cosa c'è di meglio di un venerdì 13 per vedere qualche horror? Ebbene sì, a settembre torna su Netflix una saga che ha segnato la storia del cinema horror: Nightmare, firmata da Wes Craven e la nostra Annalisa e qui a parlarvi proprio dell'indimenticabile Nightmare
L’incubo di Freddy Krueger inizia nel 1984 con il primo capitolo Nightmare-Dal profondo della notte,
in cui vengono immediatamente introdotti i simboli caratteristici della
serie quali l’uomo dalla pelle bruciata che indossa un maglione a
righe, un cappello e un guanto adornato da lame affilate; e ancora la
caldaia e il sogno, strettamente collegati alla figura del killer, ma in
che modo? Se non conoscete la risposta, è arrivato il momento di
recuperare questa importante figura della storia del cinema horror.
L’insieme di dettagli così caratteristici hanno contribuito al successo della saga per la sua facile riconoscibilità, e per l’arguta intuizione di colpire un punto di fragilità che tutti noi abbiamo in comune, e cioè il sogno, momento appartenente a tutti gli esseri umani e in cui siamo vulnerabili nell’impossibilità di giostrare a modo nostro le scelte di azione. Non è possibile controllare i sogni - a meno che non facciate parte di quel ristretto numero di persone capaci di sogni lucidi - e diventa dunque facile capire il panico nel ritrovarsi, seppur in un incubo, con un assassino che ti insegue, specialmente se strettamente collegato con la realtà.
La saga di Nightmare si basa su questo, e per i suoi punti forte intramontabili non può che continuare a spaventare anche le successive generazioni. Va ricordato che negli anni ’80 esisteva ancora quel tipo di horror puro, piscologico, che non basava tutto sul sangue, sui colpi di spavento improvvisi e su inutili disgusti visivi.
Non siamo di fronte a uno splatter e, seppur le scene forti non mancano, il cinema di Craven incarna perfettamente l’horror vero in cui l’inquietudine derivano dal soggetto, dalla sceneggiatura, dall’interpretazione e dalla tecnica di ripresa (come dovrebbe essere un vero film). Netflix ripropone dal mese di settembre i primi tre capitoli, in attesa (si spera) dell’introduzione anche della seconda metà. Sette i capitoli originali che si concludono con Nightmare – Nuovo incubo nel 1994.
Nel 2003 e nel 2010 il personaggio viene ripreso in Freddy vs Jason e Nightmare. Un’importante nota di merito dei primi film risulta essere la perfezione del make-up di David B. Miller e degli effetti speciali in un decennio ancora non molto avanzato tecnologicamente nella computer grafica.
Oltre alle interpretazioni memorabili di Robert Englund che non ha mai abbandonato il suo Freddy per sette film (e nemmeno in Freddy vs Jason), il primo capitolo ha lanciato uno degli attori più conosciuti di Hollywood: Johnny Depp. Una bella iniziativa di Netflix che contribuisce a far conoscere i cult del cinema anche alle nuove generazioni.
Hai fatto bene a rimarcarlo..bei tempi quelli del cinema horror senza abusi di jump scare..
RispondiEliminaIl personaggio di Freddy è ovviamente entrato nel mito, mentre la saga ha dei punti alti e altri più bassi..
Male invece il remake del 2010, non c'era davvero bisogno di ripescare il personaggio, anche se il film qualche spunto interessante lo ha.