Hola readers,
quel sorriso un po’ inquietante,
le espressioni esagerate, il ciuffo per aria e tanta comicità. Jim Carrey ci ha
regalato tantissime risate nel corso della sua carriera, inventando personaggi
che nessun altro avrebbe potuto interpretare: basti pensare all’acchiappa
animali Ace Ventura, o all’uomo del
cavo ne Il Rompiscatole. È stato un
perfetto Enigmista in Batman Forever,
e la maschera verde di The Mask,
mentre ne Il Grinch era completamente
verde. Ma Jim Carrey ci ha fatto anche commuovere molte volte, mostrando che
non si tratta solo di un grandissimo attore comico, ma molto di più. Ecco
alcuni titoli che ne sono l’esempio:
BUON COMPLEANNO...
The Truman Show – di Peter
Weir
Era il 1998 quando The Truman Show mostrò al mondo intero cosa volesse dire essere spiati h24, e adesso non sembra poi così irreale. Jim Carrey è Truman Burbank, trentenne che non sa di essere il protagonista di un reality show. Tutti lo conoscono, ogni sua relazione non è spontanea ma pilotata da questo insospettato mondo televisivo presente nella sua vita. Tutto falso, senza che lui se ne renda conto, spiato in ogni momento. Col senno di poi questa storia fa venire i brividi, più di quando il film uscì: siamo anche noi sotto gli occhi di tutti ormai, tra social e condivisioni di ciò che facciamo, pensiamo. Ricordiamo però che Truman ha chiuso il sipario con la celebre frase: “Buongiorno. E casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”
The Majestic – di Frank
Darabont
Peter Appleton si risveglia senza memoria dopo un incidente stradale. Siamo nella Hollywood degli anni ’50, in cui Peter è stato inserito nella lista nera come comunista. Viene scambiato per l’eroe di guerra Luke Trimble, mai tornato in patria. Prima che la memoria riemerga, Peter restaurerà il cinema Majestic insieme al padre di Luke, portando tantissimo amore e lezioni di vita tra i cittadini di Lawson. È un film commuovente, che non si può perdere. Sembra una trama come un’altra, ma non lo è. Quel cinema, come accade spesso, rappresenta molto più di ciò che si può pensare leggendo la sinossi, è un legame vero e proprio tra cuori e generazioni.
Se mi lasci ti cancello –
di Michel Gondry
Oscar 2005 alla sceneggiatura per un film tenero e sognante, considerato tra i più belli del XXI secolo. Joel e Clementine si incontrano, o meglio rincontrano, e (r)innamorano. Nessuno dei due, però, ricorda della loro storia precedente durata due anni: Clementine si era rivolta, dopo l’ennesimo litigio con Joel, alla clinica Lacuna Inc., in grado di cancellare dei ricordi specifici. Il legame tra due persone, quando è vero, non può essere cancellato, ne è la prova questo film che basa tutto sulla forza di questo grande sentimento. L’amore viene raccontato anche come doloroso, difficile, ma così forte da non poter essere estirpato. Non viene osannato per la sua semplicità, tiene conto della difficoltà che gli esseri umani procurano alle relazioni. È un film onesto e sospeso come un sogno, incantevole e potente come l’amore.
Man on the Moon – di
Milos Forman
Chiudo con una delle interpretazioni di Carrey che preferisco. La pellicola del 1999 racconta la storia del comico – che non si è mai dichiarato comico – Andy Kaufman, irriverente e fuori dagli schemi, accompagnato sempre dal suo alter ego Tony Clifton. Kaufman è famoso per non aver mai messo freno alla sua lingua, per aver creato siparietti che comprendevano liti e offese del pubblico (che è stato offeso davvero svariate volte). Eppure c’era qualcosa di geniale nella sua comicità, ma non era per niente un personaggio facile da riportare sullo schermo. Jim Carrey è stato perfetto nei suoi panni. Spesso ha parlato di lui sottolineando quanto capisse la sua comicità (si deve vedere il film per capire quanto questa parola vada presa con le pinze), il suo sdoppiarsi, il suo pensiero. Risulta chiaro in questa pellicola quanto i due fossero affini. Entrambi imprevedibili, ed entrambi convinti che la anche vita lo sia, e per questo non è possibile incarnare un solo personaggio: dipende dal momento, dalle circostanze. Kaufman è stato molto chiacchierato, non capito, non amato a volte: eppure, nel finale del film, sarà chiaro che spesso la realtà è ben diversa, che un genio può essere colui che non rispecchia gli schemi, e non per questo lo si deve odiare. Carrey interpreta e fa suo tutto questo, dando prova definitiva di essere un attore di alto livello.
JIM CARREY
Attore. Dopo un'infanzia segnata dal tracollo finanziario della famiglia,vive un'adolescenza irrequieta e ribelle e a sedici anni lascia la scuola. Inizia la sua carriera nei club di Las Vegas e Los Angeles facendo le imitazioni di Jimmy Stewart e Henry Fonda. Il primo successo lo ottiene nel 1990 con la serie televisiva "In living color" (unico bianco in un cast tutto di attori di colore) dopo una lunga gavetta sia al cinema che in televisione. Nel 1994 con l'umorismo cartoon-demenziale di "Ace Ventura - L'acchiappanimali" (Ace Ventura: Pet detective) di Tom Shadyac e "The Mask" di Charles Russell comincia a sbancare i botteghini. Stroncato dai critici che lo considerano un pessimo imitatore di Jarry Lewis, nel 1998 li costringe a ricredersi e a elogiarlo con "The Truman Show" di Peter Weir. Ha vinto due Golden Globe: uno per lo stesso "The Truman Show" ed un altro per l'interpretazione di Andy Kauffman in "Man on the moon",1999, di Milos Forman. Si è sposato due volte: con Melissa Womer dal 1987 al 1995 (i due hanno una figlia, Jane) e con Lauren Holly, nel 1996, matrimonio che è durato solo un anno. Ha avuto una relazione con l'attrice Renée Zellweger, conosciuta sul set di "Io Me & Irene" (2000). I due sembravano destinati al matrimonio ma si sono lasciati alla fine del 2000. Adora cantare. Nel 1998 si è esibito a sorpresa durante un concerto di Elton John, cantando con lui "Rocket Man", mentre durante la lavorazione del film "Me, myself and Irene", assistendo ad un concerto dei Phish per la troupe, ha improvvisato con loro "Hey you" dei Pink Floyd e "Come together" dei Beatles.
Un attore che ho sempre adorato e in tutti i suoi film, anche in quelli cosiddetti minori, Auguri Jim ;)
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