come ogni giovedi è arrivato anche il momento della rubrica dedicata agli Autori Emergenti...
Ecco quindi la Pagina 69 di "Dietro la Stronza"
Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it
Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
- prendete un libro di un autore emergente ancora da leggere
- scrivere la pagina 69 (pagina 69 che vedo sul mio dispositivo)
- scrivere titolo e autore per chi fosse interessato a leggere il libro
DIETRO LA STRONZA - DIEGUS VARP
Editore: Delos Digital
Genere: Thriller/Noir metropolitanoSerie: probabilmente una serie di tre volumi collegati "Cattivi ragazzi"
Prezzo: Ebook 3,99
Pagine: 323
Pagine: 323
Una vincita favolosa da dividere in tre, ma è un grosso problema se una dei tre scompare con i soldi. Per una cifra da sogno si è pronti a tutto. Anche seguire la fuggitiva in un'isola dei Caraibi. E nessun ostacolo è abbastanza grosso da non essere superato per le giuste persone motivate e con pochi scrupoli. Centocinquanta milioni di euro sono davvero tanti...
Vicino al mezzo secolo d'età, Diegus Varp vive, sogna e fantastica vicino a Venezia. Lo sopportano una moglie e due figli. Da quando ha memoria, i libri lo attirano magneticamente. Lo hanno aiutato ispirandolo Joe Lansdale, Tim Willocks, John Connolly, Stephen King e ancora Frank Miller, Mike Mignola, Howard Chaykin e ancora David Bowie, Dave Gahan, Brian Molko, Franco Battiato. Se è così è anche grazie/a causa loro. Ha molte idee che volano nella testa e si chiede quanto possano restarci chiuse.
Inutile dire che l’occasione della festa si è tramandata di generazione in generazione.
La statua sembra che riposi tuttora chiusa in una stanza all’interno della cattedrale dell’isola.
Ci dice che dobbiamo trovare qualcosa di arancione da metterci addosso.
Sembra che questo sia il colore con il quale si distinguevano gli antichi indigeni, esistono antichi disegni con uomini con gonnellini e acconciature intrecciati con piume arancione forse di pappagallo.
Di arancione non abbiamo niente. Riesce a trovare ed a prestarci un paio di fazzoletti da usare come bandane o foulard. Cose che odio vedere, figuriamoci da portare. Risolvo legandomi il pezzo di stoffa a un passante della cintura, abbastanza in vista e senza averne fastidio.
Ci presta anche un vecchio motorino Peugeot, ci spiega che dobbiamo scendere alla Principale verso le spiagge e seguire la folla. Molti si fermano davanti alla città, più a sud verso il porto dei complessi musicali locali fanno dei live, ma se vogliamo divertirci in modo alternativo dobbiamo trovare le feste di gruppi di giovani.
Abbiamo un’idea del significato “alternativo”.
Seguiamo le indicazioni.
Guida Giò e io siedo nello stretto spazio posteriore.
Nella principale il traffico è appena maggiore rispetto al solito, ma basta scendere verso le passeggiate, a bordo spiaggia per trovarsi in mezzo a gruppi di persone facilmente riconoscibili. C’è chi ha solo un cappellino o una maglietta stinta in cui si può riconoscere un antico color arancio, c’è chi esagera ed ha portato teli da stendere sulla sabbia. Ci sono un paio di tizi avvolti in lenzuola simili ad hare krisna, ma i capelli lunghi li tradiscono e li fanno assomigliare a dei Cristo danzanti.
Devo sedere con le gambe strette per non urtare in continuazione i passanti.
Presto siamo costretti a procedere a passo d’uomo, col motore scoppiettante.
Non c’è controllo di autorità.
Incrociamo un paio di coppie di vigili che sembrano voler partecipare, con tanto di lattine di una famosa birra europea in mano.
Un grosso fuoristrada è parcheggiato in spiaggia, fari accesi ad illuminare tratti di terreno attorno. Nella penombra del tramonto fa un bell’effetto. Lasciamo lo scooter assieme ad un ammasso di suoi simili.
Sparsi per la spiaggia si stanno già formando dei piccoli gruppi di persone, alcuni hanno acceso piccoli fuochi, in minima parte di origine naturale con pezzi di legna, molti sono piccoli fornelli da campeggio, alcuni si sono organizzati con vecchi bidoni riempiti con materiale infiammabile.
Nell’area di spiaggia antistante la città si sono stabiliti gruppi di famiglia, con bambini e persone anziane, notiamo che i gruppi di giovani si allontanano, seguendo la costa nelle due direzioni.
