Buongiorno a tutti vi siete ripresi dal lunedì? Ieri sera con una mia cara amica mi sono rivista Divergent bhè che dire...Quattro è sempre un bel vedere ahahaha...
Tornando a noi la scorsa settimana mi sono dedicata ad un bel po' di letture di Autori Emergenti quindi in questi giorni cercherò piano piano di farvi leggere i miei pareri...
Essendo racconti brevi non potevo fare grandi recensioni ma ci tenevo comunque a farvi conoscere il mio pensiero su questi libri e oggi iniziamo con il racconto di Valentina C. Brin.
Dillo alla neve
di Valentina C. Brin
Genere: Paranormal romance Editore: Self publishing
pagine: 48
L'uomo che Clara trova svenuto sotto la neve è un autentico mistero: ha una barba da vichingo, occhi di ghiaccio e nessun ricordo sulla propria identità. Quando la ragazza gli apre la porta di casa per soccorrerlo non sospetta che menta, ma ben presto la realtà diventa innegabile: lo sconosciuto è lì per lei. Vuole qualcosa. Qualcosa che ha a che fare con quell'identità che dice di non ricordare, qualcosa che lo porta a cercare il calore di Clara. Il suo tocco. Un tocco che può ucciderlo.
Dopo "Obsession" e "L'uomo di fede", Valentina C. Brin torna con "Dillo alla neve", un nuovo, breve racconto dal sapore invernale.
Recensione
Questo racconto breve, che può classificarsi tra il genere Fantasy e Paranormal Romance, parla di un misterioso uomo che Clara, la protagonista, ha trovato svenuto sotto la neve.
Clara decide di soccorrere lo sconosciuto dalle sembianze di un vichingo, portandolo a casa sua, ma l'identità dell'uomo sembra essere un mistero, lui dice di non ricordare il suo nome ma allo stesso tempo rivela a Clara che in passato, loro si sono già incontrati.
Se lo sconosciuto ricorda questo dettaglio però forse sta mentendo...chi è veramente e cosa sta nascondendo?
E' impossibile non incuriosirsi davanti a questo scenario, ed è naturale iniziarsi a fare delle domande.... prime fra tutte, perchè l'uomo pur essendo stato trovato praticamente sotterrato nella neve, è peggiorato solo quando Clara, ha tenuto per tutta la notte i riscaldamenti accesi pensando di aiutarlo a scaldarsi?
E perchè Clara pur non sapendo chi sia questo uomo, lo ha ospitato a casa sua e da un po' di notti ha iniziato a sognarlo e a desiderarlo? E perchè l'uomo "senza un nome" non può toccare Clara senza rischiare di morire?
Per essere un racconto breve, ce ne sono di cose da scoprire ma l'autrice è molto brava a instradare piano piano il lettore verso la verità...
Nel caso di questo racconto l'autrice evidenzia il fatto che, nella vita, qualsiasi cosa accada, non dobbiamo mai smettere di CREDERE. Sia che si tratti di qualcosa, qualcuno o in noi stessi!
Nel complesso la storia mi è piaciuta molto, tranne forse qualcosina nel finale che mi ha ricordato molto Bellezza Crudele della Hodge e il fatto che, essendo un racconto breve, si da giustamente più importanza alla storia che hai personaggi, lasciandomi così pochi dettagli per dare modo alla mia mente di immaginarli...
Grazie mille per la bella recensione, Sonia! *___*Effettivamente il fatto che forse un racconto breve è stato un po' penalizzante sotto alcuni punti di vista (e in un certo senso è stato anche un po' una sfida, visto che sono abituata a strutturare le mie storie "in grande"). Bellezza crudele non l'ho letto, ma rimedierò :D
RispondiEliminaAd ogni modo grazie ancora per le belle parole, sono onorata che Dillo alla neve ti sia piaciuto nonostante sia un semplice racconto. Un abbraccio!