Buongiorno readers,
finalmente siamo entrati nella settima delle feste Natalizie, avete già fatto tutti i regali? Preparato addobbi e contro addobbi? Io quest'anno mi sono mossa in anticipo preparando tutto, proprio per questo motivo, invece di correre all'impazzata tra un negozio e l'altro, ho più tempo per recuperare le ultime letture arretrate, ed eccomi qui a consigliarvi un bellissimo libro targato Rizzoli.
di
Ware non vede l'ora di trascorrere l'estate perso nel suo mondo, a sognare di cavalieri medievali e, in generale, per i fatti suoi. Ma i genitori lo iscrivono all'odiato centro estivo, dove dovrà sopportare "interazioni sociali significative" e tutte le attività previste per i cosiddetti ragazzi normali. Quando scopre una chiesa in rovina poco distante, l'estate prende una piega decisamente più avvincente. In mezzo alle macerie incontra una ragazzina che coltiva papaye. Si chiama Jolene e non lo accoglie di certo a braccia aperte; prima cerca di cacciarlo, poi non smette di prenderlo in giro e dirgli che lui non vive nel mondo reale. Per quanto siano diversi, i due hanno però una cosa in comune: per loro quel posto diventa un rifugio. Un rifugio minacciato, purtroppo, che Ware è deciso a salvare seguendo le regole del codice cavalleresco. Ma com'è un eroe nella vita vera? E cosa possono fare due ragazzini da soli?
Purtroppo però i suoi genitori, soprattutto la madre, si preoccupano per la sua "asocialità" e proprio per questo motivo, quando la nonna di Ware, con il quale solitamente passava del tempo lì nel centro anziani, ha un incidente, viene costretto a frequentare un centro estivo, dove qui, per tutta l'estate, dovrà sopportare "interazioni sociali significative".
Ware, non prima di aver protestato abbondantemente, prova ad accontenare i propri genitori con l'intento di riuscire a dimostrare di poter essere anche un bambino normale ma già dopo la seconda presenza al centro estivo, capisce che quel mondo non è assolutamente fatto per lui. Decide così, in solitaria, di perlustrare la zona, ed è proprio durante la sua ronda che scopre una piccola chiesa in rovina poco distante dal centro, e una ragazzina alquanto curiosa.
Jolene, così si chiama la nostra seconda protagonista, è una bambina che la vita ha messo a dura prova molte volte e nonostante la sua giovane età, è già una persona disillusa e con poca fiducia nel prossimo. Jolene usa questo terreno incolto per coltivare le Papaye affinché, una volta cresciute, possa rivenderle e guadagnare qualche soldo per mantenere lei e la zia.
Il loro incontro, per ovvi motivi, non è certamente dei migliori, Jolene infatti non vuole estranei nel suo terreno ma Ware che ha sempre sognato il mondo mediovale, trasforma la Chiesa abbandonata nel suo fortino. Piano piano e dopo un tacito accordo, l'uno si abitua alla presenza dell'altra, tanto da diventare inseparabili.
Ma quando il terreno viene messo all'asta, ecco che i sogni dei ragazzi, un Castello per lui con un fossato che possa far diventare le persone normali e una piantaggione di Papaye per lei, inizia ad allontanarsi. Riuscirà Ware a trovare una soluzione almeno per salvare il giardino di Jolene?
Qui nel mondo reale oltre ad essere un libro piacevole, frizzante, in alcuni casi drammatico e in altri ironico, è una storia che tocca gli animi, perchè con dolcezza, l'autrice riesce a descrivere i disagi e le insicurezze adolescenziali spesso causate dalla società che li circonda ma a volte, anche dalle pressioni o semplicemente dalla troppa protezione, dei propri genitori.
Sara Pennypacker attraverso la sua scrittura genuina, fresca e coinvolgente, ci permette così di conoscere e affezzionarci a questi due protagonisti così diversi tra loro ma allo stesso tempo così simili.
È un libro che insegna ad accettarsi ma soprattutto di avere il coraggio di essere se stessi.
Uh uh!
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