oggi vi propongo una bellissima chiaccherata avvenuta con l'autrice del libro "La memoria delle farfalle" di Annamaria Piscopo edito Rizzoli.
Ciao Annamaria prima di tutto benvenuta nel mio piccolo spazio virtuale e
partiamo subito con la domanda di rito...Chi è Annamaria Piscopo e cosa
fa nella vita oltre a scrivere...
Ho 33 anni e lavoro in una società di consulenza in
provincia di Napoli per le multinazionali farmaceutiche. Mi occupo di
farmacovigilanza, detto in soldoni si tratta del monitoraggio delle
reazioni avverse al farmaco.
Un mondo insomma completamente diverso da quello della scrittura.
Attualmente vivo ad Avellla, un piccolo paese della provincia di Avellino, dove sto riorganizzando un pò la mia vita.
Come è nata l'idea del romanzo: "La memoria delle
farfalle"?
Non parlo mai di ispirazione, ma seguo delle intuizioni. Ho
cominciato a scrivere le prime pagine del romanzo anni fa, come
esercizio di scrittura libera, durante le lezioni di Antonella Cilento.
Quando ho messo nero su bianco il romanzo, avevo già tutto in mente, non
mi faccio guidare dal momento ma la storia mi era a grandi linee già
chiara.
Tutti e tre i personaggi sono stati toccati da un
profondissimo dolore, per caso questo romanzo ti ha aiutato a superare
il grande dolore che tocca il cuore di chi legge?
Beh, chi non ha
sofferto nella vita. Purtroppo tutti siamo stati toccati da un dolore
che ci ha segnato. Più che la scrittura del romanzo, è stata la
pubblicazione ad aiutarmi ad esorcizzare un dolore che forse non andrà
mai via, la morte di mio padre. In qualche modo mi sono sentita più
vicina a lui.
Quali sono i punti fondamentali che non devono mai mancare
nei suoi libri?
Le emozioni forti, i colpi di scena e poi tutti dicono
che sono una persona drammatica. Fai tu!
Come è stato scrivere impersonificando tre personaggi:
Giulia, Mattia e Angela?
All'inizio avevo scritto il romanzo a due voci
ma poi rileggendolo ci siamo accorti che Angela aveva tanto da dire. Non
potevo mostrarla ai lettori solo attraverso le voci degli altri. Aveva
diritto di essere presente come protagonista delle sue vicende. Non è
stato semplice, sopratttuto se pensiamo che uno dei protagonsiti è un
ragazzo di 18 anni. Ho sudato un pò per renderlo credibile. Giulia è
venuta fuori di pancia, mi ha tenuto per mano dall'inzio alla fine
Facciamo un piccolo giochino… Fai finta di essere Giulia e di qualcosa a Mattia che hai tenuto per te.
Giulia: prendo il cellulare e anche se è partito da poche ore,
gli scrivo un messaggio: Non avevo mai pensato all'amore come a
qualcosa che mi riguardasse. Si, insomma leggo libri romantici e mi
piacciono le saghe dove il ragazzaccio si innamora della bella e
disincantata. Ma di un amore cosi, un amore cosi vero e giusto, un amore
come il nostro io non ne sapevo nulla. EH si, vinci sempre 10 a 0
perchè sei un allevatore di farfalle, ma io vinco te ogni volta che mi
guardi. Potrei svegliarmi domani e ricominciare d'accapo, potrei
dimenticarmi del viaggio a Napoli, delle fughe in camera tua, persino
della pizza, ma di questo amore non mi dimenticherò mai.
Ovviamente ora vogliamo la risposta di Mattia.
"Mi piace
tutta la faccenda in cui mi dipingi come vincitore, e non è solo per le
farfalle. Se fossimo insieme ora e non mi trovassi a Londra a godermi la
pioggia sottile sulla faccia, mentre tento di trovare l'indirizzo del
mio appartamento, ti aggiusterei il fermaglio tra i capelli. Mi piace
farlo e mi piace che ti piaccia. Mi fa sentire sicuro."
Perchè proprio le Farfalle?
Beh le farfalle rappresentano per
me l'incredibilità. Non sono un' esperta, anche in questo caso mi sono
documentata e ho studiato.
Cercavo qualcosa che rendesse il senso del miracolo, un pò
quello che accade quando la farfalla esce dalla crisalide.
Avevo la testa piena di farfalle, le vedevo ovunque e cosi ho deciso di renderle spettatrici di questa storia.
Come è stato il percorso che ti ha portato a pubblicare questo romanzo? Spiegaci come è andata siamo curiosi…
Ho iniziato diversi anni fa frequentando per tre anni il corso
di scrittura creativa "La linea scritta" di Antonella Cilento. Ho un
percorso scientifico alle spalle, cosi durante il corso ho avuto modo di
apprendere le tecniche di scrittura e di conoscere i grandi nomi della
narrativa.
Conclusa l'espserienza a Napoli, mi sono dedicata alla stesura
del romanzo tra un esame e l'altro. E' stata la Walkabout con Fiammetta e
Ombretta, a credere nel mio progetto e a rappresentarmi. Da li Rizzoli
ci ha detto di si ed eccoci qua.
Non smetterò mai di ringraziare tutti perchè sono un
esordiente, non avevo conoscenze nel settore e non so se servano (beh
servono un pò ovunque). Ma ho realizzato un sogno, il mio sogno.
Siamo arrivati al momento dei saluti… ma prima di lasciarci
volevo chiederti una piccola curiosità… Quali sono i tuoi buoni
propositi per questo 2020? Ci regalerai un seguito del libro?
Per il
momento l'obiettivo è uscire dalla quarantena. Scherzi a parte mi auguro
che questo 2020 ci regali almeno un tentativo di ritorno alla
normalità. Voglio dedicarmi innanzitutto alla promozione di questo
romanzo uscito, ahimè, durante la pandemia, e poi si, sto scrivendo,
non so dove porti questa nuova storia ma di sicuro ha a che fare con le
farfalle.
Annamaria Piscopo è nata ad Avella, dove vive attualmente. Laureata in biologia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Ha frequentato il laboratorio di scrittura creativa “La linea scritta”, di Antonella Cilento. Attualmente si occupa di farmacovigilanza presso "Clinpharma". Il suo romanzo di esordio La memoria delle farfalle è edito da Rizzoli (Marzo, 2020).
ANNAMARIA PISCOPO
Annamaria Piscopo è nata ad Avella, dove vive attualmente. Laureata in biologia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Ha frequentato il laboratorio di scrittura creativa “La linea scritta”, di Antonella Cilento. Attualmente si occupa di farmacovigilanza presso "Clinpharma". Il suo romanzo di esordio La memoria delle farfalle è edito da Rizzoli (Marzo, 2020).
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