Buongiorno gattolettori,
qui più che la Primavera sembra essere ritornato l'inverno non trovate? Per fortuna che in quella settimana di caldo non mi sono fatta prendere dalla frenesia di fare il cambio stagione...
Visto questo tempo un po' così cupo e freddo oggi ho deciso di parlarvi di una storia veramente bella e commovente.
La casa del male
di Annalisa Strada e Gianluigi Spini
Editore: DeA
Prezzo: € 13,90 (ebook 6,99)
Pagine: 192
Uscita: 12 gennaio 2021
Arturo ha quindici anni e un pensiero fisso in testa: dichiararsi a Liliana, la ragazza della porta accanto. Col pensiero di Liliana, Arturo non fa quasi più caso all’atmosfera cupa che si respira nelle vie di Milano. Del resto, è abituato alla guerra, agli aerei che sganciano i loro carichi mortali, alle cattive notizie dal fronte e alle estenuanti file per un tozzo di pane da dividere con la mamma e la sorella. Per Arturo questa è la normalità, e tenere un basso profilo è l’unico modo che ha per sopravvivere, a dispetto di quel che pensano i suoi amici: il ribelle Luciano, invischiato in ambienti antifascisti, e lo sprezzante Vittorio, camerata convinto. Arturo guarda Liliana e non vede nient’altro. Non vede la morte, non vede le torture, non vede la Villa Triste di via Paolo Uccello. Una casa in cui coloro che entrano difficilmente possono raccontarlo. Nella Milano di Arturo e Liliana, a volte, basta una parola, o un pensiero pronunciato ad alta voce per finire inghiottiti dalla casa, e lì, nemmeno tutto il coraggio del mondo può salvarti. Ma a quindici anni non ci si arrende, si è pronti a giocare la partita, anche se in palio c’è una vita.
RECENSIONE
In un contesto ambientale del tutto catastrofico, siamo in Italia nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, Arturo, un ragazzo di quindicianni, ha un unico pensiero in testa, dichiararsi a Liliana il suo grande amore nonchè la ragazza della porta accanto.
Arturo infatti è ormai abituato a vivere nella paura e nella costante assurdità della guerra, a causa degli aerei che sganciano i
loro carichi mortali, ogni giorno potrebbe essere l'ultimo eppure, nonostante tutto, non riesce a trovare il coraggio di dichiararsi alla ragazza.
Arturo è abitutato a vivere mantenendo un profilo basso, rispetto ai suoi amici ribelli, Luciano e Vittorio, non ama mai esporsi troppo anche perché rimasto senza padre, è lui a doversi occupare della madre e della sorella. Tuttavia però una sera, Arturo viene allontanato dalla sua famiglia e portato a Villa Triste, una casa in cui i festini e il bell'aspetto servivono solo da copertuna per nascondere tutte le atrocità e le torture che venivano inflitte a donne o bambini per carpire segreti che potesso danneggiare l'Italia fascista o la Germania nazista.
Quella di Arturo è una storia dura, cruda, drammatica e commovente, che
mette il lettore davanti ad uno dei fatti storici più crudeli,
la Seconda Guerra Mondiale, e tutte le conseguenze scaturite. Attraverso Arturo però oltre a vivere le crudeltà del presente e le torture di Villa Triste, avremo modo di aggrapparci alla speranza granzie ad un amore genuino e sincero.
Annalisa Strada e Gianluigi Spini ci permettono, attraverso la loro scrittura così profonda, incisiva e diretta, di approfondire temi, come le Ville Tristi, che mi vergogno a dire, non ne conoscevo neanche l'esistenza...
La casa del male non è sicuramente una lettura semplice,
ma libri così andrebbero letti spesso per ricordarci quello che abbiamo
fatto e continuiamo a farci gli uni con gli altri.
Lo stile degli autori poi è così coinvolgente e diretto che non
smetterete neanche per un attimo di soffrire o gioire per Arturo.
Perché leggere La casa del male? Perché pur essendo una
lettura emotiva e dura, vi troverete tra le mani anche una storia di coraggio,
speranza e resilenza qualità che spesso, pur vivendo in un periodo
storico in cui siamo abitutati ad avere tutto, abbiamo dimenticato di
"coltivare".
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