Buon pomeriggio readers,
questa mattina vi ho presentato il Blogtour dedicato a Follow me ora invece sono qui segnalarvi per la giornata dedicata agli autori emergenti, Margot di Monika M.
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Pagina 69
Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio
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Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
MARGOT - MONIKA M.
Editore: Pubme
Prezzo: € 12,99 (ebook € 1,99)
Pagine: 212
Uscita: 5 Aprile 2017
Pagine: 212
Uscita: 5 Aprile 2017
Margot nasce nella Baviera del 1600 scossa dall'Inquisizione. Più volte l'accusa di eresia sfiorerà la sua giovane vita, ma mai la paura l'avrà vinta sul suo temperamento ribelle. Se esser libere rende le donne streghe lei rivendica per sé questa condizione! Ostinata lotterà per la sua indipendenza ed ancor più per il suo unico amore.
Anno Domini 1592, Baviera.
L'antica conoscenza medica che ogni donna custodiva in se divenne motivo di accusa in una società in cui i monaci miravano a detenere non solo il controllo della salvezza delle anime, ma anche del corpo. Essere erboriste o levatrici era già un indizio di stregoneria e nella Germania sconvolta dai roghi dell'Inquisizione del 1600 la protagonista, Margot, nasce e cresce.
Sin dalla sua nascita ella verrà travolta dalla superstizione che nelle povere anime albergava. Il terrore della presenza del maligno che in dettagli corporei si annidava, deformazioni fisiche o semplici macchie sulla pelle, erano sufficienti ad indurre sospetto e condanna.
Tenace, curiosa e ribelle la bambina imporrà a se stessa il sapere come unica colpa per cui finire un giorno sul rogo, vivendo fuori da ogni conveniente tornaconto, amando colui che nessun'altra avrebbe voluto amare.
L'indulgenza, unico motivo di riscatto per poveri che conducevano una vita miserabile, rendeva l'accusa di eresia suprema perdizione non solo di questo mondo ma anche dell'altro e solo le menti più illuminate sfuggirono a quel controllo dettato dalla paura, Margot fu una di queste...
Beatrix
sbuffò infastidita, sapeva che non l’avrebbe spuntata con quei due,
erano uniti da una curiosità morbosa per ogni cosa, e si scoprì
invidiosa di Calixtus che era riuscito a conquistarsi la fiducia della
bambina come nessun’altro, neanche con lei Margot si apriva come poteva
solo immaginare facesse con lui. - E va bene. - disse infine sapendo di
non aver scelta, ma mise la sua condizione: Margot doveva partecipare al
ballo. Anche se contro la sua volontà la bambina accettò, sapeva che
una serata sarebbe passata presto. I vestiti vennero consegnati come
promesso prima della grande festa che, venne poi a sapere Margot, era un
evento atteso per tutto l’anno dalle famiglie più in vista della zona.
Parteciparvi era un grande onore e una grande occasione per le ragazze
in età da marito. Le Bisbiach figlie non facevano che far prove di
acconciatura e ballo ed erano divenute per Margot fonte di divertimento.
Le trovava eccessive in tutto, tanto da risultar poi goffe nei
movimenti esasperati e si ritrovava spesso a dover sostenere la pancia
dal gran ridere che le causavano, solo lo sguardo di Marion la turbava
un po’, sapeva bene che quella richiesta stava per giungere. - Un
legamento d’amore, si è questo che ti sto chiedendo di procurarmi.- Ed
il giorno arrivò come pure la richiesta della giovane innamorata. Margot
si finse ignara ma la rassicurò che se tale filtro esistesse lei lo
avrebbe trovato, gli occhi di Marion si illuminarono ed un sorriso di
gratitudine le comparve sul volto. Margot si chiese cosa spingesse una
persona a compiere un’azione tanto sciocca, ma la risposta era racchiusa
proprio nell’irrazionalità dell’amore stesso, nel suo tormento, nelle
paure da cui tutti vorremmo fuggire beandoci poi solo del dolce
abbraccio e mai del dolore del non esser corrisposti. I pensieri vennero
interrotti dalla domanda di Marion che timida le chiese: - Occorre io
abbia il mestruo?Per fornirlo … per il rito? - Margot sgranò gli occhi
non comprendendo minimamente cosa ella le stesse chiedendo e
riprendendosi mentre memorizzava la parole le rispose che avrebbe
chiesto, che lei non era a conoscenza di cosa servisse per tali
sortilegi. Il volto scuro di Rutgard quando le riportò tale richiesta le
fece intuire che non vi era nulla di buono in quella domanda. La donna
si grattò la fronte pensierosa e poi con voce chiara disse alla bambina.
- Mai usare il sangue, in nessun rito. Il patto di sangue è vero,
unisce, ma infesta, avvelena, contamina.- non disse altro e Margot
rimase perplessa sul significato della parola mestruo, forse pensò, era
solo un termine colto per indicare il sangue che ancora non aveva
appreso, ma tenne bene a mente le parole della vecchia erborista.
BIOGRAFIA
Monica M.
Monica M.
Nata a Roma nel 1976.
Molti mi chiedono perché io usi uno pseudonimo, ebbene, credo che per esser totalmente sinceri nella scrittura non ci si debba curar del giudizio altrui con una maschera la mente si libera da inutili fardelli ,inoltre credo si debba legger senza preoccuparsi di CHI dice, quanto del COSA...
Scrivo perché la mia anima da sempre è intrappolata in ambientazioni di epoca Vittoriana, in romanzi le cui pagine sono ancora intrise di passione e desiderio ed è lì con la mia scrittura che amo tornare, se il mondo me ne priva, la mia fantasia se ne impossessa ribelle, ancora ed ancora...
Amo il Medioevo tanto quanto il Rinascimento... la luce può esser percepita unicamente a contrasto con l'oscurità .
Non bramate di conoscermi, ho un caratteraccio, armatura indispensabile per anime fragili .
Molti mi chiedono perché io usi uno pseudonimo, ebbene, credo che per esser totalmente sinceri nella scrittura non ci si debba curar del giudizio altrui con una maschera la mente si libera da inutili fardelli ,inoltre credo si debba legger senza preoccuparsi di CHI dice, quanto del COSA...
Scrivo perché la mia anima da sempre è intrappolata in ambientazioni di epoca Vittoriana, in romanzi le cui pagine sono ancora intrise di passione e desiderio ed è lì con la mia scrittura che amo tornare, se il mondo me ne priva, la mia fantasia se ne impossessa ribelle, ancora ed ancora...
Amo il Medioevo tanto quanto il Rinascimento... la luce può esser percepita unicamente a contrasto con l'oscurità .
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