Buongiorno readers,
dai che oggi è già giovedì, siete contenti? Io si tantissimo perchè non vedo l'ora che arrivi il week end per riposarmi, queste condizioni climatiche non fanno altro che creare disagi e i mezzi pubblici di conseguenza, stressare i poveri pendolari...
Ora però è arrivato il momento di parlarvi di un thriller psicologico molto particolare.
dai che oggi è già giovedì, siete contenti? Io si tantissimo perchè non vedo l'ora che arrivi il week end per riposarmi, queste condizioni climatiche non fanno altro che creare disagi e i mezzi pubblici di conseguenza, stressare i poveri pendolari...
Ora però è arrivato il momento di parlarvi di un thriller psicologico molto particolare.
Il nostro gioco crudele
di Araminta Hall
Editore: Newton Compton Editore
Prezzo: € 12,00 (ebook € 5,99)
Pagine: 308
Uscita: 8 Novembre 2018
La loro relazione è finita
Ma il gioco è appena cominciato
Mike Hayes ha avuto un’infanzia difficile e si è ricostruito con fatica una vita solitaria ma serena. Almeno fino al giorno in cui ha incontrato Verity. Mike si è innamorato e ha giurato a se stesso che l’avrebbe resa felice. Ha trovato un lavoro, una casa e ha persino modellato il fisico per essere l’uomo dei suoi sogni. È sicuro che, nonostante gli alti e i bassi, finiranno per stare insieme. Non importa se V non risponde alle sue mail e alle sue chiamate. Non importa se sta per sposare Angus. Fa tutto parte del gioco segreto tra loro. Mike deve solo osservarla costantemente per essere sicuro di cogliere “il segnale” non appena V deciderà che è giunto il momento di salvarla. E così, quando riceve l’invito al matrimonio, Mike non esita un secondo a confermare la sua presenza. Probabilmente è lì che V ha intenzione di chiedergli di intervenire. La loro è un’intesa speciale, segreta, e Mike è sicuro di conoscerne a fondo le regole. Perché non importa se apparentemente la loro relazione è finita. Il gioco è appena cominciato.
RECENSIONE
Sebbene è accaduto molto di rado, mi è capitato di leggere libri che mi hanno totalmente spiazzato o lasciato a bocca aperta e devo dire che Il nostro gioco crudele, può rientrare tranquillamente in questa rarissima categoria.
Proprio così lettori miei, ero partita con la sicurezza di avere tra le mani il classico thriller psicologico e invece... mi sono ritrovata ad essere completamente manipolata e soggiocata dall'autrice.
A distanza di giorni poi, dopo essermi confrontata anche con altre lettrici, mi sono resa conto di non aver capito se il gioco fosse stato terminato oppure no.
A distanza di giorni poi, dopo essermi confrontata anche con altre lettrici, mi sono resa conto di non aver capito se il gioco fosse stato terminato oppure no.
Andiamo con ordine però perchè non vorrei che da questa prefazione arrivi un messaggio diverso da quello che vorrei farvi intendere. Chiarisco quindi fin da subito che io ho amato questo libro, Aramita Hall infatti è stata talmente brava e coinvolgente nella sua scrittura che anche senza creare un minimo di suspence o di tensione, è riuscita a tirare fuori un thriller psicologico agghiacciante.
Siamo abituati ad imbatterci in figure femminili ossessionate da un ipotetico lui o dalla nuova fiamma del proprio ex invece, in questo libro, la voce narrante, è completamente maschile.
L'autrice infatti ci ha fatto fare la conoscenza di Mike Hayes e della sua storia di amore ossessivo verso Verity.
Dicono che l'odio sia l'emozione più simile all'amore. E di sicuro esistono due forme di passione. La passione del sesso e la passione dei litigi. Per me e V l'una si fondeva nell'altra costantemente.
Mike ha avuto un'infanzia davvero difficile ma grazie all'aiuto della sua famiglia affidataria è riuscito a reinventarsi completamente ed ora grazie anche all'amore che prova verso Verity, la sua ragazza ai tempi dell'università, è diventato da prima a New York e poi nella City di Londra, una persona di successo e rilievo. Per lei Mike è arrivato anche a modellare il proprio fisico.
Ci troviamo quindi in presenza di una storia d'amore morbosa e letale a cui bisogna aggiungere anche la loro complicità verso un gioco sessualmente perverso, il Desiderio.
Pagina dopo pagina avremo così modo di scoprire l'entità e l'importanza di questo "Desiderio" e ben presto sarà chiaro anche il ruolo dell'autrice che credetimi, non si limiterà a giocare solo con i suoi protagonisti ma anche con l'ignaro lettore.
Conoscerete quindi due personaggi ambigui, due bugiardi completamente privi di pudore ma allo stesso tempo innocui e apparentemente privi di cattiveria.
Più si va avanti con la lettura e più diventa improbabile stabilire la verità. Da una parte abbiamo Verity, la vera ossessione di Mike, la donna capace di fargli fare qualsiasi cosa...anche uccidere? Chissà... Dall'altra invece c'è il fragile Mike, una persona ossessiva compulsiva, incapace di distinguere la realtà dalla bugia o almeno è quello che ci vogliono far credere gli "altri"... E poi c'è il Desiderio... un gioco iniziato sette anni fa e che a quanto pare non è lecito sapere se sia finito oppure no!
Entrambi sono dei personaggi credibili, tali che anche le loro storie sembrano tutte e due plausibili. L'Hall è riuscita a creare un profilo psicologico così perfetto e ben sviluppato che quasi ho avuto l'impressione di avere a che fare con due persone psicolabili presenti nelle vere storie quotidiane di cronaca.
V era l'esatto opposto. V era tenebrosa e depravata e appassionata. V mi desiderava. V desiderava me..
Ho notato poi che nonostante questo sia un romanzo tutto al maschile in cui un uomo è ossessionato da una ipotetica ragazza perfetta, l'autrice sembra in qualche modo denunciare la mancata assenza nella parità dei sessi e ho avuto questa impressione soprattutto durante il processo in cui, un giudice uomo evidentemente maschilista, non fa che ostacolare l'avvocato donna di Verity.
Volete sapere perchè ho parlato di processo? Bhè non vi resta che giocare anche voi con Mike e Verity così forse non sarò la sola a chiedermi quale sia la verità.
Dobbiamo fare in modo di manipolare la verità. la gente potrebbe non essere d'accordo, ma, amore mio, la nostra personale crudeltà è pur sempre amore, solo con un altro nome.
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