- Destra o sinistra?-
Decidiamo di seguire il sentiero battuto dal minor numero di persone.
Proseguiamo verso la nostra sinistra, che dovrebbe essere l’ovest.
In fondo, gli ultimi fuochi del sole illuminano il cielo.
Gran bell’effetto, sembra una cartolina o, per essere più moderni, uno sfondo desktop in alta definizione.
In lontananza, forse a un chilometro da noi, notiamo la luce di un grosso falò.
La statua sembra che riposi tuttora chiusa in una stanza all’interno della cattedrale dell’isola.
Ci dice che dobbiamo trovare qualcosa di arancione da metterci addosso.
Sembra che questo sia il colore con il quale si distinguevano gli antichi indigeni, esistono antichi disegni con uomini con gonnellini e acconciature intrecciati con piume arancione forse di pappagallo.
Di arancione non abbiamo niente. Riesce a trovare ed a prestarci un paio di fazzoletti da usare come bandane o foulard. Cose che odio vedere, figuriamoci da portare. Risolvo legandomi il pezzo di stoffa a un passante della cintura, abbastanza in vista e senza averne fastidio.
Ci presta anche un vecchio motorino Peugeot, ci spiega che dobbiamo scendere alla Principale verso le spiagge e seguire la folla. Molti si fermano davanti alla città, più a sud verso il porto dei complessi musicali locali fanno dei live, ma se vogliamo divertirci in modo alternativo dobbiamo trovare le feste di gruppi di giovani.
Abbiamo un’idea del significato “alternativo”.
Seguiamo le indicazioni.
Guida Giò e io siedo nello stretto spazio posteriore.
Nella principale il traffico è appena maggiore rispetto al solito, ma basta scendere verso le passeggiate, a bordo spiaggia per trovarsi in mezzo a gruppi di persone facilmente riconoscibili. C’è chi ha solo un cappellino o una maglietta stinta in cui si può riconoscere un antico color arancio, c’è chi esagera ed ha portato teli da stendere sulla sabbia. Ci sono un paio di tizi avvolti in lenzuola simili ad hare krisna, ma i capelli lunghi li tradiscono e li fanno assomigliare a dei Cristo danzanti.
Devo sedere con le gambe strette per non urtare in continuazione i passanti.
Presto siamo costretti a procedere a passo d’uomo, col motore scoppiettante.
Non c’è controllo di autorità.
Incrociamo un paio di coppie di vigili che sembrano voler partecipare, con tanto di lattine di una famosa birra europea in mano.
Un grosso fuoristrada è parcheggiato in spiaggia, fari accesi ad illuminare tratti di terreno attorno. Nella penombra del tramonto fa un bell’effetto. Lasciamo lo scooter assieme ad un ammasso di suoi simili.
Sparsi per la spiaggia si stanno già formando dei piccoli gruppi di persone, alcuni hanno acceso piccoli fuochi, in minima parte di origine naturale con pezzi di legna, molti sono piccoli fornelli da campeggio, alcuni si sono organizzati con vecchi bidoni riempiti con materiale infiammabile.
Nell’area di spiaggia antistante la città si sono stabiliti gruppi di famiglia, con bambini e persone anziane, notiamo che i gruppi di giovani si allontanano, seguendo la costa nelle due direzioni.
- Destra o sinistra?-
Decidiamo di seguire il sentiero battuto dal minor numero di persone.
Proseguiamo verso la nostra sinistra, che dovrebbe essere l’ovest.
In fondo, gli ultimi fuochi del sole illuminano il cielo.
Gran bell’effetto, sembra una cartolina o, per essere più moderni, uno sfondo desktop in alta definizione.
In lontananza, forse a un chilometro da noi, notiamo la luce di un grosso falò.
Diegus Varp. Il nome è un alias. Sono un quasi cinquantenne esordiente nella pubblicazione. Adoro l'arte della scrittura e divoro romanzi di varia natura. Mi sono lasciato ispirare da autori di vario tipo, da Joe Lansdale a Tim Willocks, da John Connolly a Stephen King e ancora Frank Miller, Mike Mignola, Howard Chaykin e ancora David Bowie, Dave Gahan, Brian Molko, Franco Battiato.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ha incuriosito la pagina 69? Se volete potete acquistarlo direttamente dal link qui sotto.
Ah bhè!Di certo Diegus Varp sa come scegliere un titolo O.o
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