Eccomi nuovamente qui readers,
con un altro appuntamento dedicato alla Rubrica di Pagina 69 in cui abbiamo ospitato Edoardo Piazza e il suo libro Il Capodanno di Umberto Rose
Pagina 69
Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio
blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di
visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
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- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
IL CAPODANNO DI UMBERTO ROSE
EDOARDO PIAZZA
EDOARDO PIAZZA
Prezzo: €10,00
Editore: Apollo Edizioni
Link Acquisto QUI
Umberto Rose è un anziano vedovo, che divide il suo tempo tra il circolo bocciofilo e il museo spagnolo della sua cittadina.
Un giorno, durante le feste natalizie del 2019, la sua routine viene sconvolta dalla notizia che il museo non esisterà più.
C’è un uomo misterioso che ha comprato la struttura. Un uomo con un passato di sangue…
ESTRATTO
Mise da mangiare nel pollaio e fece lo stesso attraverso la recinzione, nel porcile.
Finì di sudare sotto l’incerata che si infilava qualche volta (durante il break) prima di andare a lavarsi.
Sotto la doccia cantò Edith Piaf stonando in continuazione: io non rimpiango niente. Sapeva che non era così sotto mille aspetti, ma in quel momento si sentiva leggero o voleva prendersi in giro.
Alle otto e quindici era davanti al cinema. Prima quello poi la pizza.
Guardava con occhio affascinato la facciata di pietra del palazzo, con le mattonelle azzurre attaccate sulla parte superiore, dove erano rappresentate le maschere del teatro in lunghe e buffe figure.
Si mise in fila con Gabriella. Intorno a loro molti parlavano del Natale, qualcuno del Capodanno. Suonavano gli zampognari mentre attraversavano il corso. I bambini ridevano.
Lui si era portato il Puma, per convincerlo gli aveva detto che era un film d’azione. Lei si era portata due colleghe del museo che stavano cercando un accordo sindacale per restare anche con la nuova destinazione d’uso. Insomma erano scudieri, da una parte e dall’altra, servivano a cancellare quell’imbarazzo rosa che sarebbe potuto nascere con un appuntamento a due, che si erano dati a parole per poi negare nei fatti. Erano alfieri del quieto vivere, assi di ferro freddo adagiati sull’emotività, ma erano anche agenti utili per restare su un piano di collaborazione e strategia, ed evitare che la questione prendesse pieghe impenetrabili e inestricabili.
Finì di sudare sotto l’incerata che si infilava qualche volta (durante il break) prima di andare a lavarsi.
Sotto la doccia cantò Edith Piaf stonando in continuazione: io non rimpiango niente. Sapeva che non era così sotto mille aspetti, ma in quel momento si sentiva leggero o voleva prendersi in giro.
Alle otto e quindici era davanti al cinema. Prima quello poi la pizza.
Guardava con occhio affascinato la facciata di pietra del palazzo, con le mattonelle azzurre attaccate sulla parte superiore, dove erano rappresentate le maschere del teatro in lunghe e buffe figure.
Si mise in fila con Gabriella. Intorno a loro molti parlavano del Natale, qualcuno del Capodanno. Suonavano gli zampognari mentre attraversavano il corso. I bambini ridevano.
Lui si era portato il Puma, per convincerlo gli aveva detto che era un film d’azione. Lei si era portata due colleghe del museo che stavano cercando un accordo sindacale per restare anche con la nuova destinazione d’uso. Insomma erano scudieri, da una parte e dall’altra, servivano a cancellare quell’imbarazzo rosa che sarebbe potuto nascere con un appuntamento a due, che si erano dati a parole per poi negare nei fatti. Erano alfieri del quieto vivere, assi di ferro freddo adagiati sull’emotività, ma erano anche agenti utili per restare su un piano di collaborazione e strategia, ed evitare che la questione prendesse pieghe impenetrabili e inestricabili.
EDOARDO PIAZZA
Edoardo Piazza vive a Roma, dove è nato nel 1986. Ha studiato Scienze Politiche all’Università La Sapienza.
Ha pubblicato in prosa e poesia su blog e riviste. Nel 2019 è uscita la sua raccolta poetica Container! per Ensemble Edizioni.
Il capodanno di Umberto Rose è il primo romanzo che firma.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito? Correte ad acquistarlo...
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