Hola readers,
dire che anche oggi fa caldo è veramente riduttivo quindi dirò: "Ma che bella temperatura umida oggi ahahah"
Dopo aver iniziato la mattinata con un post del venerdì, eccomi finalmente qui per parlarvi di un bellissimo Thriller/Poliziesco molto intrigante che mi è stato gentilmente inviato dalla CE.
Niente è mai acqua passata
di Alessandro Bongiorni
Editore: Frassinelli
Genere: Thriller
Prezzo: € 18,50 (ebook 9,99)Pagine: 396
Il vice commissario Carrera è fatto a modo suo. Avrebbe potuto fare molta strada, dentro la questura di Milano, se solo fosse stato capace ogni tanto di tacere, di accettare qualche compromesso, di scegliere le indagini "giuste". Ma non sarebbe stato Rudi Carrera. E non è certo un'indagine "giusta" quella in cui si è lasciato coinvolgere dopo aver salvato una giovane prostituta da uno stupro. "A chi vuoi che gliene freghi di qualche puttana", gli ripetono un po' tutti. A Carrera gliene frega. E gliene frega anche a Beppe Modica, da quando sua figlia è scomparsa nel nulla, da quando ha capito che la fine più probabile è che sia stata rapita dal racket della prostituzione, da quando ha iniziato a cercarla, tutti i giorni, tutte le notti, per anni. Ma il racket della prostituzione, a Milano, è una brutta cosa: la criminalità albanese, legata da regole antiche e cattive, "tiene" il territorio metro a metro, e lo fa con violenza, con ferocia, con moltissimi soldi, e con il massimo disprezzo della vita: quella delle ragazze che umiliano, violentano e vendono, e quella di chi - come Carrera, come Beppe Modica - cerca di ostacolarli. E infatti il prezzo che Carrera dovrà pagare, per essersi infilato in questa storia, sarà davvero altissimo.
Recensione
Niente è mai acqua passata è stato un libro che mi ha veramente molto sorpreso... vi state chiedendo il perchè? Ve lo spiego subito... premetto subito però che se vi aspettate il "solito" thriller a cui bisogna dare la caccia a serial killer psicopatici, sicuramente questo non è il libro giusto... ma se amate i polizieschi e se soprattutto avete un certo "fascino oscuro" per la cronaca nera, questo libro vi lascerà a bocca aperta. Leggendolo infatti vi sembrerà di essere stati catapultati nel mondo attuale, mondo fatto di prostituzione, magnaccia e corruzione nella politica.
Non vi nascondo che è un libro abbastanza impegnativo, va letto con molto attenzione, soprattutto perchè all'interno della storia, ci sono tantissimi personaggi e per ogni personaggio abbiamo anche il relativo soprannome da ricordare.
Personalmente all'inizio ho fatto veramente fatica a ricordarmeli tutti e a capire di chi si stava parlando ma andando avanti con la lettura, grazie anche all'aiuto dei capitoli molto brevi, sono riuscita ad entrare nel vivo della storia.
Il romanzo inizia con Carrera, un vice commissario di Milano, molto bravo nel suo lavoro che però, si distingue per due sue grandi peculiarità, un carattere per niente semplice e la sua incapacità di seguire le regole e gli ordini impartiti dai capi in alto.
E proprio per queste sue caratteristiche, Carrera, dopo aver salvato una giovane prostituta, prima da uno strupro e poi da un casolare condiviso con altre prostitute e protettori, si ritroverà ad indagare ad un caso più grosso della sua portata, il racket della prostituzione.
Infatti indagando Carrera scopre un vero e proprio traffico di ragazze bianche che, dai paesi dell'Est, arrivano direttamente a Milano... e facendo riferimento proprio a questo traffico e ai rapimenti di giovani ragazze, la storia ci condurrà verso un altro personaggio molto interessante, Beppe Modica.
Insieme a Carrera infatti seguiremo in parallelo anche le vicessitudini di Beppe Modica a cui è stata rapita la figlia durante i festeggiamenti del suo diciottesimo compleanno, da quel giorno le tracce di Giada, così si chiama la figlia, si sono perse.
Rispetto a Carrera è sicuramente un personaggio più debole soprattutto a livello caratteriale ma come il commissario, è una persona molto determinata e proprio questa sua determinazione lo ha portato a setacciare ogni bordello all'estero in cerca di sua figlia. Non avendo ottenuto risultati e essendosi ritrovato in ristrettezze economiche, è ritornato a cercare sua figlia a Milano monitorando tutta la prostituzione milanese. Questo sua costanza gli ha permesso di tracciare una mappa dettagliata con tutti i bordelli e le relative gestione dei magnaccia di tutta Milano e limitrofe, sarà inevitabile quindi che le strade di Carrera e Modica si incrocino, ma questa collaborazione al limite della "legalità" non farò altro che portarli verso un gioco pericoloso dove entrambi purtroppo pagheranno a proprie spese.
Anche l'ambientazione sicuramente ha avuto un suo fascino, siamo alle prese infatti con una Milano violenta, una Milano che sembra quasi vivere solo durante la notte attraverso la prostituzione e i festini mentre in genere ci viene sempre presentata come la città dell'alta moda e dello shopping.
Come tutto il romanzo quindi è una Milano che si tinge di nero.
