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ARCADE TEAM: POKÉMON SPADA E SCUDO: L’ATTESA È (QUASI) FINITA


Altro appuntamento con la nuova rubrica dedicato ai video giochi e oggi vi parliamo di un titolo amato dai gamer di tutto il mondo: Pokémon. I mostri tascabili sono da ventitré anni nostri compagni di viaggio, da quando la Game Freak di Satoshi Tajiri e Ken Sugimori ha lanciato nel 1996 i primi titoli per il Game Boy di Nintendo: Pokémon Rosso e Pokémon Verde e, successivamente, Pokémon Blu.


POKÈMON SPADA E SCUDO

Nelle prime due versioni si delinearono già le caratteristiche principali che avrebbero accompagnato i titoli successivi nel corso degli anni, in cui un allenatore – controllato dal videogiocatore – si sposta in una regione fittizia – la prima fu Kanto – alla ricerca di queste creature chiamate Pokémon, con lo scopo di catturarle attraverso la sfera Poké, allenarle e partecipare ai tornei contro altri allenatori. Il fine del gioco è ottenere il titolo di Campione della Lega Pokémon, sconfiggendo i capipalestra e i superquattro. Altro obiettivo dei videogiocatori è quello di completare il Pokédex, ovvero l’enciclopedia di tutti i Pokémon.

L’inizio del gioco è ben impresso nella memoria di tutti: l’allenatore di nome Rosso che vive a Biancavilla viene condotto dal Professor Oak all’interno del suo laboratorio. Gli vengono mostrati tre Pokémon tra i quali il ragazzo dovrà scegliere il suo starter: Bulbasaur, Squirtle, Charmander, rispettivamente di tipo erba, acqua, fuoco. Il nipote di Oak, anche lui presente e primo avversario di Rosso, farà la sua scelta e darà il via alla prima sfida. Con lo starter e il Pokédex, Rosso può iniziare la sua avventura, catturare tutte le creature che incontrerà nell’erba alta, ottenere le otto medaglie dei capipalestra e aspirare alla conquista del titolo più importante della Lega Pokémon.


Con un salto in avanti negli anni, arriviamo alla versione gialla con protagonista Pikachu. Leggermente modificata dalle precedenti e con dei richiami al cartone animato, il nuovo videogame segna ancora un grande successo nel 1998. Da qui seguono la versione Oro e la versione Argento, con 100 nuovi Pokémon di seconda generazione e l’introduzione dei nuovi tipo Buio e Acciaio. Pokémon Cristallo del 2000 viene pubblicato per Game Boy Color e conclude la seconda generazione. In Pokémon Rubino e Zaffiro del 2002 si passa al Game Boy Advance, con l’avvio della terza generazione. 

Nel 2004 si continua con Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia, per poi proseguire con la versione Smeraldo; Diamante e Perla nel 2006 con la quarta generazione; Platino nel 2008, Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver per Nintendo DS (2009). Quinta generazione per Pokémon Nero e Bianco (2010), compreso di sequel; e ancora, Pokémon X e Y, ovvero sesta generazione, per Nintento 3DS (2013); Rubino Omega e Zaffiro Alpha (2014); settima generazione in Sole e Luna (2016); Ultrasole e Ultraluna (2017), Pokémon Quest che approda sulla Switch (2018), Let’s Go Pikachu e Let’s Go Eevee (2018), e infine – ma sicuramente non per molto – Pokémon Spada e Scudo (2019).


WOW! Come potete vedere, la Game Freak ha sviluppato un titolo ogni anno – o quasi – nell’arco dei ventitré anni di Pokémon mania, con nuove generazioni, evoluzioni, tipologie, senza tralasciare remastered, secondi capitoli e app per cellulari (Pokémon Go). Il successo non sembra rallentare, anzi, il contrario. Il nuovo gioco è un titolo attesissimo, e a incrementare le aspettative sono proprio quei piccoli squarci mostrati dai produttori del videogame che hanno rivelato i tre starter appartenenti all’ottava generazione: Sobble, Scorbunny e Grookey. Tante le novità di questo titolo, che si svolgerà nella regione di Galar, protetta dai lupi Zacian, che regge tra le fauci una spada, e Zamazenta, con uno scudo sulle spalle. Il campione questa volta è Dandel, che dovrà affrontare il fratello minore Hop, entrambi guidati dalla professoressa Flora e dalla nipote Sonia. 

Tra le novità, la modalità Dynamax, un potenziamento che consente ai Pokémon di assumere dimensioni gigantesche per tre turni e in cui, a quanto pare, sono state fuse al suo interno le Megaevoluzioni e le Mosse Z; una zona open world, le Terre Selvagge, ricca di creature da catturare; il Raid Dynamax, una collaborazione tramite internet con altri giocatori per catturare i Pokémon più forti. Un’ importante novità, ovviamente, riguarda anche la grafica, che come ampiamente dimostrato nei video-spot promozionali, raggiunge una qualità impressionante, con un effetto ancora più immersivo che di sicuro entusiasmerà i giocatori. Non dimentichiamo, inoltre, che sarà la prima volta in cui un titolo Pokémon nella sua natura originale (escludendo dunque Stadium) potrà essere giocato anche sulla tv di casa.


L’attesa ormai è giunta al termine: dal 15 novembre siamo pronti a immergerci totalmente in questa nuova avventura. Restate con noi per approfondimenti sul gioco!


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