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GRAPHIC NOVEL: STRAORDINARIE. VITA E IMPRESE DI 30 DONNE DECISAMENTE FUORI DAGLI SCHEMI DI ELLENI

Eccomi nuovamente qui readers,
per parlarvi di una Graphic Novel sorprendente che mi ha permesso di scoprire grandi donne, di cui non consocevo neanche l'esistenza quindi figuriamoci l'impresa...


Straordinarie
Vita e imprese di 30 donne decisamente fuori dagli schemi
di Elleni


Genere: Graphic Novel
Editore: Becco Giallo
Prezzo: € 18,00
LINK acquisto QUI

30 biografie a fumetti. Ipazia, Cristina di Belgioioso, Ada Lovelace, Harriet Tubman, Matilde Serro, Emmeline Pankhurst, Nelly Bly, Marie Curie, Maria Montessori, Luisa Spagnoli, Frida Kahlo, Nancy Wake, Rosa Parks, Hedy Lamarr, Nilde Iotti, Margherita Hack, Tina Anselmi, Simone Veil, Oriana Fallaci, Nawal Al-Sa'dawi, Dian Fossey, Junko Tabei, Wangari Marthai, Vera Caslavska, Franca Viola, Rigoberta Menchù Tum, Samantha Cristoforetti, Sonita Alizadeh, Malala Yousafzai, Yusra Mardini.

RECENSIONE

In questo carinissimo libro a fumetti "Stra-Ordinarie -Vita e imprese di 30 donne decisamente fuori dagli schemi", scritto e illustrato da La Elleni, ci vengono presentate 30 biografie di donne che hanno contribuito a migliorare questo mondo.
Protagoniste che spesso per disinformazione o semplicemente per ignoranza, non abbiamo mai sentito nominare, almeno parlo per me... donne che grazie alla loro tenacia, forza, determinazione, coraggio e testardaggine, sono riuscite a migliorarsi e lottare per il cambiamento.

Ovviamente servirebbero giorni per parlarvi di ognuna di loro e anche se le tavole sono brevi ma incisive, ho deciso di approfondire con voi, la storia di Harriet Tubman, colei che venne definita ” il Mosè della gente nera “.

Nata in schiavitù, Harriet fuggì e di seguito si prodigò in circa tredici missioni, nel corso delle quali riuscì a salvare una settantina di amici e familiari in condizioni di schiavitù avvalendosi della Underground Railroad, una rete di attivisti abolizionisti, itinerari segreti e luoghi sicuri. Più tardi aiutò col reclutamento di uomini per conto dell’abolizionista John Brown, organizzatore della rivolta di Harpers Ferry mentre dopo la guerra militò per il suffragio femminile.

Nata schiava nella Contea di Dorchester nel Maryland, da bambina venne picchiata e frustata da vari padroni. Da giovane, venne colpita alla testa da un pesante oggetto di metallo che un padrone irato aveva scagliato contro un altro schiavo, la ferita che ne derivò le provocò capogiri, dolori e periodi di insonnia che la accompagneranno per tutta la vita. Le si manifestarono anche strane visioni e sogni vividi che, in quanto cristiana devota, interpretò come premonizioni divine.

Nel 1849 Harriet scappò a Filadelfia, ma tornò immediatamente nel Maryland per salvare la sua famiglia. Un gruppo alla volta, fece fuggire i parenti fuori dallo stato, finendo per mettersi alla guida di intere dozzine di schiavi nella loro fuga verso la libertà. Spostandosi di notte in assoluta segretezza, Harriet “non perdette mai un passeggero”. Le sue azioni causarono rabbia tra i padroni che misero una taglia sulla sua testa. Quando nel 1850 venne approvata una legge sugli schiavi fuggiaschi con efficacia su tutto il territorio degli Stati Uniti, Harriet aiutò i fuggitivi a raggiungere il Canada e a far trovare loro un lavoro una volta lì.

Quando scoppiò la Guerra di secessione americana, prestò servizio come cuoca e infermiera presso l’esercito dell’Unione, diventando in seguito parte di un’unità di ricognizione armata e una spia. Fu la prima donna a guidare una spedizione armata, allorquando guidò una spedizione presso il fiume Combahee, nella Carolina del Sud, durante la quale liberò più di cento schiavi. Dopo la guerra andò in pensione, ritirandosi nella casa di famiglia a Auburn, nello stato di New York, dove si prese cura degli anziani genitori. Divenne attiva nel movimento per il suffragio femminile finché non si ammalò e fu ricoverata in un istituto per anziani afroamericani che aveva aiutato a fondare negli anni precedenti. Dopo la morte, avvenuta nel 1913, divenne un’icona del coraggio americano e della libertà.
La storia di Harriet Tubman però è solo una delle tante... questo libro infatti raccoglie molte storie di donne straordinarie che con la loro intelligenza e il loro coraggio, hanno fatto tanto per raggiungere i loro obiettivi.
Grazie a queste biografie a fumetti, incontreremo filosofe, giornaliste, attiviste, scenziate, politici ecc... donne che con coraggio si sono opposte con fermezza a chi le voleva tenere al marginae della società.

Ipazia, Cristina di Belgioioso, Ada Lovelace, Harriet Tubman, Matilde Serro, Emmeline Pankhurst, Nelly Bly, Marie Curie, Maria Montessori, Luisa Spagnoli, Frida Kahlo, Nancy Wake, Rosa Parks, Hedy Lamarr, Nilde Iotti, Margherita Hack, Tina Anselmi, Simone Veil, Oriana Fallaci, Nawal Al-Sa'dawi, Dian Fossey, Junko Tabei, Wangari Marthai, Vera Caslavska, Franca Viola, Rigoberta Menchù Tum, Samantha Cristoforetti, Sonita Alizadeh, Malala Yousafzai, Yusra Mardini

Elleni con i suoi disegni, semplice e allegri, e quel pizzico di ironia, ci ha raccontato, quasi con ammirazione, storie di donne che purtroppo spesso, non abbiamo neanche mai sentito nominare. Donne che hanno dovuto combattere per essere prese in considerazioni dalle convenzioni sociali, che si sono dovute imporre anche rischiando la morte, solo per  avere un pizzico di liberà... pensate... ancora oggi non è semplice essere donna, figuriamoci quindi in quegli anni di privazione.

Perchè leggere Stra-Ordinarie -Vita e imprese di 30 donne decisamente fuori dagli schemi? Perchè conoscerete storie o meglio imprese, che vi dimostreranno che basta credere in noi stessi per riuscire a realizzarle.



2 commenti

  1. Non ne avevo mai sentito parlare, ma finisce dritto dritto in wishlist!

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