si lascia cullare dalle onde e guarda il cielo sopra di sé, incontra Daniele. Nessuno dei due vuole una relazione, tra loro solo un accordo: fingersi fidanzati per scoraggiare la concorrenza. Invece, tra una passeggiata sulla sabbia bagnata e un battibecco, scopriranno quanto sia naturale per loro parlare e parlare. Mentre ignorare un’attrazione che brucia più del sole diventa sempre più difficile. Ma un rapporto come il loro, nato tra le onde e le stelle cadenti, può sopravvivere alla lontananza?Un trascinante new adult, una storia d’amore in cui la freschezza della gioventù incontra la passione, quella vera.
Estratto
L’aria del mattino è piuttosto frizzante, il cielo si sta
schiarendo e sento già la salsedine riempirmi i polmoni. È
fantastico, starete pensando. Lo penserei anch’io, se non fossi
impegnata a scalare questo pino gigantesco che si trova dietro
il maxicaravan che io e la mia famiglia occupiamo per le
vacanze. Vi starete chiedendo perché dovrei scalare un pino di
mattina presto…
Semplice: sto cercando di salvare quello stupido gatto di mia sorella. Miagola disperatamente perché non riesce più a scendere. E io che ho sempre pensato che questa palla di pelo avesse il GPS integrato. Di sicuro quand’è il momento di mangiare la strada di casa la trova sempre.
«Spina, piccolino, vieni… dai, che ti aiuto a scendere» provo a chiamarlo verso di me mentre lui mi guarda indifferente. Mia sorella Emma lo ha chiamato Spank, come il protagonista del cartone animato, ma io l’ho ribattezzato Spina. Perché? Be’, ma perché questo gatto è diventato la mia spina nel fianco! E poi, se gli lasciassimo il nome di un cane crescerebbe di sicuro complessato. No, non va bene.
Sono a cinque metri da terra, mi guardo intorno e scopro lo spettacolo più imprevisto, ma non per questo meno bello, che mi sia mai capitato di vedere nei miei vent’ anni.
Hai capito il micio! Si è appollaiato sul ramo che dà sul maxicaravan dei nostri vicini, proprio sulla finestra aperta del bagno. Devono essere arrivati ieri sera, perché nessuno si perderebbe il biondino dal fisico da nuotatore che in questo momento sta insaponando con molta cura le sue lunghe gambe. Io no di certo! Quindi è normale che rimanga qui in bilico a gustare quella spugna che sale, lenta, dalla caviglia al polpaccio, dal polpaccio alla coscia, dalla coscia alla natica, dalla natica al…
Sto sbavando e mi sto godendo la scena quando quello stupido gatto si ricorda che, in fondo, lui lo sa bene come scendere dall’albero. Poco male, penso, pronta a tornare sul corpo pieno di muscoli che ho davanti, se non fosse che mia sorella accoglie quel ritorno di memoria gattofila con grida di gioia così forti da stordirmi fin quassù, a questi dannati cinque metri di altezza. Per lo spavento rischio di cadere, ma per fortuna non accade.
I miei piedi appoggiano precariamente sul ramo sottostante che, a dispetto delle apparenze, è piuttosto morbido. Sto pensando seriamente che sia arrivato il momento di scendere, in effetti... Un’ultima occhiata, però, posso anche darla. Torno a prestare attenzione al biondino e mi ritrovo a fissare due bellissimi occhi verdi. La vampata di calore arriva così potente che, sicuramente, si è creata una vignetta sulla mia testa con su scritto «figura di merda».
«Ciao» mi dice mentre con un asciugamano bianco si tampona il corpo.
Semplice: sto cercando di salvare quello stupido gatto di mia sorella. Miagola disperatamente perché non riesce più a scendere. E io che ho sempre pensato che questa palla di pelo avesse il GPS integrato. Di sicuro quand’è il momento di mangiare la strada di casa la trova sempre.
