Disponibile su Amazon Prime Video la commedia con protagonista Adam DeVine e un inquietante cellulare. Diretto da Jon Lucas e Scott Moore.
Scheda Film
Phil non riesce a separarsi dal suo amato smartphone. Quando però si vede costretto ad acquistarne uno nuovo, si trova ad interfacciarsi con un nuovo sistema operativo chiamato Jexi. Il ragazzo diventa completamente dipendente dai consigli del suo telefono, finché non si rende conto che sarebbe meglio liberarsene.
JEXI
Adam DeVine, noto per il ruolo di Andy in Modern Family, si sta facendo strada a suon di ruoli comici ed estremamente leggeri. Ma si sa, a volte un film deve anche saper alleggerire le giornate per un paio di ore, senza pretendere nulla di più. Ed è proprio quello che succede con Jexi, il cui scopo non è altro che intrattenere... o forse no?
Partiamo dal principio: un ragazzo ossessionato dal suo smartphone (come tutti, se non di più) non si accorge di esserne completamente dipendente fin quando l'oggetto non viene accidentalmente rotto. Sostituito immediatamente con un nuovo cellulare, il ragazzo fa la conoscenza del nuovo sistema operativo, Jexi, il quale ha come obiettivo quello di rendere felice il proprio "padrone". Fin dalla prima accensione Jexi fa notare a suon di parolacce che la vita di Phil è deprimente: il ragazzo non ha amici, i suoi colleghi non sanno che esiste, il suo capo gli urla contro tutto il giorno, non ha una ragazza e non sa tornare a casa senza l'aiuto del navigatore impostato sul telefonino. Inoltre ordina lo stesso cibo tutte le sere. Il super smartphone si arrabbia per tanta inutilità e decide di migliorare la sua vita, con metodi poco gentili, ma efficaci.
Commedia simpatica e senza troppe pretese, che però sottolinea una realtà assolutamente presente: siamo dipendenti dai cellulari. Per quanto si possa ridere o far finta di essere meno disperati di Phil, la verità è che non sappiamo fare più quasi nulla senza il cellulare. Ci siamo persi o dobbiamo raggiungere una nuova destinazione? Cellulare. Dobbiamo fare un acquisto online? Cellulare (con dati della carta memorizzati). Abbiamo bisogno di una prenotazione o di un servizio? Cellulare (con qualunque tipo di dato memorizzato). Dobbiamo parlare con qualcuno? Cellulare al posto di un incontro dal vivo. Abbiamo fame ma non la voglia di cucinare? Cellulare con app collegata al ristorante che ti porta il cibo. Insomma, il concetto è chiaro e non c'è bisogno di continuare. Vogliamo ammetterlo o no, la quantità di tempo e di attività legate al nostro telefonino è sproporzionata rispetto al resto, alla "vita reale". La virtualità ha preso il sopravvento anche su campi che non ne hanno realmente bisogno. Tutto è più facile e immediato, certo; ma siamo umani, abbiamo bisogno anche di staccare gli occhi dallo schermo, di alzare la testa, di staccarci da tanta tecnologia, e di goderci un po' di vita vera. Dunque ribadisco che, per quanto sia semplice il film e adatto solo a serate spensierate, il suo messaggio è forte, chiaro e utile più che mai.
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