poche serie televisive hanno diviso il pubblico come Lost. Chi ha amato
il finale, chi lo ha detestato e chi si è perso per strada. Eppure nel
2013 è stato eletto dalla Writers Guild of America come ventisettesima
serie meglio scritta nella storia della TV. È fantascienza, religione,
mistero, storia, filosofia, avventura, oltre a vantare uno dei cast
corali maggiori di sempre e io Annalisa, oggi sono qui per parlarvene...
Scheda Serie TV
RECENSIONE
Lost nasce dalla mente di J.J. Abrams e Damon Lindelof, i quali girarono un episodio pilota che catturò l’attenzione della ABC. Dal 2004 le vicende dei naufraghi del volo 815 conquista milioni di spettatori, che si appassionano sempre di più ai misteri dell’isola e alle vicende personali di Jack (Matthew Fox), Kate (Evangeline Lilly), Locke (Terry O’ Quinn), Sawyer (Josh Holloway) e tutti gli altri. Attraverso una serie di flashback alternati al presente, ogni personaggio viene inquadrato in toto fin dal suo passato, ponendo l’attenzione sugli eventi cruciali delle loro vite, sulle loro scelte e su comportamenti spesso sbagliati.
Ognuno di loro ha un conto aperto con il passato, e l’isola sembra voler dare una possibilità di redenzione. Questo ha concesso in oltre di avere una profondità di ogni personaggio come mai prima. Ogni sfaccettatura dei loro caratteri viene analizzata senza la possibilità di trascurare qualcosa, tanto che alla fine lo spettatore ha la sensazione di essere entrato talmente nelle loro menti da poter prevedere le prossime mosse (e spesso ci riesce). Il bene e il male, ogni luce e ombra di un uomo viene spogliato di tutto e mostrato senza barriere, indicandone la causa di ogni scelta e direzione intrapresa. Ci si ritrova molto in questo, perché nessun essere umano è definito dal bianco o dal nero, ma è piuttosto l’unione di entrambi.
Dalla
metà della seconda stagione entra in scena Benjamin Linus (Michael
Emerson), la cui identità è inizialmente misteriosa. Da qui in avanti
Lost è un crescendo di trovate, novità ed emozioni, con episodi girati
da più troupe contemporaneamente sulle spiagge delle Hawaii a seconda
del periodo che si sta raccontando. La serie è stata la prima ad aver
sperimentato un nuovo tipo di struttura narrativa alternata in flashback
e flashforward, con diverse linee temporali nella trama.
A causa
dell’enorme successo, la ABC chiese di prolungare con altre stagioni la
serie che ne prevedeva al massimo cinque. Dopo parecchi litigi con i
produttori, si è arrivato ad un accordo di sei stagioni. Tuttavia,
l’intenzione iniziale del finale non è stata alterata, chiudendo il
cerchio così com’era iniziata. Proprio questo “finale semplice” non ha
accontentato tutti: per alcuni le risposte non sono esaustive, per altri
non in linea con la complessità della trama delineata fino a quel
momento. Per me e per tutti quei fan che hanno amato la chiusura, Lost
ha creato qualcosa di inarrivabile nel suo epilogo forte e commovente.
L’idea che delle persone possano giocare la parte fondamentale della tua
esistenza a tal punto da essere uniti nel viaggio della vita e oltre,
va molto più in là di quello che si poteva immaginare. Tutta la fatica,
le emozioni e le reazioni che abbiamo, tutto ciò che ci sembra
insormontabile, ogni paura di fallire, forse non è così importante.
Forse c’è molto di più e un giorno lo sapremo. È confortante sapere che
qualunque sia il percorso, prima o poi staremo bene, con le persone che
abbiamo amato e con cui potremo restare per sempre, in pace. Come si è
arrivati a questo finale lo dovrete scoprire voi. Perché se vi siete
persi questa serie, è proprio arrivato il momento di recuperare.
Voto
La serie che mi ha conquistata più di tutte! L'ho amata tantissimo!
RispondiEliminaAnche io la guardavo con grande interesse, peccato però per le ultime due stagioni, finale compreso, che non mi sono piaciute.
RispondiEliminaBella, ma mi è rimasta sempre sul groppone, soprattutto il finale.
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