«Spina, piccolino, vieni… dai, che ti aiuto a scendere» provo a chiamarlo verso di me mentre lui mi guarda indifferente. Mia sorella Emma lo ha chiamato Spank, come il protagonista del cartone animato, ma io l’ho ribattezzato Spina. Perché? Be’, ma perché questo gatto è diventato la mia spina nel fianco! E poi, se gli lasciassimo il nome di un cane crescerebbe di sicuro complessato. No, non va bene.
Sono a cinque metri da terra, mi guardo intorno e scopro lo spettacolo più imprevisto, ma non per questo meno bello, che mi sia mai capitato di vedere nei miei vent’ anni.
Hai capito il micio! Si è appollaiato sul ramo che dà sul maxicaravan dei nostri vicini, proprio sulla finestra aperta del bagno. Devono essere arrivati ieri sera, perché nessuno si perderebbe il biondino dal fisico da nuotatore che in questo momento sta insaponando con molta cura le sue lunghe gambe. Io no di certo! Quindi è normale che rimanga qui in bilico a gustare quella spugna che sale, lenta, dalla caviglia al polpaccio, dal polpaccio alla coscia, dalla coscia alla natica, dalla natica al…
Sto sbavando e mi sto godendo la scena quando quello stupido gatto si ricorda che, in fondo, lui lo sa bene come scendere dall’albero. Poco male, penso, pronta a tornare sul corpo pieno di muscoli che ho davanti, se non fosse che mia sorella accoglie quel ritorno di memoria gattofila con grida di gioia così forti da stordirmi fin quassù, a questi dannati cinque metri di altezza. Per lo spavento rischio di cadere, ma per fortuna non accade.
I miei piedi appoggiano precariamente sul ramo sottostante che, a dispetto delle apparenze, è piuttosto morbido. Sto pensando seriamente che sia arrivato il momento di scendere, in effetti... Un’ultima occhiata, però, posso anche darla. Torno a prestare attenzione al biondino e mi ritrovo a fissare due bellissimi occhi verdi. La vampata di calore arriva così potente che, sicuramente, si è creata una vignetta sulla mia testa con su scritto «figura di merda».
«Ciao» mi dice mentre con un asciugamano bianco si tampona il corpo.
E SE FOSSE DESTINO - BARBARA GRANERIS
Autore:
Barbara Graneris
Editore:
Self
Genere:
Romance
Formato: ebook
Formato: ebook
Pagine:
219
EstrattiGreta fa la commessa nel negozio della sua migliore amica ed ha un'irrefrenabile passione per i dolci. Seria e responsabile, ha deciso di mettere da parte se stessa per occuparsi della sua famiglia.
Davide è una giovane promessa del calcio. Forte e determinato, sa che il pallone è il suo grande amore e che è ad un solo passo dal realizzare il sogno della sua vita.
Ma cosa succede quando il destino decide di farli scontrare?
Greta dovrà combattere prima di tutto contro se stessa per riuscire a lasciarsi andare tra le braccia del bel calciatore. E quando finalmente capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra, la vita è pronta a metterli in difficoltà. Sogni e amore non sempre possono coesistere.
Riusciranno a superare gli ostacoli o saranno costretti a dirsi addio?
Perché quando è il destino a decidere per te, non ti lascia scelta. Devi assecondarlo.
Mi stampa un bacio in fronte e mi sorride di nuovo, mostrandomi
le fossette. «Ma credo che dentro di te tu sia arrivata
alle mie stesse conclusioni. Hai solo troppa paura per ammetterlo
e per cominciare a lottare. Be', ti svelo un segreto: anch'io
ho paura. Ma credo nelle mie capacità e vado avanti
determinato
perché non voglio avere rimpianti. E credo anche in te.
Ma tu credi in te stessa, Greta?»
"Ogni volta che mi guarda,
mi accarezza e mi bacia, lo fa con amore. Amore per me.
Così mi dico che fino a quando il nostro amore sarà abbastanza forte, riusciremo a restare insieme."
Così mi dico che fino a quando il nostro amore sarà abbastanza forte, riusciremo a restare insieme."
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=GYNoEAOfnYo
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