Buongiorno Gattolettori,
causa piccoli problemi di servizio il nostro consueto appuntamento del martedì con il Progetto Infanzia è slittato ad oggi...ma non potevo lasciarvi un'intera settimana senza i consigli per i più piccoli dai nostri esperti.
Katia attraverso I tre piccoli gufi infatti, ci parlerà di emozioni forti come la paura dell’abbandono e dell’importanza della solidarietà tra fratelli e tra bambini.
causa piccoli problemi di servizio il nostro consueto appuntamento del martedì con il Progetto Infanzia è slittato ad oggi...ma non potevo lasciarvi un'intera settimana senza i consigli per i più piccoli dai nostri esperti.
Katia attraverso I tre piccoli gufi infatti, ci parlerà di emozioni forti come la paura dell’abbandono e dell’importanza della solidarietà tra fratelli e tra bambini.
I tre piccoli gufi
di Martin Waddel - Patrick Benson
Prezzo: € 14,00 (ebook € 8,41)
Pagine: 32
Tutti i gufi pensano molto, e anche i piccoli gufi come Sara, Bruno e Tobia. Specialmente di notte, nel bosco, mentre aspettano che la loro mamma torni a casa dopo la caccia. Amato da oltre due milioni di lettori nel mondo, la lettura a voce alta de "I tre piccoli gufi" permette di rivivere ed esprimere emozioni profonde come la paura e il timore di abbandono, ma anche la solidarietà tra fratelli o coetanei e i piccoli atti di coraggio che permettono di crescere. Età di lettura: da 3 anni.
Recensione
Letto da più di due milioni di lettori in tutto il mondo, “Tre piccoli
gufi” è considerato a tutti gli effetti un capolavoro della letteratura
per l’infanzia.
E’ un albo molto intenso che tratta un tema centrale, quello di emozioni forti come la paura dell’abbandono e ci parla dell’importanza della solidarietà tra fratelli e tra bambini.
È un libro un po’ speciale, perché in poche pagine ci sono il nido, il bosco, la paura e la speranza.
Le illustrazioni di Benson molto curate e dettagliate, danno realmente la visione dei piccoli cuccioli.
E’ un albo molto intenso che tratta un tema centrale, quello di emozioni forti come la paura dell’abbandono e ci parla dell’importanza della solidarietà tra fratelli e tra bambini.
È un libro un po’ speciale, perché in poche pagine ci sono il nido, il bosco, la paura e la speranza.
Le illustrazioni di Benson molto curate e dettagliate, danno realmente la visione dei piccoli cuccioli.
In
esse sembra davvero di poter toccare la leggerezza delle piume dei
fragili rapaci e sentire insinuarsi il freddo della solitudine, si può
assaporare la profondità del buio della notte, la liberazione della
planata della mamma che torna al nido e una ventata sul becco mentre ci
si abbandona nella felicità di una speranza che si avvera.
Sara, Bruno e Tobia sono tre gufi che una notte si svegliano nel loro nido e non trovano più la loro mamma.
Iniziano a fare delle supposizioni su dove possa essere andata e quando potrebbe fare ritorno.
Parlano tra di loro e si danno forza per allontanare la paura dell’abbandono, del buio, dell’ignoto. Soprattutto i più grandi Sara e Bruno. Tobia il più piccolo dei tre appare più sperduto e bisognoso di contatto e rassicurazioni. Ciascuno dei gufi ha una sua personalità e una modalità personale di affrontare questa “prova”. Escono dal nido e aspettano fuori dove tutto è buio e si stringono forte.
Sara, Bruno e Tobia sono tre gufi che una notte si svegliano nel loro nido e non trovano più la loro mamma.
Iniziano a fare delle supposizioni su dove possa essere andata e quando potrebbe fare ritorno.
Parlano tra di loro e si danno forza per allontanare la paura dell’abbandono, del buio, dell’ignoto. Soprattutto i più grandi Sara e Bruno. Tobia il più piccolo dei tre appare più sperduto e bisognoso di contatto e rassicurazioni. Ciascuno dei gufi ha una sua personalità e una modalità personale di affrontare questa “prova”. Escono dal nido e aspettano fuori dove tutto è buio e si stringono forte.
Alla fine la mamma fa ritorno! I gufetti sono al settimo cielo saltellano e ballano nel rivedere mamma gufa, che li tranquillizza e fa capire all’ascoltatore che il distacco è solo temporaneo.
Io personalmente l’ho letto assiduamente alle mie figlie, con la convinzione che sia importante far passare il pensiero, controtendenza, che quando si ha paura, fra le migliori strategie per fronteggiarla, c’è il non rimanere da soli.
Oh mamma, ma è adorabile!! Me lo segno subitissimo, è da leggere :3
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