Hola readers,
ritornata anche la nostra Annalisa con la rubrica dedicata al Cinema... Il Cinegatto che con il nuovo anno, cambia anche la veste grafica.
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Considerati da sempre i
pre-Oscar, questa volta la lista dei vincitori dei Golden Globes 2020 spiazza
leggermente. I pronostici sono stati rispettati parzialmente, ma hanno sorpreso
nelle categorie più ambite. Non è stato Scorsese a portarsi a casa il premio
come regia e film, né tantomeno la Disney coi i suoi amati Frozen 2, Toy Story
4 e Il Re Leone. Chi sono dunque i vincitori e chi gli snobbati?
QUESTI STRANI GOLDEN GLOBES 2020
Miglior Film Drammatico: 1917 di Sam Mendes
Non è un nome nuovo alle premiazioni quello del britannico Mendes, regista dell’acclamato American beauty, ma anche di Revolutionary Road e di Era mio padre. Però il suo 1917 non era stato considerato tra i favoriti in questa categoria. Molto apprezzato dalla critica, il film arriverà nelle sale italiane il 23 gennaio e porterà una storia di guerra girata in modo tale da apparire come un lungo piano sequenza.
Chi è stato messo da parte dunque? The Irishman di Martin Scorsese. La scelta di affidarsi a una produzione Netflix – che come ricorderete non ha vita facile a Hollywood: l’Academy stessa lo scorso anno è stata a un passo dal bandire dalle premiazioni le produzioni Netflix – potrebbe aver penalizzato il suo film che, in verità, gli ingredienti da premio li ha tutti, a cominciare dal regista e terminando con il cast stellare tra cui Al Pacino, Robert De Niro e Joe Pesci.
Miglior Regia: Sam Mendes
Stesso discorso di prima, i nomi di Scorsese e Tarantino risuonavano nella testa di tutti.
Miglior Film o Commedia Musicale: C’era una volta a … Hollywood di Quentin Tarantino
Quasi meno sorprendente. Il film di Quentin Tarantino con protagonisti Leonardo di Caprio e Brad Pitt era tra i favoriti nei pronostici, ma in bilico con Dolemite is my name. Meritato il riconoscimento per un film che, a suo modo, ha omaggiato un cinema western e la bellezza di anni passati. Che possa piacere o meno, il film di Tarantino è un titolo perfetto per le celebrazioni hollywoodiane.
Miglior Film D’Animazione: Missing link di Chris Butler
Qui in parecchi hanno storto il naso. Non per il film in sé, ma perché siamo abituati al trionfo Disney ogni anno, da molto tempo. Il riconoscimento a Toy Story 4 o Frozen 2 o Il re leone era quasi scontato, ma anche il Dragon trainer 3 di Dreamworks non sembrava del tutto fuori gioco. Il film in stop-motion di Butler, diciamolo chiaramente, non era stato preso in considerazione per niente, senza nulla togliere al film e al suo cast tra cui spiccano Hugh Jackman, Zack Galifianakis e Zoe Saldana. Che siano stati penalizzati i sequel e i remake? Lo scopriremo agli Oscar.
Meno scontati, invece, i vincitori nelle altre categorie:
Miglior attore in un film drammatico: Joaquin Phoenix, Joker
Miglior attrice in un film drammatico: Renée Zellweger, Judy
Miglior attore in un film commedia o musicale: Taron Egerton, Rocketman
Miglior attrice in un film commedia o musicale: Awkwafina, The farewell
Miglior attore non protagonista: Brad Pitt, C’era una volta a … Hollywood
Miglior attrice non protagonista: Laura Dern, Marriage Story
Miglior sceneggiatura: Quentin Tarantino, C’era Una Volta A … Hollywood
Miglior film in lingua straniera: Parasite, Bong Joon-ho
Miglior colonna sonora originale: Hildur Guònadóttir, Joker
Miglior canzone originale: (I’m Gonna) Love Me Again, Rocketman
Non è un nome nuovo alle premiazioni quello del britannico Mendes, regista dell’acclamato American beauty, ma anche di Revolutionary Road e di Era mio padre. Però il suo 1917 non era stato considerato tra i favoriti in questa categoria. Molto apprezzato dalla critica, il film arriverà nelle sale italiane il 23 gennaio e porterà una storia di guerra girata in modo tale da apparire come un lungo piano sequenza.
