La montagna di libri più alta del mondo
di Rocio Bonilla
RecensionE
“Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso”.
Con questa celebre frase di Fabrizio Carmagnola potremmo sintetizzare il testo “La montagna di libri più alta de mondo”. Un albo che da rilevanza a uno degli strumenti più potenti creati. La Carta scritta ci permette di elevarci assimilando ciò che da soli non potremmo mai conoscere. Siamo fatti di limiti spaziali e temporali, un libro può accorciare le distanze e la diversità.
Protagonista un giovane bambino che sogna di volare... dopo vari tentativi e bizzarre creazioni l’unica soluzione possibile e disponibile è... LA FANTASIA.
Ciò che distingue uno scienziato da un’artista è la possibilità di creare senza rendere pubblico il processo intrapreso. Un libro può renderci scienziati e artisti allo stesso tempo rendendoci fruitori di sapere importante per elaborare tutti i pezzi della nostra personalità.
Ecco perché sedersi su una montagna di libri ci rende liberi. Liberi nel sapere e nella possibilità di elevarci.
“Lucas desiderava volare più di qualsiasi cosa al mondo, ma il suo sogno sembrava impossibile da realizzare! Finché la mamma mise un libro nelle sue mani...”
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