Buongiorno miei piccoli lettori,
oggi sono qui per parlarvi di un albo molto delicato ma decisamente essenziale. Attraverso le parole di Maria Grazia Anatra e le illustrazioni di
La bambina che aveva parole
di
Prezzo: € 14,00
Nina, una bambina che, si intuisce, è vittima di violenza assistita, lascia la sua famiglia, trasferendosi dalla zia, in attesa di frequentare una nuova scuola. Grande osservatrice degli elementi più suggestivi che scorge curiosa dalla sua finestra, e che le permettono di isolarsi dal suo vissuto problematico, a scuola si sente disorientata, tra gli sguardi di chi la vede una bambina diversa. Poi l'amicizia speciale con Elena, un'atmosfera serena, inclusiva che l'insegnante e l'assistente sociale sanno costruire intorno a lei, le consentiranno di salvarsi, di esprimere pienamente il suo talento espressivo e a far sì che gli altri la riconoscano nella propria singolarità. Nina, diventata grande, torna con sua figlia a rivedere la giostra della sua infanzia, ad ascoltarne la musica e a ricordare le difficoltà superate. Ma ora è felice. Età di lettura: da 7 anni.
Recensione
La bambina che aveva parole è un delicatissimo albo che parla con dolcezze e con un linguaggio quasi fiabesco, proprio perché rivolto ai bambini, di violenza intrafamiliare, casi d'abuso e allontanamenti dal nucleo d’origine a causa di maltrattamenti sui minori.
Questo è quello che accade a Nina, la bambina protagonista di questa storia che costretta a lasciare la sua famiglia per una evidente stato di violenza assistita, si trasferisce dalla zia. Per Nina non è semplice ricominciare nuovamente da capo, nuovi compagni e insegnanti che la vedono come la bambina "diversa", "problematica" ma fortunatamente il suo spirito di osservazione e la sua capacità di realizzare con entusiasmo le sue fantasie, le permette di fare la conoscenza di Elena e di mostrare al mondo intero che lei è solo Nina.
Grazie all'aiuto dei compagni, di Elena e l'assistente sociale, Nina diventa grande e con il passato alle spalle e le difficoltà superate, porta sua figlia a rivedere la giostra della sua infanzia.
È un albo però che mostra anche come grazie all'empatia e all'amicizia, si possa contribuire, in qualche modo, ad aiutare persone o bambini che fino a quel momento si sono sentiti soli e dimenticati...
Nonostante la narrazione sia stata perfetta, a mio avviso il punto forte di questo albo sono le illustrazioni che accompagnano, lentamente, la crescita o meglio la rinascita di Nina. Mentre all'inizio infatti siamo in presenza di disegni abbastanza cupi e scuri, piano piano che Nina diventa più consapevole della sua forza, le illustrazioni si fanno più allegre, luminose e colorate.
Penso vivamente che La bambina che aveva parole è un albo che dovrebbe entrare di prepotenza tra i manuali essenziali delle scuole primarie. Veramente un ottimo prodotto, una storia commovente e di resilienza. Complimenti alle autrici e alla casa editrice che lo ha pubblicato!
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