Buongiorno readers,
oggi
grazie a questa splendida Graphic Novel che mi è stata inviata dalla Becco Giallo, ho potuto ripercorre la storia del tragico attentato avvenuto a Bologna il 2 agosto 1980.
La strage di Bologna
di Alex Boschetti e Anna Ciammitti
Editore: Becco Giallo
Prezzo: € 18,00
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In occasione del trentacinquesimo anniversario, la ricostruzione a fumetti dei fatti della strage alla stazione di Bologna in una nuova edizione a colori.
Con prefazione di Carlo Lucarelli, intervista di Gian Antonio Stella a Valerio Fioravanti e un contributo di Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna.
Il 2 agosto 1980 la sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna è dilaniata dall’esplosione di una bomba: muoiono 85 persone e altre 200 sono gravemente ferite. Cause ed eventuali mandanti non vengono identificati.
Ai funerali delle vittime si scatena la protesta contro il governo, già all’impasse dopo il disastro di Ustica.
Nonostante le indagini si orientino sulla loggia massonica P2 prima e sugli ambienti di estrema destra dopo, i mandanti dell’attentato non saranno mai individuati.
Alex Boschetti e Anna Ciammitti ricostruiscono per la collezione Cronaca Storica di BeccoGiallo gli intrecci di politica, servizi segreti e crimine che hanno portato alla più nota delle stragi di stato.
RECENSIONE
Sono le 10.25 del 2 agosto 1980 quando a Bologna un gruppo di militanti di estrema destra, fa esplodere la stazione centrale, causando la morte di quasi cento persone.
Alex Boschetti e Anna Ciammitti, hanno ricostruito, attraverso un fumetto toccante, uno dei più gravi atti terroristici avvenuti nel nostro Paese nel secondo dopoguerra.
L'esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d'altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell'ala Ovest, allo scopo di aumentarne l'effetto: l'onda d'urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, e il parcheggio dei taxi antistante l'edificio. L'esplosione causò la morte di 85 persone e il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Disegni che, oltre ad avermi trasmesso emozioni forti, mi hanno raccontato un pezzo di storia di cui, per ignoranza o per la semplice scusa: "non ero ancora nata", non ero assolutamente a conoscenza tranne che per il classico: "ne ho sentito parlare".
Grazie a questo fumetto invece oltre alla ricostruzione dello spiacevole evento, ho avuto la possibilità di conoscere tutti gli eventi, la storia di alcuni personaggi chiave, i retroscena, i depistaggi e ottenere quella consapevolezza che, ad oggi, non tutti i responsabili hanno pagato.
I mandanti infatti sono rimasti sconosciuti e nonostante l'ipotesi sull'implicazione della criminalità organizzata, (La banda della magliana? La Mafia?) ancora non si conosce chi diede l'ordine di far esplodere la stazione di Bologna e perchè.
Ogni tavola dai colori tenui e scuri, vi racconterà questa grande tragedia, di come delle persone comuni...bambini...anziani... si vedranno portare via la vità solo per la semplice sete di potere di qualcuno. Ma che diritto abbiamo noi di poter decidere la fine della vita del prossimo? Come si è potuto far esplodere un ordigno così, fra tante persone?
Tra queste pagine però non troverete solo la tragedia ma anche la forza dei Bolognesi, che nel momento del bisogno, hanno mollato tutto e si sono precipitati a soccorrere i loro concittadini.
Sarà mostrata anche la nascita dell'Associazione tra i familiari delle vittime della Strage di Bologna che, ancora oggi, continuano ad indagare chiedendo la verità.
Continuo a ribadire che testi così, dovrebbero diventare obbligatori nelle scuole, solo così si potrebbe riuscire a sensibilizzare questa la nuova generazione priva di interesse e disinformata.
La forza comunicativa di questa graphic novel è così tale che sarà impossibile non fermarsi almeno per un attimo a riflettere sul nostro passato ma soprattutto al nostro futuro!
La giustizia può sbagliare, può archiviare le indagini, può mettere la parola fine e alleggerire le pene. La coscienza no, non concede sconti
Una GN impegnativa, molto belli i disegni. Concordo con te che dovrebbero farli leggere nelle scuole.
RispondiEliminaSi impegnativa, dolorosa, drammatica... ma veramente un piccolo capolavoro :-)
EliminaSonia da Bolognese che all'epoca aveva due anni ti ringrazio per questo post e grazie a Becco Giallo per la graphic novel che parla di questa tragedia dai lati ancora oscuri. Concordo che testi così andrebbero fatti leggere nelle scuole. Mi hai anche fatto venire in mente che una copia posso donarla alla biblioteca dove abito, perfetta!
RispondiEliminaWow che fantastica idea grande Deb :-)
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