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IL TRONO DI PELLICOLE: ANNI '90 SAILOR MOON

Hola readers,
cosa c’è di meglio che aprire il nuovo mese parlando di un cult degli anni ’90 come Sailor Moon? Sono belle, forti, coraggiose, sono le guerriere Sailor, che hanno segnato per tutti, chi più chi meno, un momento importante delle nostre vite. Chi non era innamorata di Tuxedo Kamen (alias anime Marzio/Milord)? O chi non si rispecchiava in una delle guerriere, ognuna di loro con un proprio carattere definito e particolare?


Usagi Tsukino, una ragazzina un po’ maldestra che si ritrova a dover combattere per proteggere la Terra, e che in un batter d’occhio verrà a conoscenza di non essere soltanto Sailor Moon, ma Serenity, la principessa della Luna; Ami, alias Sailor Mercury, intelligente e brava con la tecnologia, si è rivelata più di una volta di importanza fondamentale per la vittoria contro il male; Rei, sacerdotessa miko nel santuario shintoista del nonno e Sailor Mars, una delle guerriere più forti capace di unire potenza fisica e abilità spirituali in battaglia;


Makoto, apparentemente una delle più incrollabili, ma in realtà romantica e in cerca del vero amore, amante della botanica e della cucina, nonché Sailor Jupiter, combattente del fulmine e della natura; Minako, la prima vera guerriera,  conosciuta come Sailor V, bellissima combattente dell’amore e della bellezza che per noi è Sailor Venus.

 Loro sono le cinque prime protagoniste, a cui si aggiungono Momoru, fidanzato di Usagi e vera identità del misterioso Tuxedo Kamen; Haruka, ovvero Sailor Uranus, e Michiru, Sailor Neptune; Setsuna, Sailor Pluto, custode della porta dello Spazio-Tempo;

Hotaru, Sailor Saturn, guerriera della morte e della distruzione; Chibiusa, figlia di Neo Queen Serenity e King Endymion; la misteriosa Chibi Chibi; naturalmente Luna e Artemis; e infine le Sailor Starlights. 


Sono proprio tanti protagonisti! Ma la storia su cui si incentra il manga creato da Naoko Takeuchi tra il 1991 e il 1997 andrebbe letto da tutti, e vi spiego perché. Molti di voi saranno a conoscenza dei numerosi scontri tra l’autrice e i produttori dell’anime causati dallo stravolgimento della trama e dalle numerose censure.
Io sono una grande fan di entrambi, ma per motivi diversi. Sono cresciuta con il cartone animato, ricordo le sigle, i colori, le voci. Bunny (così viene chiamata Usagi nella versione italiana) sarebbe potuta essere la mia lunatica sorella maggiore; mi ritrovavo (e mi ritrovo) molto in lei, nella sua “testolina buffa”, nelle sue azioni goffe, e allo stesso tempo nel suo desiderio di aiutare e fare tutto il possibile per portare il bene.
E ovviamente l’amore era sempre al primo posto. Le sue compagne di avventura erano le mie amiche, così come sono state le amiche di tutte quelle bambine che sognavano davanti alla tv. Ma crescendo ho potuto leggere il manga, e solo adesso posso dire di aver capito davvero cos’è Sailor Moon.


Il cristallo d’argento è quanto di più prezioso al mondo, è quel bene unico in grado con la sua luce e purezza di vincere sul male, non importa quanto siano profonde le tenebre. Il buio vorrà sempre impossessarsi di questo immenso potere, invidioso del suo candore, che mai un cuore oscuro potrà raggiungere. Il cristallo più prezioso appartiene a Sailor Moon, è nel suo cuore e nella sua anima, è lei stessa. Per questo Usagi risulta l’essere più speciale, così spontanea e buona che riesce a commuovere quando, nonostante sia piccola e piena di paura, tira sempre fuori il coraggio nato dall’amore e dall’amicizia di chi la circonda, e vince sempre.

Mi è rimasta molto impressa una frase del manga in cui viene detto che l’esistenza del cristallo d’argento è causa stessa del male nel mondo, perché ci sarà sempre qualcuno che brama al suo potere, e questo porterà a guerre e scontri infiniti. È una bilancia in equilibrio precario, che però spesso arriva al culmine e necessita di una storia che si ripete: Sailor Saturn (un altro personaggio che ho amato) è “tenuta” a porre fine a un’umanità al limite, corrotta e violenta al punto di non ritorno. Con la sua falce dichiara la fine, che non è intesa nella concezione più disperata della morte per come noi tendiamo a interpretarla, bensì in un rinnovamento necessario da cui tutto ha un nuovo inizio.


È una seconda possibilità, in cui cambiare il corso del destino viene poi lasciato nuovamente agli uomini. Sailor Saturn si presenta come un personaggio afflitto da questa croce che non vorrebbe dover portare: il suo è un compito odiato perfino da sé stessa, che riaffiora quando necessario. Anche Sailor Pluto raffigura l’immagine sacerdotale di chi controlla solennemente e con grande umiltà lo spazio e il tempo, consapevole di quanto grande sia la sua responsabilità e di come non sia possibile giocare con essi. Tutto il cosmo è un equilibrio di allineamenti che coesistono in armonia, almeno finché qualcuno non tenta di distruggerlo.

E proprio per questo le guerriere protettrici dell’intera galassia controllano tutti gli elementi cercando non solo di preservare Silver Millennium (regno lunare e casa di Queen Serenity e King Endymion), ma di controbilanciare la parte oscura che si è venuta a creare scindendosi dallo stesso elemento iniziale da cui tutti siamo stati creati. Il grande nemico non a caso è Chaos, la “stella mancata” costretta a restare nel Galaxy Cauldron, e colui che ha inviato tutti gli antagonisti fino a quel momento affrontati dalle Sailor, compreso Galaxia che, nel momento in cui viene purificata, dal suo corpo si libera si dissolve una nube nera, caratterizzazione proprio di Chaos.


Questo significa che in tutte le creature esiste il bene e il male, la differenza sta sul quale dei due lati propende la propria anima e su quali scelte si compiono durante la propria vita. Quando Sailor Moon sconfigge l’ultimo più grande nemico grazie all’unione in un unico potere di tutte le guerriere, che nel corso dell’ultimo atto del manga hanno perso la vita, sia Usagi che Chaos perdono la vita nella consapevolezza di una rinascita. Nel Galaxy Cauldron, infatti, si può scegliere sotto quale forma tornare, ed essere reindirizzati verso una nuova vita, con la consapevolezza che la sconfitta del male non è eterna.
Nessuno può eliminare il luogo da cui nascono le stelle. È grazie alla sua esistenza che noi continuiamo a vivere, e possiamo ricominciare tutto da capo, infinite volte. Ora posso andare avanti, perché ho ricevuto da Eternal Sailor Moon un grande dono: il coraggio di rinunciare a tutto e di accettare tutto ”.
Per questo Sailor Moon è il manga che va letto. Il suo messaggio di luce e ombra nasce da una forte concezione e consapevolezza dell’autrice, appassionata di astrologia e celebrante shintoista (miko) al tempio Shiba Daijingu, che in tutto coesiste il bene e il male; la differenza sta nel vedere e scegliere di aggrapparsi a quell’unico raggio di luce anche quando è inghiottito dall’oscurità. Basta affidarsi al nostro cristallo d’argento e, perché no, sperare che da lassù davvero il nostro satellite Luna ci proteggerà sempre.


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