Dopo aver a lungo parlato del Festival e dell’importanza che ha avuto quest’anno, eccoci ad analizzare le canzoni che lo hanno caratterizzato:
SANREMO DOMINA LE CLASSIFICHE
Maneskin - Zitti e buoni
Vincitori del Festival e protagonisti di tutte le classifiche, hanno portato una canzone decisamente rock, sia per testo che per sonorità.
Fa da protagonista il loro senso di indipendenza, di ribellione e la volontà di distinguersi sempre. Sono saliti sul palco con la loro grinta e l’hanno trasmessa al pubblico da casa, e con quella stessa energia ora si dirigono a Rotterdam per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2021.
Vincitori del Festival e protagonisti di tutte le classifiche, hanno portato una canzone decisamente rock, sia per testo che per sonorità.
Fa da protagonista il loro senso di indipendenza, di ribellione e la volontà di distinguersi sempre. Sono saliti sul palco con la loro grinta e l’hanno trasmessa al pubblico da casa, e con quella stessa energia ora si dirigono a Rotterdam per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2021.
Francesca Michielin / Fedez - Chiamami per nome
Si piazzano al secondo posto, con sorpresa della critica… meno dei fan, grazie ai quali il duo ha risalito la classifica dalle posizioni più basse fino al podio. Il brano leggero e orecchiabile racconta una storia d’amore in cui i due protagonisti cercano di capirsi ed essere sinceri l’uno con l’altro.
Diversamente dalle loro precedenti collaborazioni, non c’è la netta divisione tra Fedez e le sue strofe rispetto a Francesca e il suo ritornello, ma abbiamo un’equità che quasi ci fa storcere il naso, forse per abitudine che qui viene a mancare.
Dopo quasi un mese dalla fine del Festival, il duo guadagna il disco di platino e il loro pezzo è uno dei brani più trasmessi in radio.
Ermal Meta - Un milione di cose da dirti
Fanalino di coda per Ermal che porta una canzone in pieno stile sanremese. Classica e dall’inciso melodico, ci parla d’amore con semplicità, rispecchiando a pieno lo stile che lo caratterizza da sempre.
Forse fin troppo essenziale, ma il brano arriva con estrema dolcezza a chi ha sempre apprezzato la sua delicatezza nel raccontare attraverso la musica.
Colapesce/Di Martino - Musica leggerissima
Sono decisamente loro i vincitori morali del Festival! In pochissimo tempo il brano è diventato virale, non solo sulle piattaforme musicali ma anche su TikTok, ispirando la creatività di milioni di utenti che l’hanno utilizzata per creare i loro video sull’applicazione.
Il brano è un richiamo alla funzione e all’importanza della musica, un’ancora che ci salva e una via di fuga dai momenti complicati. Ha rappresentato la ventata di leggerezza che più serviva in questo periodo e che ha portato al duo di artisti tutto il successo possibile.
Hanno fatto centro... e ancora fanno fatica a crederlo!
Irama - La genesi del tuo colore
È stato un peccato non vederlo esibirsi dal vivo (causa quarantena) perché il suo era decisamente uno dei brani più energici e dance tra tutti quelli in gara.
Orecchiabile e coinvolgente, è un mix di suoni e ritmo che ci ha lasciati stupiti e ha presentato Irama in una veste diversa da quella a cui siamo abituati.
Il tema della canzone è quello di non arrendersi difronte alle difficoltà e alle sorti avverse che ci circondando, perché arriverà il momento in cui torneremo a vedere a colori. Un’esplosione di positività che dal vivo l’artista avrebbe reso ancora di più. Speriamo di poter recuperare quest’estate con tanti live!
Willie Peyote - Mai dire mai (La Locura)
Il rapper torinese porta sul palco dell’Ariston un pezzo innovativo e dalla pungente ironia. Si può considerare come una critica al sistema discografico, spesso soggetto alle mode e ai trend dettati da piattaforme musicali o social come TikTok.
Proprio per questo contenuto espresso con originalità tramite testo, ritmo, forma e sound, al pezzo viene assegnato il riconoscimento della Sala Stampa che gli conferisce il premio della critica “Mia Martini”.
«Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte».
Annalisa - Dieci
Racconta la difficoltà nel concludere un amore che non vuole finire e si aggrappa a tutte le ultime volte nella speranza che non siano le ultime.
Da una parte la nostalgia di quello che non vorremmo diventasse parte del passato e dall’altro la razionalità di fare la cosa giusta. Il brano è accompagnato da una musica orecchiabile che impreziosisce il tutto.
Annalisa è sempre impeccabile: elegante, grintosa e con una voce pulita che non sbaglia mai… neanche quando l’emozione la fa da padrona!
Madame – Voce
Forse non colpisce al primo ascolto, ma ciò che è subito chiaro è il messaggio del brano: trovare sé stessi utilizzando la propria voce per farsi sentire in un mondo dove esporsi è sempre più complesso.
Giovanissima, ma con un’idea e uno stile musicale ben chiaro, Francesca Calearo (in arte Madame) riesce a spaziare tra rap e pop con grande maturità senza scadere mai nel banale.
