Eccomi nuovamente qui,
come tutti i lunedì ormai a questa parte, sono sempre piena di iniziative e cose belle da presentarvi quindi poche parole e passiamo subito ai fatti. Per addolcire la giornata più odiata dagli Italiani, sono qui per prentarvi un'intervista fatta ad un'autrice che avete già avuto modo di conoscere attreverso la Pagina 69. Sto parlando di Sara Wood e il suo libro Io ti vedo.
Al termine della chiaccherata ci sarà una grossa sorpresa per voi.
IO TI VEDO
di Sara Wood
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Leone
Editore: Leone
Prezzo: € 12,90
Pagine: 292
Uscita: 27 Luglio 2017
Pagine: 292
Uscita: 27 Luglio 2017
Laura e Nicholas si sono separati dopo una breve ma intensa relazione d'amore a Copenaghen. Lei è una giovane italiana laureata in ingegneria e adesso vive a Doha, in Qatar, dove sempre più sola si dedica intensamente al lavoro. Lui, invece, si è trasferito a Hong Kong e, oppresso dai rimorsi per il modo in cui si è lasciato con Laura, parte alla ricerca della ragazza, che è rimasta nel frattempo coinvolta in un grave incidente stradale. Attraverso il diario della sua ex fidanzata, Nicholas riuscirà a ricomporne l'esistenza: la vita da expat, i pregiudizi verso una donna in carriera che non vuole figli, la solitudine e la depressione, gli sport estremi, la discriminazione razziale, il contrasto tra le diverse culture.
CONOSCIAMO SARA WOOD
Chi è Sara Wood e cosa fa nella vita oltre a scrivere.
Ciao, sono una ragazza italiana. 10 anni fa ho fatto una valigia e sono emigrata all’estero. Ho abitato in Danimarca, Medio Oriente e ora sono a Londra. Faccio l’ingegnere durante la settimana, e la pendolare (con l’Italia) nei weekend quando trovo dei voli low cost per tornare “a casa” .
Ciao, sono una ragazza italiana. 10 anni fa ho fatto una valigia e sono emigrata all’estero. Ho abitato in Danimarca, Medio Oriente e ora sono a Londra. Faccio l’ingegnere durante la settimana, e la pendolare (con l’Italia) nei weekend quando trovo dei voli low cost per tornare “a casa” .
Io ti vedo… è un titolo molto originale spiegaci come è nato
E’ stato abbastanza facile trovare il titolo. La protagonista del racconto dice varie volte che si sente “trasparente” come se nessuno la vedesse. Questo non solo quando va all’estero per la prima volta e si trova spaesata, ma anche durante l’adolescenza, perché non si ritrova negli ideali dei suoi coetanei.
Nel mondo siamo in tanti, e questa moltitudine ha come conseguenza che ci siamo reciprocamente trasparenti. Non ci vediamo.
Io ti vedo è praticamente la tua storia…anche tu sei un cervello in fuga, come hai trovato il coraggio per fare questa scelta?
Non è la mia storia, ma certo, prende spunto dalle miei esperienze e dalle esperienze di altri expat. Il lavoro ce l’avevo in Italia ma mi sentivo in gabbia e quello che facevo era lontano anni luce da quello che potevo e volevo fare. Così me ne sono andata...per essere quello che volevo essere.
E’ stato abbastanza facile trovare il titolo. La protagonista del racconto dice varie volte che si sente “trasparente” come se nessuno la vedesse. Questo non solo quando va all’estero per la prima volta e si trova spaesata, ma anche durante l’adolescenza, perché non si ritrova negli ideali dei suoi coetanei.
Nel mondo siamo in tanti, e questa moltitudine ha come conseguenza che ci siamo reciprocamente trasparenti. Non ci vediamo.
Io ti vedo è praticamente la tua storia…anche tu sei un cervello in fuga, come hai trovato il coraggio per fare questa scelta?
Non è la mia storia, ma certo, prende spunto dalle miei esperienze e dalle esperienze di altri expat. Il lavoro ce l’avevo in Italia ma mi sentivo in gabbia e quello che facevo era lontano anni luce da quello che potevo e volevo fare. Così me ne sono andata...per essere quello che volevo essere.
“Prendi una valigia da ventitré chili e mettici tutta la tua vita dentro. Seleziona bene cosa è importante e cosa no. Porta solo ciò che è strettamente utile: il computer, i vestiti e tutti quei documenti che servono a provare che esisti; perché andrai in una nazione dove, della tua esistenza, non importa niente a nessuno. I ricordi e il tuo passato li devi lasciare indietro. Al massimo porta qualche foto,... per non dimenticare chi sei. “ Anche tu hai dovuto approcciare il tuo trasferimento con la stessa filosofia?
Si certo. Ricordo ancora la mia partenza all’aeroporto. Vennero entrambi i miei genitori con me fino alle partenze. Io avevo con me un grosso valigione marrone, così grande che la gente mi guardava come se stessi emigrando in Australia. Ero triste quel giorno ma anche emozionata per quello che stavo per fare. Ero consapevole che stavo chiudendo un libro della mia vita e incominciando uno nuovo. Sapevo che il gesto era enorme, e che da lì in avanti sarebbe stata dura. Quello che non sapevo era il “vuoto” che ben presto sarebbe diventata una costante della mia vita. Quando ho preso quel volo ho lasciato tutto quello che io ero indietro. Sono diventata un’altra persona.