Ripeto se amate il genere vi assicuro che vi ritroverete anche Voi ingarbugliati in questa storia.
Piccolo rimpianto (se si può chiamare rimpianto) è stato quello di scoprire che "Niente è mai acqua passata" in realtà è il secondo libro che ha come protagonista il vice comissario Carrera, ma a parte il continuo riferimento all'operazione "Hoover", un caso a quanto pare andato storto nel primo libro, si può leggere tranquillamente senza aver letto il primo.
Non vi nascondo che è un libro abbastanza impegnativo, va letto con molto attenzione, soprattutto perchè all'interno della storia, ci sono tantissimi personaggi e per ogni personaggio abbiamo anche il relativo soprannome da ricordare.
Personalmente all'inizio ho fatto veramente fatica a ricordarmeli tutti e a capire di chi si stava parlando ma andando avanti con la lettura, grazie anche all'aiuto dei capitoli molto brevi, sono riuscita ad entrare nel vivo della storia.
Il romanzo inizia con Carrera, un vice commissario di Milano, molto bravo nel suo lavoro che però, si distingue per due sue grandi peculiarità, un carattere per niente semplice e la sua incapacità di seguire le regole e gli ordini impartiti dai capi in alto.
E proprio per queste sue caratteristiche, Carrera, dopo aver salvato una giovane prostituta, prima da uno strupro e poi da un casolare condiviso con altre prostitute e protettori, si ritroverà ad indagare ad un caso più grosso della sua portata, il racket della prostituzione.
I fatti della notte precendente, però, dimostravano il contrario. Malandato in compagnia solo di un collega fidato, senza autorizzazioni né preparazione, Carrera aveva sbattuto dentro cinque papponi albanesi, liberato due prostitute schiavizzate e dimostrato di essere ancora capace di fare il suo lavoro.
Infatti indagando Carrera scopre un vero e proprio traffico di ragazze bianche che, dai paesi dell'Est, arrivano direttamente a Milano... e facendo riferimento proprio a questo traffico e ai rapimenti di giovani ragazze, la storia ci condurrà verso un altro personaggio molto interessante, Beppe Modica.
Insieme a Carrera infatti seguiremo in parallelo anche le vicessitudini di Beppe Modica a cui è stata rapita la figlia durante i festeggiamenti del suo diciottesimo compleanno, da quel giorno le tracce di Giada, così si chiama la figlia, si sono perse.
Rispetto a Carrera è sicuramente un personaggio più debole soprattutto a livello caratteriale ma come il commissario, è una persona molto determinata e proprio questa sua determinazione lo ha portato a setacciare ogni bordello all'estero in cerca di sua figlia. Non avendo ottenuto risultati e essendosi ritrovato in ristrettezze economiche, è ritornato a cercare sua figlia a Milano monitorando tutta la prostituzione milanese. Questo sua costanza gli ha permesso di tracciare una mappa dettagliata con tutti i bordelli e le relative gestione dei magnaccia di tutta Milano e limitrofe, sarà inevitabile quindi che le strade di Carrera e Modica si incrocino, ma questa collaborazione al limite della "legalità" non farò altro che portarli verso un gioco pericoloso dove entrambi purtroppo pagheranno a proprie spese.
Anche l'ambientazione sicuramente ha avuto un suo fascino, siamo alle prese infatti con una Milano violenta, una Milano che sembra quasi vivere solo durante la notte attraverso la prostituzione e i festini mentre in genere ci viene sempre presentata come la città dell'alta moda e dello shopping.
Come tutto il romanzo quindi è una Milano che si tinge di nero.
Ripeto se amate il genere vi assicuro che vi ritroverete anche Voi ingarbugliati in questa storia.
Piccolo rimpianto (se si può chiamare rimpianto) è stato quello di scoprire che "Niente è mai acqua passata" in realtà è il secondo libro che ha come protagonista il vice comissario Carrera, ma a parte il continuo riferimento all'operazione "Hoover", un caso a quanto pare andato storto nel primo libro, si può leggere tranquillamente senza aver letto il primo.
Mi è arrivato a sorpresa dalla CE (quant'è carina Lucia?), ma all'inizio non mi ispirava. Lo leggerò a scatola chiusa, confidando nell'effetto sorpresa. ;)
RispondiEliminaSi confermo veramente tanto carina ^_^
EliminaCome ho scritto anche nella recensione all'inizio a causa dei tanti personaggi ecc avevo arricciato un po' il naso (si quando qualcosa non mi convince arriccio il naso ahahah) poi andando avanti con la lettura sono entrata nel vivo della storia...appena lo hai letto fammi sapere sono proprio curiosa di sapere se ti è piaciuto :-)
La tua recensione è capitata a pennello perché non conoscevo questo titolo e, sopratutto, perché da un paio di settimane a questa parte sono alla disperata ricerca di un romanzo simile: tipicamente italiano, attuale e vero. Penso che sarà uno dei miei prossimi acquisti!
RispondiEliminaCiao Sonia ^_^ se stai cercando un romanzo del genere questo allora è quello che fa per te... ;-)
EliminaDalla recensione che hai fatto, questo libro mi ispira però non so, anche per il fatto che c'è un libro precedente, di solito mi piace andare per ordine, ma non sempre l'ho fatto ;p Ci penserò su! ;)
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