Orietta Berti - Quando ti sei innamorato
Si è rimessa in gioco ed è tornata per la dodicesima volta in gara al Festival con un brano classico che più classico non si può.
Un racconto chiaro dell’amore assoluto e totalizzante, quello che condivide con il marito Osvaldo da 55 anni «Un incontro che diventa passione, una passione che dura tutta la vita come è successo a noi», dice l’artista che si è presentata con eleganza e naturalezza, regalando performance invidiabili: la vera Signora del Festival!
Arisa - Potevi fare di più
Questa volta il brano è stato scritto per lei da Gigi D’Alessio e racconta la fine di una relazione tossica, portata fino allo stremo dai due protagonisti che cercano di raccoglierne i cocci. Arisa riesce a rendere suo ogni brano e ad emozionare con la voce delicata che all’inizio fa fatica ad emergere, ma poi sale verso acuti senza alcune difficoltà.
La Rappresentante di Lista - Amare
Dopo aver accompagnato lo scorso anno Rancore nella serata dei duetti, stavolta il duo composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina si fa conoscere per la loro musica. Ci parlano dell’amore nella sua totalità, dalla complessità del sentimento alla voglia di approfondire il rapporto nel quale vedere una rinascita e un senso di libertà.
Un brano arricchito anche da una grande presenza scenica dei due, sempre eleganti e sofisticati in tutte le loro esibizioni.
Extraliscio feat. Davide Toffolo - Bianca luce nera
Possiamo considerarli un’altra sorpresa del Festival: il gruppo romagnolo, con la collaborazione del fumettista Davide Toffolo, affronta il tema di una fuga amorosa fatta di sentimento e passione.
Lontana dalle classiche ballad melodiche che parlano d’amore, il brano porta uno stile più liberatorio ma con ritmo, che ricorda un po' quello “da balera”.
Sono sicuramente fuori moda, ma forse è questo che li rende originali e poco sanremesi.
Lo Stato Sociale - Combat Pop
Dopo il successo clamoroso di “Una Vita in Vacanza” tornano per la seconda volta al Festival e lo fanno sempre alla loro maniera.
Un brano che da subito trasmette un’esplosione di energia, un testo che attraverso l’ironia, critica alcuni stereotipi e luoghi comuni e si interroga sulla direzione che ha preso il mercato discografico nell’ultimo periodo.
Il ritmo ricorda un po' quello del rock’n roll e loro risultano sempre simpatici, leggeri e divertenti. Questo è sufficiente per renderli assolutamente credibili!
Noemi - Glicine
Nuovo brano, nuovi suoni e nuova Noemi quella che vediamo sul palco dell’Ariston. Il brano parla di un amore in bilico che naviga tra i ricordi del passato, con la consapevolezza di sopravvivere alla nostalgia andando avanti per la propria strada.
Accompagnato per tutto il tempo dal pianoforte, il suono è sempre in equilibrio tra il pop e il soul, regalando al brano un crescendo musicale che esplode nel ritornello, perfetto e modellato sulla voce di Noemi.
Malika Ayane - Ti piaci così
Eleganza e classe sono gli aggettivi che più la contraddistinguono e che possiamo estendere anche al brano che ha scelto di presentare. Un invito ad amarsi, includendo tutto quello che fa parte di noi, pregi e difetti, imparando ad accettarli ed includerli.
Quello che colpisce di lei è sempre la sua vocalità, dal timbro unico e inimitabile che le dona una raffinatezza non solo musicale ma anche personale.
Fulminacci - Santa Marinella
Prima volta sul palco di Sanremo, arriva con un brano fresco e giovane, così come l’autore. La storia è quella di un amore ormai giunto al capolinea, raccontato attraverso i pensieri malinconici e nostalgici del protagonista. Il brano ha origine da un racconto che ha ascoltato anni fa da un amico, ed è unito alla sua esperienza personale. Fa da sfondo Santa Marinella, città del litorale laziale, dipinta come teatro nostalgico di quella leggerezza e spensieratezza degli anni dell'adolescenza in cui tutto era più semplice e divertente.
Max Gazzè - Il farmacista
I suoi testi e la sua musica sono contraddistinti da una pungente e sottile ironia ed anche stavolta è l’ingrediente principale del brano in gara.
Lo stesso autore la definisce «una canzone ironica, non seria».
Il testo parla di una persona che propone dei rimedi, delle soluzioni naturali per aiutare la persona amata a guarire dalle “patologie” che la affliggono.
Una critica, attraverso una storia divertente, rivolta a chi pensa di avere sempre ragione, e si sente in dovere di dispensare consigli di continuo.
Il brano riflette, inoltre, la natura dell’artista e il suo essere sempre “fuori dalle righe”, come dimostrano anche gli outfit istrionici che ha presentato sul palco.
Fasma – Parlami
Terzo classificato nella categoria delle Nuove Proposte dello scorso anno, stavolta ci riprova tra i Big. Il brano è melodico e racconta una storia d’amore che sta vivendo un momento di tensione scandito da silenzi e ricordi. È un invito nei confronti dell’altra persona a parlare e confrontarsi per cercare di salvare la relazione.
