Su Sky Cinema il film di Natale Last Christmas con protagonista Emilia Clarke, diretto da Paul Feig. Un po’ diverso dai classici natalizi, ma con una bella lezione per tutti da leggersi tra le righe.
Last Christmas, il film diretto da Paul Feig, ambientato a Londra durante le feste di Natale, racconta la storia di una giovane donna, Kate (Emilia Clarke), particolarmente goffa, irrimediabilmente sfortunata e con un'esistenza condotta all'insegna di scelte sbagliate e di piccoli vizi, come l'alcol. Il suo vero nome è, in verità, Katerina, ha origini jugoslave e si è trasferita con tutta la sua famiglia in Inghilterra. Ha un sogno nel cassetto sin da quando era bambina: diventare una cantante famosa, ma le avversità della vita non le hanno ancora permesso di far emergere il suo talento.Kate lavora come elfo in un negozio di decorazioni natalizie, gestito da una donna nota come "Santa" (Michelle Yeoh), proprio come Santa Claus, che vede del gran potenziale in lei. È proprio fuori dal posto di lavoro che Kate incontra un giorno Tom (Henry Golding), aitante giovane troppo perfetto per essere vero. Il giovane è in grado di vedere attraverso le numerose barriere di Kate e di tirare fuori la porta migliore di lei. Dal quel momento la vita di Kate prende una svolta improvvisa e la ragazza riesce ad aprirsi così tanto con Tom da raccontargli addirittura cosa le è successo l'anno prima, quando ha rischiato di perdere la vita...
Un cuore che non sente suo, qualcosa di estraneo che la rende diversa, incompleta, eppure viva. Ed è proprio questo che chi le vuole bene cerca di sottolineare, sull'importanza dell'essere viva. Definita egoista, incosciente e non affidabile, il personaggio di Kate è oltre la linea del menefreghismo, sembra aver perso la speranza e la gioia tipica del periodo natalizio a cui era tanto affezionata. Un nuovo incontro, Tom (Henry Goldin), lentamente rovescia nuovamente la prospettiva buia di Kate sulla vita. Tom sembra essere la sua controparte, altruista a tal punto di spendere le sue notti come volontario presso un centro di accoglienza per senzatetto, lontano dalla tecnologia tanto da tenere il proprio cellulare nella credenza della cucina, innamorato della vita e di tutto quello che offre. Kate, si intuisce, era molto simile a lui, e per questo il consiglio di Tom di “guardare su” risulta oggi prezioso: tenere gli occhi bassi fa perdere fin troppo della vita, bisogna alzare la testa e non distrarsi.
Molto carino, visto l'anno scorso! :)
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