Buongiorno readers,
contenti che oggi sia venerdì? Io tantissimo,
non vedo l'ora di vegetare, prendere la forma del divano e dormire per
due giorni. Intanto però sono qui per consigliarvi una lettura veramente
molto carina e coinvolgente che è stata distribuita in una nuova e fantastica edizione.
Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti,a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.
Intanto un me tapira per aver aspettato tutto questo tempo per intraprendere la lettura di questa carinissima storia.
Non so voi ma rimango sempre più sbalordita di quanto i libri per ragazzi oltre che trovarli adorabili, sono un'ottima lettura rilassante e istruttiva.
Il protagonista di questo avvincente romanzo è un bambino di otto anni che, persi i genitori in un incidente stradale, mentre si recavano dalla nonna in Norvegia, si ritrova a vivere proprio con questa figura lontano dalla sua casa. Ma sarà proprio la nonna, una simpatica vecchietta di 89 anni, che per cercare forse di distrarlo dalla morte prematura dei suoi genitori, lo metterà in guardia sull'esistenza delle streghe. Dovete sapere infatti che siamo circondati da questi esseri così demoniaci che sanno nascondersi molto bene tra la folla, però, ci sono dei trucchi per poterle riconoscere. Come fare? Bhè è semplice... Le streghe ad esempio indossano i guanti per nascondere le loro orribili mani, indossano scarpe a punta per contenere l'enorme pollicione e non hanno i capelli, sono calve quindi portando tutte una parrucca e spesso sono soggette a forti attacchi di prurito.
Ed è così che piano piano, grazie anche ai due topini regalatigli dalla nonna, il bambino, di cui non apprendiamo mai il nome, riesce a trovare la forza di andare avanti. La nonna però viene colpita da polmonite che la costringe a cancellare il tanto desiderato ritorno in Norvegia dopo essersi trasferita con il bambino in Inghilterra. In compenso però per respirare aria di mare, prendono il treno per Bournemouth e si trasferiscono all'Hotel Mgnificient, un enorme edificio in riva al mare.
Ovviamente anche gli inseparabili topini partono insieme al bambino che ormai, grazie a qualche trucchetto, è riuscito anche ad addestrarli. Il direttore dell'Hotel però non ama vedere animali in giro per il prestigioso albergo ed è proprio a causa di questo divieto, che il nostro amico si ritroverà chiuso in una sala congressi con una marea di streghe mangia bambini. Come andrà a finire l'avventura? Pensate solo che il bambino si ritroverà dentro il corpo di un topolino.
Roal Dahl con il suo stile così semplice, divertente e ironico è riuscito a trascinarmi all'interno di una storia surreale, magica e fantastica. Una storia dal linguaggio semplice, non dimentichiamo infatti che si rivolge soprattutto ai bambini, ma allo stesso efficace per sorprendere anche gli adulti. Il finale assolutamente inaspettato, che per ovvie ragioni non ho intenzione di svelarvi, mostrerà al lettore quanto l'amore, sia capace di andare oltre e superare qualsiasi barriera.
Perché leggere Le streghe? Bhè intanto non è male avere un vademecum per riconoscere le streghe non sia mai che la si possa riscoprire in qualche vicina e poi perché è un libro che in realtà nasconde tanti piccoli consigli di vita come il fatto che non bisogna mai abbattersi e cercare i lati positivi anche nelle difficoltà o a non fidarsi semplicemente delle apparense che spesso possono ingannare.
Insomma Le streghe è una lettura completa e divertente che appassionerà grandi e piccini.
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