Il ritmo è serrato e radiofonico, forse con un uso dell’autotune esagerato, ma il pezzo entra subito in testa e rimane uno dei più trasmessi dalle radio.
Gaia - Cuore amaro
Fresca vincitrice del talent “Amici di Maria De Filippi” approda per la prima volta al Festival con un brano dalle sonorità esotiche che ricorda le sue origini (metà italiane e metà brasiliane).
Il tema ormai è comune: l’amore complicato e dall’infelice conclusione, però le sonorità particolari rendono il brano piacevole e dal ritmo avvolgente.
Gaia è sempre sciolta e a suo agio sul palco, appare naturale come se cantasse da sempre per il grande pubblico.
Coma_Cose - Fiamme negli occhi
Il duo composto da Fausto Lama e Francesca Mesiano (insieme sul palco e nella vita)
ci racconta il percorso di una coppia, sia nella vita personale che in quella musicale. Parlano della voglia di restare insieme, dei momenti difficili e degli ostacoli che possono essere superati grazie alla pazienza e alla forza di volontà.
Convincono, rimanendo sempre nel loro stile che fanno conoscere ad una platea sicuramente più ampia rispetto al passato.
Ghemon - Momento perfetto
Dopo un passato difficile, Ghemon in questo brano fa sentire ancora più forte la propria voce e parla dell’impegno per affrontare le difficoltà.
Non è un brano che colpisce al primo ascolto, ma si apprezza la capacità del cantante di spaziare tra più generi, e infatti la canzone non si può categorizzare in uno solo. Ci racconta in musica l’importanza di provarci sempre, senza arrendersi e di darsi una seconda possibilità, perché in fondo ognuno di noi la merita.
Francesco Renga - Quando trovo te
Ormai veterano del Festival, dove ha vinto nel 2005 con “Angelo”, Renga questa volta ci parla di ottimismo e di momenti di felicità.
Un ricordo bello, di quelli che ognuno di noi custodisce in fondo al cuore che riaffiora per portare gioia e dal quale riusciamo a trarre forza per affrontare le difficoltà e i momenti negativi.
La canzone è in pieno stile Renga con un ritmo che parte in sordina e man mano si fa più serrato, fino a esplodere nel ritornello. Ha ricevuto apprezzamenti dai fan, meno dalla critica ma, nonostante la classifica non lo abbia premiato, il pezzo si fa ascoltare senza particolari aspettative.
Gio Evan – Arnica
Non si può dire che la sua sia una canzone radiofonica e d’impatto o vocalmente complessa, ma la cosa che più colpisce è sicuramente il testo.
Il titolo prende spunto dall’arnica, una pianta che cresce in montagna e ha capacità curative. Con questo l’artista vuole evidenziare l’effetto che la musica ha su di noi, che può aiutarci nelle difficoltà e alleviare lo stress di tutti i giorni.
È una canzone che merita sicuramente più di un ascolto per essere compresa fino in fondo, in quanto risulta avere un tono quasi poetico e meno melodico rispetto ad altri brani.
Bugo - E invece si
Dopo il caso mediatico che lo ha visto protagonista lo scorso anno con Morgan, Cristian Bugatti torna sul palco dell’Ariston, stavolta da solo.
Porta un brano che racconta la voglia di rivalsa e di vivere i propri sogni, che si possono realizzare a qualsiasi età.
Una canzone classica che rispecchia perfettamente il genere della musica leggera e, per quanto le sue esibizioni non siano state proprio memorabili, il brano è leggero e si fa ascoltare piacevolmente.
Aiello - Ora
Dopo il successo estivo di “Vienimi a ballare”, il cantautore calabrese sale per la prima volta sul palco di Sanremo con un brano che parla di un amore totalizzante.
Un racconto in cui si incrociano ricordi, paure ed esperienze di una storia passata vissuta con una passione travolgente.
La musica possiamo considerarla come una contaminazione di più generi in cui Aiello urla (forse troppo) la mancanza di questo amore passato che non riesce a superare nonostante la nuova relazione che sta vivendo.
Il brano ha un ritmo crescente che lo rende perfetto in radio, diventando uno dei grandi successi di Sanremo, nonostante critica e classifica non lo abbiano premiato particolarmente.
Random - Torno a te
Si presenta in una nuova veste rispetto al solito, un po’ meno rapper e più autore di questo brano che parla del primo amore. Una melodia classica, senza rime e ritmi allegri, per raccontare una storia semplice che parla di intimità e di sentimenti genuini che ti danno la forza di lottare per non perdere quell’amore. Forse proprio questo cambio di stile non è stato d’aiuto in gara, ma ci ha provato, ha sperimentato e già solo per questo è da premiare, indipendentemente dal risultato.
E con questa classifica possiamo considerare concluso questo capitolo sanremese e ci aggiorniamo al prossimo articolo con le nuove hit che si affacciano alla prossima stagione primavera-estate… o quasi!
Una classifica che sinceramente condivido solo in parte, vincitori compresi, che molto probabilmente all'Eurovision faranno cilecca, come sempre capita.
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