Chi è stato messo da parte dunque? The Irishman di Martin Scorsese. La scelta di affidarsi a una produzione Netflix – che come ricorderete non ha vita facile a Hollywood: l’Academy stessa lo scorso anno è stata a un passo dal bandire dalle premiazioni le produzioni Netflix – potrebbe aver penalizzato il suo film che, in verità, gli ingredienti da premio li ha tutti, a cominciare dal regista e terminando con il cast stellare tra cui Al Pacino, Robert De Niro e Joe Pesci.
Miglior Regia: Sam Mendes
Stesso discorso di prima, i nomi di Scorsese e Tarantino risuonavano nella testa di tutti.
Miglior Film o Commedia Musicale: C’era una volta a … Hollywood di Quentin Tarantino
Quasi meno sorprendente. Il film di Quentin Tarantino con protagonisti Leonardo di Caprio e Brad Pitt era tra i favoriti nei pronostici, ma in bilico con Dolemite is my name. Meritato il riconoscimento per un film che, a suo modo, ha omaggiato un cinema western e la bellezza di anni passati. Che possa piacere o meno, il film di Tarantino è un titolo perfetto per le celebrazioni hollywoodiane.
Miglior Film D’Animazione: Missing link di Chris Butler
Qui in parecchi hanno storto il naso. Non per il film in sé, ma perché siamo abituati al trionfo Disney ogni anno, da molto tempo. Il riconoscimento a Toy Story 4 o Frozen 2 o Il re leone era quasi scontato, ma anche il Dragon trainer 3 di Dreamworks non sembrava del tutto fuori gioco. Il film in stop-motion di Butler, diciamolo chiaramente, non era stato preso in considerazione per niente, senza nulla togliere al film e al suo cast tra cui spiccano Hugh Jackman, Zack Galifianakis e Zoe Saldana. Che siano stati penalizzati i sequel e i remake? Lo scopriremo agli Oscar.
Meno scontati, invece, i vincitori nelle altre categorie:
Miglior attore in un film drammatico: Joaquin Phoenix, Joker
Miglior attrice in un film drammatico: Renée Zellweger, Judy
Miglior attore in un film commedia o musicale: Taron Egerton, Rocketman
Miglior attrice in un film commedia o musicale: Awkwafina, The farewell
Miglior attore non protagonista: Brad Pitt, C’era una volta a … Hollywood
Miglior attrice non protagonista: Laura Dern, Marriage Story
Miglior sceneggiatura: Quentin Tarantino, C’era Una Volta A … Hollywood
Miglior film in lingua straniera: Parasite, Bong Joon-ho
Miglior colonna sonora originale: Hildur Guònadóttir, Joker
Miglior canzone originale: (I’m Gonna) Love Me Again, Rocketman
A questo punto la curiosità sulle nomination agli Oscar è alta: sarà una sorpresa come per i Golden Globes, seguirà i pronostici, riserverà nuovi vincitori? La risposta a queste domande il 13 gennaio con l’annuncio delle nominations e il 10 febbraio con la diretta!
Certo, alcune di queste sorprese mi lasciano sbalordita ma vorrei proprio vedere se si confermeranno poi agli Oscar. Molto bello il tuo post, scritto con la giusta punta di ironia e tutto il resto. Visto che siamo ancora all'inizio dell'anno, ne approfitto per augurarti un 2020 pieno di gioie e realizzazioni.
RispondiEliminaGrazie dei complimenti! E buon 2020 anche a te!! :)
EliminaSorprese ci son state, ma dubito che non ce ne saranno anche agli Oscar..
RispondiEliminaNoi vogliamo sempre il colpo di scena! :)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
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