Si certo. Ricordo ancora la mia partenza all’aeroporto. Vennero entrambi i miei genitori con me fino alle partenze. Io avevo con me un grosso valigione marrone, così grande che la gente mi guardava come se stessi emigrando in Australia. Ero triste quel giorno ma anche emozionata per quello che stavo per fare. Ero consapevole che stavo chiudendo un libro della mia vita e incominciando uno nuovo. Sapevo che il gesto era enorme, e che da lì in avanti sarebbe stata dura. Quello che non sapevo era il “vuoto” che ben presto sarebbe diventata una costante della mia vita. Quando ho preso quel volo ho lasciato tutto quello che io ero indietro. Sono diventata un’altra persona.
Quanto è stato duro ripartire da zero?
Il prima distacco dall’Italia è stato traumatico e la ripresa molto faticosa. E’ stato duro ripartire da zero, specialmente perché tante cose che davo per scontato nel paese dove andavo non c’erano. Ma dopo il primo salto “nel vuoto”, i successivi sono stati più semplici. Ci si abitua a fare le valigie, dire addio al proprio appartamento, la città, gli amici, gli hobby e ricominciare da zero, di nuovo, in un’altra nazione con un altro clima e un altro ambiente. L’abitudine a volte è l’unica arma che abbiamo per sopravvivere.
Il prima distacco dall’Italia è stato traumatico e la ripresa molto faticosa. E’ stato duro ripartire da zero, specialmente perché tante cose che davo per scontato nel paese dove andavo non c’erano. Ma dopo il primo salto “nel vuoto”, i successivi sono stati più semplici. Ci si abitua a fare le valigie, dire addio al proprio appartamento, la città, gli amici, gli hobby e ricominciare da zero, di nuovo, in un’altra nazione con un altro clima e un altro ambiente. L’abitudine a volte è l’unica arma che abbiamo per sopravvivere.
Spiegaci cosa vuol dire essere “expat”
Ci sono due tipologie di expat:
1) chi lo è perché vuole cambiare aria e vedere il mondo
2) chi lo è perché non ha alternative. Nella seconda alternativa ricadono i “cervelli in fuga”.
Un cervello in fuga è una persona che nel paese di origine non viene rispettata per quello che sa fare.
Un cervello in fuga è una persona che non ha raccomandazioni, spinte, un posto sicuro. E allora va all’estero in quelle nazioni che fanno tesoro di persone che sanno e che vogliono fare..nazioni che giudicano non in base a chi conosci ma in base al tuo merito.
Ci sono due tipologie di expat:
1) chi lo è perché vuole cambiare aria e vedere il mondo
2) chi lo è perché non ha alternative. Nella seconda alternativa ricadono i “cervelli in fuga”.
Un cervello in fuga è una persona che nel paese di origine non viene rispettata per quello che sa fare.
Un cervello in fuga è una persona che non ha raccomandazioni, spinte, un posto sicuro. E allora va all’estero in quelle nazioni che fanno tesoro di persone che sanno e che vogliono fare..nazioni che giudicano non in base a chi conosci ma in base al tuo merito.
Passiamo ora ad argomenti più semplici… tra Laura e Nicholas, chi sceglieresti come compagno di viaggio e perché
Sceglierei Nic semplicemente perché è molto più allegro di Sara e prende la vita come viene, come i bambini. Sara è dovuta crescere troppo in fretta. E’ più matura di Nic ma le difficoltà col tempo l’hanno consumata al punto che ha perso l’amore per la vita. Sceglierei Nic perché ancora crede in un futuro felice.
Sceglierei Nic semplicemente perché è molto più allegro di Sara e prende la vita come viene, come i bambini. Sara è dovuta crescere troppo in fretta. E’ più matura di Nic ma le difficoltà col tempo l’hanno consumata al punto che ha perso l’amore per la vita. Sceglierei Nic perché ancora crede in un futuro felice.
Fai finta di essere Nicholas e di qualcosa a Laura che hai tenuto per te
“Ciao Laura. Mi manca quella X che facevi a penna sul dorso della mano per ricordare le cose, i fazzoletti che accumulavi sotto il cuscino del letto, i muesli dai quali toglievi sempre i canditi perché non ti piacevano, e la tua mania di avere sempre la finestra leggermente aperta, anche d’inverno con i termosifoni accesi. E anche se ordinata e puntigliosa, eri sbadata fino all’inverosimile. Quando ti lavavi i denti non facevi caso al dentifricio incrostato sui capelli, uscivi dalla doccia con chili di balsamo dentro le orecchie e quando ti asciugavi i capelli mi dovevi chiamare perché ti tagliassi quelli che si erano incastrati dentro il fon. Avevi mille pensieri per la testa, non riuscivi mai a concentrarti su una cosa alla volta e facevi cascare sempre tutto. Semplicemente, mi manchi tu.”
