Buongiorno Gattolettori,
come state? Dai che a quanto pare oggi è l'ultimo giorno di perturbazioni... comunque se siete in casa e non sapete cosa fare, vi consiglio assolutamente di vedere Frankestein Junior e leggere Si può fare!
Per molti di noi "Frankenstein Junior" è un film di culto. Per Mel e Gene è stato qualcosa di più. Tutto è cominciato da un'idea di Gene. “Raccontiamo la storia del nipote del barone Frankenstein.” Poi lui e Mel hanno scritto la sceneggiatura. Un lavoro febbrile, fatto di intuizioni, angoscia, litigi e riappacificazioni. Ma entrambi hanno sempre avuto la sensazione che quella sarebbe stata la volta buona. Gene, per smettere di interpretare ruoli secondari. Mel, per evitare il solito fiasco al botteghino. Hanno creduto in quel sogno per ore, giorni e settimane. E questo tipo di follia non li ha mai abbandonati. Così, alla fine, la realizzazione di quello che per molti di noi è un capolavoro, per Mel e Gene ha coinciso con la nascita di una grande (mostruosa) amicizia. Questa è la loro storia.
Amante del cinema ma soprattutto di questi due geni, Isabella Di Leo ha deciso di raccontarci, con il suo stile, la nascita di "Frankenstein Junior". Tutto è nato da una profonda stima e amicizia fra Gene e Mel che dopo un'idea di Gene, li ha portati a scrivere insieme le sceneggiature del film.
Per entrambi questo doveva essere il film della rivalsa, il film capace di rimetterli in gioco in quel mondo così spietato come quello del cinema.
Per ore, giorni e settimane hanno messo tutte le proprie energie in quello che alla fine diventerà per noi, un capolavoro del cinema mondiale, mettendo spesso da parte, anche la propria vita privata. Gene una persona quasi complessata e con il terrore perenne di ferire le persone che ama. Mel apparentemente un giullare ma in realtà un uomo incazzato con il mondo intero che nasconde la sua sofferenza attraverso l'ironia.
L'incontro di queste due menti ha dato vita ad un qualcosa mai vista prima.
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