Buon pomeriggio Gattolettori,
ecco un nuovo appuntamento per le mamme e più piccini, oggi Alessandro ci parlerà di un libro edito Kalandraka, faremo la conoscenza di Simone e del suo piccolo Orto.
ecco un nuovo appuntamento per le mamme e più piccini, oggi Alessandro ci parlerà di un libro edito Kalandraka, faremo la conoscenza di Simone e del suo piccolo Orto.
L'orto di Simone
di Rocio Alejandro
Recensione
L’orto di Simone, scritto e illustrato da Rocìo Alejandro, edito da Kalandraka nel 2017, rappresenta uno di quei libri che apre quella piccola e preziosa finestra, che fa vedere storie e fa crescere, anche chi è già grande.
“Finalmente era arrivata la primavera” e Simone, forte della sua esperienza, come ogni anno si preparava a seminare le carote. Il risultato è conforme alle aspettative e Simone può godere del suo bel raccolto… sul più bello accade però l’inaspettato, arriva Paolo, poi Cora e ancora Isidoro e poi di seguito Jacopo, Maria e Beppe.
Ognuno con la propria idea, il proprio e personale gusto. E quindi da un campo di carote, si trasforma nell’orto di tutti, c’è chi pianta la lattuga, chi i pomodori, si aggiungono poi le melanzane, il mais e le fragole per il dolce.
Simone appare visibilmente turbato da questa invasione di campo tanto da far presagire il peggio, nessuno sa che fine ha fatto… ma Simone sorprenderà tutti, restituendo valore al lavoro fatto insieme, attraverso un’ insegna con su scritto “l’orto di tutti”.
“Nessun uomo è un’isola” decantava, nel 1600, il poeta inglese John Donne, celebrando l’importanza di fare parte di un disegno universale. Parole destinate a consegnare insegnamenti imperituri, che infatti continuano a far riflettere. Cerchiamo di essere chiari: stare bene con se stessi e raggiungere un proprio equilibrio personale sono risultati importanti, che meritano di essere riconosciuti e valorizzati. Ma a ben guardare, nessuno di noi può dare il meglio di sé, se rimane isolato.
Tutto il corso della nostra vita è segnato da continue appartenenze a gruppi: il gruppo della famiglia in primis, poi arriva quello degli amici, dei compagni di classe, della squadra, dei colleghi di lavoro, ormai pure di Facebook e WhatsApp.
L'arricchimento dell’orto è un po' la metafora della nostra vita, delle persone che incontriamo e come queste, nel bene o nel male, ci riempiano le giornate, allontanando la solitudine. Appartenere ad un gruppo, può farci sentire a volte disorientati, ma è anche un’opportunità preziosa di crescere ed evolvere.
Imparare dagli altri, Simone lo sa bene, ma anche da sé, permette di soddisfare dei bisogni di gruppo, come quelli si socialità e cooperazione, ma anche dei bisogni individuali, come quello di sentirsi capace, di fare bene, di migliorarsi, di aumentare la propria autostima e il senso di auto-efficacia.
A volte si dà un po’ per scontato che una squadra sia un gruppo solo per il fatto che i soggetti lavorano insieme, si allenano e giocano insieme la partita, ma il senso di appartenenza è qualcosa di diverso: è la marcia in più, è la vera forza del gruppo, è quel tutto che diventa più della somma dei singoli elementi, a cui chiunque piacerebbe far parte perché il piacere che ne deriva è incredibile e a volte perfino magico…
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