Buongiorno readers,
eccoci
qui in questo ultimo lunedì del mese... è il mio primo giorno di ferie quindi già da oggi è iniziato il relax più totale quindi adesso mi metterò comoda sul divano per iniziare questa nuova serie suggerita da Valerio.
Scheda Serie TV
Atypical di Netflix riunisce l'ideatrice Robia Rashid, anche sceneggiatrice e co-produttrice esecutiva della comedy familiare di successo The Goldbergs, con il produttore esecutivo e regista di quest'ultima Seth Gordon, che riveste gli stessi ruoli in questa produzione.
Giunto alla soglia dei 18 anni, Sam, un ragazzo affetto da sindrome dello spettro autistico, sente che è arrivato il momento per lui di trovare l'amore e reclamare la propria indipendenza. Preso di mira dai coetanei perché "strano", aiutato anche dalla sua terapeuta, Sam intraprende un viaggio divertente ed emozionante alla ricerca di se stesso, portando i membri della sua famiglia - la madre apprensiva Elsa, il padre comprensivo Doug e la sorella sconclusionata Casey - a fronteggiare i grandi cambiamenti che ne derivano mentre tutti cercano di rispondere alla domanda fondamentale di cosa significhi davvero essere "normali".
RECENSIONE
Come sarebbe la nostra vita se fosse vista e vissuta con altri occhi, in maniera “non convenzionale”? Come ci troveremmo a parlare senza nessun tipo di filtro o convenzione sociale, senza preoccuparsi delle conseguenze, provare una moltitudine di emozioni (imbarazzo, curiosità, amore..) nella mente e nel corpo senza avere (apparentemente) la capacità di mostrarle all’esterno e alle persone che ci circondano?
Ce lo spiega Atypical, serie targata NETFLIX uscita nel 2017, che tratta il delicato tema dell’autismo e delle difficoltà di integrazione e comprensione di chi ne è affetto e delle loro famiglie, ma anche della dignità e dell’amore che ritroviamo nella loro quotidianità, fatta anche di litigi e momenti di sconforto e debolezza.
Ce lo spiega Atypical, serie targata NETFLIX uscita nel 2017, che tratta il delicato tema dell’autismo e delle difficoltà di integrazione e comprensione di chi ne è affetto e delle loro famiglie, ma anche della dignità e dell’amore che ritroviamo nella loro quotidianità, fatta anche di litigi e momenti di sconforto e debolezza.
Sam è un ragazzo di 18 anni affetto da sindrome dello spettro autistico, con l’ossessione per i pinguini (li tira in ballo in ogni situazione o discorso), deciso a trovare l’amore e reclamare la propria indipendenza. Sam, come del resto molti ragazzi della sua età considerati “normali”, ha difficoltà ad elaborare e dare un senso alle sue emozioni e alle cose che gli capitano quotidianamente nella vita, per questo motivo tende a classificare ogni cosa (persino il fatto di amare o no una persona) utilizzando degli appositi test per ogni decisione. Cercano di aiutarlo in questo percorso di crescita e transizione la sua terapeuta Julia (della quale Sam pensa di essere innamorato), l’amico Zahid (l’amico asiatico che aggiunge un po’ di leggerezza alla storia col suo approccio alla vita e la sua e ingiustificata sicurezza con le donne) e i componenti della famiglia di Sam, che possiamo considerare a tutti gli effetti coprotagonisti all’interno della storia:
la madre di Sam, Elsa, intrappolata nel ruolo di mamma tuttofare e iperapprensiva verso il figlio, ma anche terribilmente fragile e insoddisfatta della sua vita, anche lei alla ricerca di una sua identità;
il padre Doug, un uomo buono, che non riesce però a relazionarsi con il figlio autistico, difficoltà dovuta anche al fatto che l'uomo aveva abbandonato la famiglia per otto mesi quando Sam era piccolo;
la sorella, Casey, adolescente anche lei e con un futuro come atleta, prova a dare l’impressione al mondo di essere forte e non subire il fatto che la sua vita (i successi sportivi, i primi amori…) venga messa in ombra dal problema di Sam.
Atypical riesce a trattare un tema così delicato e complesso con la giusta leggerezza, senza scendere troppo in profondità. Ci sono alcuni momenti molto toccanti e i giusti colpi di scena funzionali allo scorrimento della trama (alcuni un po’ scontati, e non mancano i clichè…ma del resto nessuna serie è perfetta), accompagnata dalla giusta colonna sonora che contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più leggera.
Voto
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