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RECENSIONE: QUEST'ANNO NON SCENDO DI CASA SURACE

Buon pomeriggio Gattolettori,
questa mattina ho cercato di incuriosirvi parlandovi di Antonio uno dei componenti della simpatica famiglia Capaccio... se vi ho incuriositi è arrivato il momento di parlarvi del libro!

Quest'anno non scendo
di Casa Surace


Genere: Narrativa
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: € 16,90 (ebook € 8,99)
Pagine: 290
Uscita: 27 Novembre 2018

Antonio Capaccio è un giovane del Sud trapiantato al Nord. Dopo anni da fuorisede, tra università e stage, sta finalmente per raggiungere l'agognato obiettivo di ogni precario: il posto fisso. Ma è un sogno che si realizza a caro prezzo: Antonio dovrà restare a Milano durante le imminenti feste di Natale. Potrebbe sembrare una buona notizia, ma non per una famiglia del Sud: sua madre Antonietta, ricevuta la telefonata sul baldacchino che la porta in processione per le vie del paese nelle vesti di Santa Lucia, grida disperata, tra la folla scoppia il caos e mezzo paese finisce in ospedale. Al capezzale della moglie, Rocco Capaccio si gioca tutte le promesse che un uomo non farebbe mai, purché lei si risvegli. Arriva a giurare di portarla fino a Milano per trascorrere il Natale insieme al figlio. E allora, miracolosamente, la donna apre gli occhi. Inizia così, a bordo di uno scassatissimo furgone Volkswagen anni Settanta, il viaggio verso Nord della famiglia Capaccio: genitori, nonni, fratello, zia, cugini e pure amici al seguito. Qualcuno affronta quei mille chilometri di asfalto con un desiderio segreto nel cuore: chi vuole fuggire per sempre dal paese, chi sfondare nella musica, chi ritrovare un amore perduto. Ci saranno sorprese e avventure, imprevisti e rivelazioni, tra epiche sfide di nonne ai fornelli, gemellaggi etilici Sud-Nord, nuovi amori e vecchi rancori. La famiglia rischierà di scoppiare, la destinazione sembrerà irraggiungibile. Ma al grido «Nulla separa una famiglia a Natale», i Capaccio saranno pronti a sfoderare un intero arsenale di astuzie e tradizioni pur di compiere quella missione impossibile. Tuttinsieme: perché una famiglia è una famiglia solo quando non si divide.
RECENSIONE

Antonio Capaccio è un ragazzo giovane e dalle grandi ambizioni e, come tanti prima di lui, desidera solo tentare la fortuna altrove e uscire fuori dai classici canoni del paesino piccolo del Sud. Sarà questo quindi a spingerlo al Nord, a Milano, prima come studente fuorisede e poi come lavoratore.

Dopo anni di studio e tirocini, Antonio è riuscito finalmente a trovare un impiego a tempo inderteminato nell'azienda per cui aveva fatto precedentemente uno stage, la Bergonzi & Co., ma ora... chi glielo dice alla mamma e ai suoi numerosi parenti che non potrà scendere per le vacanze Natalizie?
Per la famiglia Capaccio il Natale è sacro, è infatti l'unico pretesto che ha la signora Antonietta per riabbracciare i figli espatriati al nord, Pasquale e Antonio, ma essendo appena stato assunto, quest'ultimo non può proprio permettersi di scendere.

La tragedia è presto consumata... Antonietta disperata cade in coma ma grazie alla promessa del marito Rocco, di portarla a Milano dal figlio per il Natale, Antonietta si sveglia!
Ma secondo voi Rocco può mettersi tranquillamente in viaggio solo con la propria moglie? Ovviamente no e tutte queste vicessitudini, portano Rocco a rispoverare la Volkswagen Transporter T25 a nove posti.
Carichi di pacchi, pacchetti, vongole, liquori, cibo e chi più ne ha più ne metta, tutta la famiglia Capaccio al completo più qualche aggiunta, si mettono in viaggio per Milano.

Avremo così il piacere di assistere ad un viaggio della "speranza", mille chilometri di sogni, speranze, delusioni, paure ecc. Ognuno con una aspettativa diversa ma tutti uniti come un'unica grande famiglia.

Da una parte quindi avremo il piacere di divertirci con le avventure/disavventure della famiglia Capaccio, come la sfida culinaria di nonna Rosetta, il tentato suicidio di Andrea, l'avventura romana alla ricerca del Papa o la perdita del Nonno Andrea...
Dall'altra invece troveremo un Antonio disperato che, oltre a preoccuparsi per i suoi famigliari ultimamente un po' troppo taciturni e misteriosi, si ritrova ancora a dover combattere contro i classici stereopiti legati alle differenze sociali tra il Sud e il Nord.
Riuscirà la famiglia Capaccio ad arrivare sana e salva a Milano?


Quest'anno non scendo è stata una lettura veramente divertente...in più occasioni mi sono ritrovata a ridere come una scema e credetemi, farlo nei mezzi pubblici, spesso è stato imbarazzante ma con nonna Rosetta è la sua fissa per il ragù, le stravaganze di Eugenio, Zia Tettella e i suoi ricordi amorosi, Rosa e la sua voglia di scappare dalle tradizioni e poi Andrea, Eugenio, Pasquale, Rocco, Anonietta, Riccardo...è stato impossibile trattenersi.

Grazie a questo libro ho avuto anche il piacere di ricordare quegli odori e sapori fantastici che contraddistinguono il Sud... basta un week end giù infatti per ritornare con 4 kg in più a casa. E' un libro piacevole, carismatico, frizzante, allegro e coinvolgente ma nell'ironia, gli autori hanno puntato un riflettore molto importante su quello che è ancora un problmea troppo attuale: la differenza tra il Sud e il Nord. Un divario purtroppo causato in primis dai nostri politici ma sotto sotto anche da ognuno di noi che continuamo a comportarci come se fossimo due Paesi diversi!

Ovviamente si parlerà anche di legami famigliari di quelli più soffocanti, tradizionalisti ma "caldi" del Sud e di quelli più schivi, distaccati e "freddi" del Nord ma... la famiglia è sempre la famiglia.

Ognuno sapeva fare qualcosa e quel qualcosa lo faceva per prendersi cura della famiglia.

Perchè leggere questo libro? Perchè la freschezza e la facilità con cui i Casa Surace, un gruppo di amici che sta ultimamente spopolando sul Web, ha scritto questa storia  è così coinvolgente che finirete per amare la famiglia Capaccio e prenotare le prossime vacanze in Puglia!

2 commenti

  1. Saró più che contenta di fare uno strappo al voto di non comprare libri nuovi: sembra proprio una di quelle rare - ma sempre più frequenti - ventate di aria fresca del mondo artistico italiano:D

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    1. Ciao Katerina, si confermo che devi fare un piccolo strappo perchè questo libro merita veramente di essere letto sia per i contenuti che per le risate ;-)

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