anche oggi il freddo si fa sentire e che freddo...per riscaldarci un po' eccovi qui la quinta tappa del Blogtour dedicato all'uscita del 5° volume della Serie delle Coincidenze: "Con te sarà magia" di Jessica Sorensen, dove ognuna di noi ospiterà un estratto del libro.
Con te sarà magia
di Jessica Sorensen
Genere: Romance
Editore: Newton Compton Editori
Serie: La serie delle coincidenze Vol. 5
Prezzo: € 9,90 (ebook € 4,99)
Data di Uscita: 19 Gennaio
La vita di Violet Hayes è un vero disastro. Da una parte c'è Preston,
che non smette di tormentarla, dall'altra l'incertezza sulla sorte dei
suoi genitori, appesa a una sentenza che non arriva; in più è indietro
con lo studio e non sa se ce la farà a superare tutto questo. Quando le
arriva un'ennesima notizia ferale, Violet sente che è l'ultima goccia e
si ritrova a fare qualcosa di estremamente rischioso. Per fortuna riesce
a cavarsela, così si ripromette di rimettere in ordine la sua vita e di
capire quel che prova per Luke Price, l'unico che è sempre rimasto al
suo fianco. Anche Luke, giocatore d'azzardo ed ex alcolista, ha però le
sue sfide da vincere. È innamorato di Violet, ma non riesce a trovare
l'occasione giusta per dichiararsi per paura che si spaventi o peggio,
che non ricambi il sentimento. Sembra non sia mai il momento per
confessarle il suo amore, per sfortuna o per sua incapacità, o per la
presenza di Preston che rovina ogni momento...
ESTRATTO 1° CAPITOLO
Dio, come vorrei tornare indietro nel tempo. «Violet, mi stai ascoltando?», domanda Luke, sempre più preoccupato, chinandosi su di me per scrutarmi il viso. Scuoto la testa, e lui sospira. «Sei sicura di voler restare ancora?»
«Sì, sicura». Svuoto quel che resta del mio bicchiere di plastica arancione con le zucche. Mancano poche settimane a Halloween, e arancione, zucche e terrore sembrano d’obbligo. Ho perso il conto di quanti di questi bicchieri ho svuotato. «Non sono ancora pronta per tornare a casa…». Osservo il soggiorno del tizio che ha organizzato la festa, cercando Dio solo sa cosa. Probabilmente un modo per mettermi nei guai. Ci sono bottiglie di birra sparpagliate e spazzatura ovunque, il fumo delle sigarette disegna volute nell’aria, la musica pompa a tutto volume dalle casse e la gente balla, flirta, si bacia nell’angolo della stanza. Un paio di mesi fa, probabilmente sarei stata qui a spacciare per conto di Preston.
Merda, perché non riesco a superarlo e basta, ad andare avanti? A mollare un po’, una volta tanto!
«È solo che domani abbiamo lezione», mi ricorda Luke, costringendomi a riportare l’attenzione su di lui, gli occhi castani pieni di apprensione, come se temesse di vedermi crollare lì davanti a lui da un momento all’altro. Ma non lo farò. Dopo l’incidente nella sua macchina, quando ho avuto un crollo nervoso, e poi ancora a casa di suo padre, mi sono ripromessa che non mi sarei mai più lasciata andare a quel modo. «E tutti e due dobbiamo ancora recuperare le due settimane che abbiamo perso quando siamo partiti».
Siamo tornati a Laramie e all’Università del Wyoming da quasi due settimane, dopo essere stati a Las Vegas e poi a casa di suo padre. Al nostro ritorno abbiamo trovato ad attenderci una quantità opprimente di roba da studiare, e ora dovrei essere a casa, a faticare come un mulo per preparare l’esame di chimica di venerdì prossimo, che dovrei mettere in programma di sostenere, visto che sono stata richiamata per le troppe assenze. Ma ora come ora non riesco a mettermi a studiare, mi sento troppo irrequieta, la mente sovreccitata che continua a ripercorrere col pensiero la stessa sequenza di eventi, ancora e ancora.
Preston.
I miei genitori.
La madre di Luke.
Preston.
Chi sono io, adesso?
Questa ragazza spezzata?
Confusa.
Persa.
«Sì, sicura». Svuoto quel che resta del mio bicchiere di plastica arancione con le zucche. Mancano poche settimane a Halloween, e arancione, zucche e terrore sembrano d’obbligo. Ho perso il conto di quanti di questi bicchieri ho svuotato. «Non sono ancora pronta per tornare a casa…». Osservo il soggiorno del tizio che ha organizzato la festa, cercando Dio solo sa cosa. Probabilmente un modo per mettermi nei guai. Ci sono bottiglie di birra sparpagliate e spazzatura ovunque, il fumo delle sigarette disegna volute nell’aria, la musica pompa a tutto volume dalle casse e la gente balla, flirta, si bacia nell’angolo della stanza. Un paio di mesi fa, probabilmente sarei stata qui a spacciare per conto di Preston.
Merda, perché non riesco a superarlo e basta, ad andare avanti? A mollare un po’, una volta tanto!
«È solo che domani abbiamo lezione», mi ricorda Luke, costringendomi a riportare l’attenzione su di lui, gli occhi castani pieni di apprensione, come se temesse di vedermi crollare lì davanti a lui da un momento all’altro. Ma non lo farò. Dopo l’incidente nella sua macchina, quando ho avuto un crollo nervoso, e poi ancora a casa di suo padre, mi sono ripromessa che non mi sarei mai più lasciata andare a quel modo. «E tutti e due dobbiamo ancora recuperare le due settimane che abbiamo perso quando siamo partiti».
Siamo tornati a Laramie e all’Università del Wyoming da quasi due settimane, dopo essere stati a Las Vegas e poi a casa di suo padre. Al nostro ritorno abbiamo trovato ad attenderci una quantità opprimente di roba da studiare, e ora dovrei essere a casa, a faticare come un mulo per preparare l’esame di chimica di venerdì prossimo, che dovrei mettere in programma di sostenere, visto che sono stata richiamata per le troppe assenze. Ma ora come ora non riesco a mettermi a studiare, mi sento troppo irrequieta, la mente sovreccitata che continua a ripercorrere col pensiero la stessa sequenza di eventi, ancora e ancora.
Preston.
I miei genitori.
La madre di Luke.
Preston.
Chi sono io, adesso?
Questa ragazza spezzata?
Confusa.
Persa.
Sperando che anche questa tappia vi sia piaciuta vi invito domani a seguirci per l'ultima dove il blog "Book'Angels" ci darà il suo parere sulla lettura del libro.
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