Qualche curiosità ora… un libro che rileggeresti volentieri, uno a cui sei molto legata e uno invece che non consiglieresti mai
La città della Gioia di Dominique Lapierre. Uno dei più bei libri letti. Mi ha fatto capire tanto sull’India e mia ha fatto vedere quanto siamo egoisti e pigri, noi che abbiamo avuto la fortuna di nascere con tutti.
Libri che non sceglierei mai: Fabio Volo (ne ho provato una ma non c’è stata connessione tra me e il libro).
La città della Gioia di Dominique Lapierre. Uno dei più bei libri letti. Mi ha fatto capire tanto sull’India e mia ha fatto vedere quanto siamo egoisti e pigri, noi che abbiamo avuto la fortuna di nascere con tutti.
Libri che non sceglierei mai: Fabio Volo (ne ho provato una ma non c’è stata connessione tra me e il libro).
Siamo arrivati al momento dei saluti… ma prima di lasciarci una piccola curiosità…pensi mai di ritornare in Italia?
Ci penso ogni singolo giorno…
GIVEAWAY
E ora passiamo al momento tanto atteso... l'autrice ha messo a disposizione 2 COPIE del suo romanzo Per partecipare a questo giveaway e portarvi a casa entrambe le copie del libro, vi basterà compilare il form qui di seguito:
a Rafflecopter giveaway
REGOLE
Obbligatorie:
1. Mettere Mi Piace alla pagina Facebook del libro Io ti vedo
2. Mettere Mi Piace alla pagina Facebook del Blog Il salotto del Gatto Libraio
3. Diventare lettore fisso del blog Il Salotto del Gatto Libraio
5. Condividere il Giveaway taggando tre amici
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Il vincitore sarà reso pubblico sulla pagina Fb il 16 Ottobre!
complimenti all'autrice, ammiro molto il suo spirito di adattamento ovunque sia andata, io non so se ci riuscirei. libro interessante, grazie per il post! ;)
RispondiEliminaLuigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
Davvero una bella intervista, molto interessante ;)
RispondiEliminaBellissima intervista. ❤️
RispondiEliminaMi sono piaciute molto le tue domande Sonia. ❤️
Le risposte dell'autrice invece le ho trovate molto " VERE " mi è parsa una donna molto determinata e forte, non deve essere stato facile all'inizio per le abbandonare la sua città, la sua famiglia ed i suoi amici. ❤️
Mi piace molto il suo modo di raccontarsi, e di raccontare il suo libro che sono sicura abbia una storia molto particolare. ❤️
Mi piacerebbe tanto leggerlo, a primo impatto mi ha colpito molto la copertina, teovo che sia molto bella, anche il titolo ha il suo perchè. ❤️
Partecipo al Giveaway ❤️
Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form.
Seguo il blog con il nome: Elysa Pellino
La mia email: mora_1993_@hotmail.it
Ho il mi piace alla pagina Facebook del blog " Il Salotto del Gatto Libraio " + alla pagina " Io ti vedo " con il nome: Elysa Pellino. ❤️
Ho condiviso questo post su Facebook in modalità ( Pubblica ) taggando la pagina del blog " Il Salotto del Gatto Libraio " + 3 amiche :)
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- Ora vado a leggere la pagina 69, sono curiosa di scoprire qualcosa di più. ❤️
- Ho completato il form in tutti i suoi campi.
Grazie per la partecipazione!!
Buona Fortuna a Tutti ❤️
partecipo graziee
RispondiEliminaPartecipo molto volentieri :)
RispondiEliminaIntervista molto bella *_*
Splendida intervista e bellissima opportunità, wow che bello 😍😍 Partecipo e condivido con immenso piacere 🍀🤞🏼 Seguo già il blog con il nome Deborah Russo, la mia mail è rdeborah007@gmail.com
RispondiEliminaIntervista interessante 🔝 Partecipo e condivido con piacere 🍀 Seguo il blog con il nome L D, la mia mail è lucaf231@gmail.com
RispondiEliminaGrazie per la bella opportunità 🐞
Bellissima intervista, partecipo con piacere.
RispondiEliminalauradomy@hotmail.it
Partecipo molto volentieri..intervista molto sentita dato che ho un figlio che sicuramente dopo la laurea si troverà "costretto" a fare quella scelta..
RispondiEliminabebatag@gmail.com
Bellissima intervista...è stupenda la sua ultima risposta, il nostro è un paese martoriato ma difficile da dimenticare!!!
RispondiEliminaPartecipo e condivido
mail: patty_1986@hotmail.it
link di condivisione: https://www.facebook.com/patrizia.gangi/posts/10215193410574057
Ciao Sonia! 🙂 Non conoscevo questo libro né la sua autrice e devo dire che è stata decisamente una bella scoperta!! L'autrice sembra proprio ina tipa tosta e dalla trama del libro mi pare di intuire che pure i peraonaggi abbiano il loro bel caratterino! 😉
RispondiEliminaQuindi partecipo con molto piacere e chissà... 😉 📖 🍀
Seguo già il tuo blog e pagina facebook col mio nome ed ho compilato il form interamente.