Manca pochissimo all’attesissimo appuntamento annuale con la Notte degli Oscar, che quest’anno si terrà di domenica 25 aprile (la notte del 26 per noi italiani). Nel Salotto del Gatto Libraio passiamo sotto la lente d’ingrandimento le 23 categorie che racchiudono i film, gli attori, i registi e tutto il mondo cinematografico per i titoli in gara quest’anno.
Primo appuntamento che vede protagoniste le categorie tecniche della competizione: Miglior Effetti Speciali, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro.
MIGLIOR EFFETTI SPECIALI
The Midnight Sky
Mulan
L’unico e insuperabile Ivan
Tenet
Il primissimo premio per gli effetti visivi fu dato nel 1929 a Roy Pomeroy per
il film del 1927 Wings. Si trattava di un premio speciale chiamato Best
Engineering Effects, il cui nome – visto i tempi – ci suggerisce che la tecnica
premiata non era di certo computerizzata, ma ingegneristica. Molta strada è
stata fatta per arrivare al nostro concetto di effetto visivo e, come oggi si
legge nelle regole dell’Academy, il premio viene aggiudicato considerando
“il contributo che gli effetti visivi danno alla produzione complessiva e l'arte,
l'abilità e la fedeltà con cui si ottengono le illusioni visive”. E ciò
spiegherebbe perché Tenet, seppur con un numero limitatissimo di effetti
speciali (ricordo che Nolan preferisce girare dal vero, come dimostra il Boeing
747 fatto schiantare sull’edificio durante le riprese…), è il favorito in questa
categoria: Andrew Jackson, supervisore agli effetti visivi, ha dovuto curare
non pochi dettagli e assicurarsi che tutte le persone sul set fossero al sicuro.
Visto la grandiosità di Tenet e le regole non specificatamente digitali dell’Academy,
il film diretto da Nolan è davvero un buon candidato all’ambita statuetta di
questa categoria. Se invece vogliamo soffermarci sul lavoro computerizzato, gli
altri contendenti non sono da meno. L’Unico e insuperabile Ivan basa l’intero
film proprio sulla mimica, sulla precisione e sulla naturalità dei protagonisti
animali. Ma le ottime e riuscite imprese della Disney in tal senso non sono
sempre state ripagate: la statuetta è stata portata a casa, infatti, nel 2017 con il
live action de Il libro della giungla, ma non da quello de Il Re Leone, né dagli
Avengers. Discorso simile per Mulan, con incredibili battaglie e una
meravigliosa Fenice, ma forse non è sufficiente per ottenere la vittoria. E poi
The midnight sky, che al momento ha mancato tutte le vittorie nella stessa
categoria in cerimonie di premiazione come i Chicago Film Critics Association Awards,
i San Diego Film Critics Society Awards, i Satellite Awards e i Critics’ Choice
Awards. Per i VES Awards invece, premiazione dedicata esclusivamente al campo
degli effetti visivi, i premi più importanti sono stati dati proprio a The midnight
sky e, a seguire, Mulan e Soul.
MIGLIOR MONTAGGIO
The Father
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7
Il montaggio è il film stesso, ciò che porta ritmo alla narrazione, che fa
immergere lo spettatore nel grande schermo. È un premio molto importante, forse
sottovalutato. Sound of metal non si è distinto nelle altre cerimonie per
candidature nel montaggio, ma è stato giustamente premiato per la sua sonorità.
Lamprinos per The father è stato invece sempre candidato in questa categoria,
ma ottenendo una sola premiazione dal Los Angeles Film Critics Association Awards.
Quasi stesso discorso per Nomadland,
presente in altre cerimonie anche in questa categoria, ma si è fatto
distinguere per premi ben diversi. A sorpresa troviamo Una donna promettente,
mai candidata prima degli Oscar nella categoria Miglior Montaggio. Infine, Il
processo ai Chicago 7 che ha già portato a casa i premi del Satellite Awards,
dei Critics’ Choice Awards e dei Chicago Indie Critics Awards sembrerebbe il favorito.
MIGLIOR SONORO
Greyhound – Il nemico
invisibile
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal
Altra premiazione tecnica
importantissima, il sonoro. Molto questa volta è andato perduto dall’assenza del pubblico nelle sale cinematografiche, e il suono ne ha risentito sicuramente nella
visione home video. Sono stupita di non trovare Tenet tra i candidati, perché penso
che questo premio vada al film in cui il ritmo dato da immagine/audio e il mix tra audio-dialogo-soundtrack-effetto siano perfettamente costruiti e integrati per tutta la durata del lungometraggio. Tra i
nominati spiccano sicuramente Soul e Sound of Metal, entrambi con una perfetta mescolanza tra suono e immagine. Non ci sono veri e propri favoriti in questa
categoria, soprattutto perché non sempre il premio al sonoro di un film viene
distaccato dalla categoria montaggio nelle altre cerimonie. Anche l’Academy ha recentemente eliminato il premio al Miglior Montaggio Sonoro,
mantenendo esclusivamente Miglior Montaggio e Miglior Sonoro.
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