Disponibile su Disney + il nuovo lungometraggio firmato Disney e Pixar e ambientato nella nostra cara Italia, con la regia di Enrico Casarosa.
Scheda Film
Da qualche parte tra Monterosso e Portovenere, nuota Luca Paguro, creatura marina che pascola pesci belanti e nutre una curiosità invincibile per il mondo di sopra, quello degli uomini che bevono vino, ascoltano la Callas e pescano quelli come lui. A ragione sua madre lo controlla a vista e minaccia di spedirlo negli abissi profondi se non si terrà lontano dalla superficie. Ma Luca non ci sta e 'sbarca' sulla spiaggia degli umani scoprendo di esserne uno e di poterne assumere la forma fuori dall'acqua. A iniziarlo al mistero è Alberto Scorfano, orfano che 'colleziona' i piaceri della terraferma. Insieme decidono di costruire una Vespa, di vincere una gara estrema e di godersi una vita asciutta ma niente andrà come previsto e la superficie si dimostrerà un 'mostro' più temibile di loro.
LUCA
Un onore essere i protagonisti del nuovo film Disney e Pixar, o meglio, il nostro Paese lo è. La scelta è infatti ricaduta su una località di mare che è tanto cara al regista, nato e cresciuto a Genova. Gli ingredienti ci sono tutti: spaghetti, pesto, gelato, mare, sole, amicizia, Vespa e divertimento. E ci sono delle canzoni simbolo, come "Il gatto e la volpe" di Bennato, Ma chi è Luca?
Luca è un mostro marino che, una volta fuori dall'acqua, si trasforma in un ragazzino dalle sembianze umane. Vive con i suoi genitori e si occupa di un "gregge" di pesci, ma la curiosità verso la terraferma è tanta. Un po' Sirenetta, Luca un giorno s'imbatte in un altro mostro marino della sua età che lo porta per la prima volta ad uscire dall'acqua. Da quel momento la vita di Luca cambia totalmente. Cambia perché il desiderio aumenta, le novità e le possibilità sembrano ora infinite; vede il cielo, le stesse, la luna, stringe nuove amicizie. Tante domande a cui vuole dare risposte, che hanno in comune un grande interesse per la vita e l'universo. La storia di Luca ha come temi principali la diversità e l'amicizia, temi che si fondono e si aiutano a vicenda, perché il film d'animazione sembra suggerire che con le giuste persone accanto è possibile capire che essere diverso vuole dire essere unico. Un tema importante, non banale all'interno della casa di produzione Pixar, sicuramente non facile da affrontare. Ma non si ferma qui, perché ciò che ho trovato più interessante rispetto alla trama in sé è proprio quel desiderio infinito: Luca è un mostro marino che desidera di uscire dall'acqua, ma una volta raggiunto l'obiettivo ne ha subito un altro, quello di volare. Vuole librarsi nell'aria come fanno gli uccelli, e poi vuole conoscere sempre di più, come fanno gli umani. La domanda è: c'è mai fine al desiderio?
Probabilmente no, e questo vale proprio per noi. Perché questa caratteristica rende Luca più umano che pesce, e l'intero film ne è la prova. Quello di spingersi oltre è un comportamento tipicamente nostro, tanto che gli altri pochi pesci che compaiono nel film vengono rappresentati proprio come un gregge di pecore. Tutto questo desiderio non sarebbe possibile senza l'instancabile tenacia umana, che può far arrivare ovunque. Luca è nel complesso un buon film, leggero, simpatico, decisamente ben rappresentato. Scorre piacevolmente e forse può piacere più a noi italiani che a spettatori di altri Paesi. Tuttavia, a mio avviso è presente qualche pecca nel film: la Disney e la Pixar stanno portando avanti un graditissimo progetto di inclusione culturale, raccontando storie con protagonisti provenienti da ogni parte del mondo. Ci riescono sempre, più o meno bene, ma a volte uniscono un pizzico di magia che fa raggiungere al film livelli altissimi. Parlo di Coco, uscito qualche anno fa e ancora imbattuto in questo contesto. Non possiamo sapere quanto bene o quanto male sia stata rappresentata la cultura messicana e il giorno dei morti (lascerei il parere ai diretti interessati), ma ciò che possiamo dire è che Coco ci ha emozionati tantissimo. Luca, invece, resta un film piacevole, "simpatico", ambientato in Italia negli anni '50, con parecchi elementi che richiamano il nostro Paese, ma nulla di più. La storia sembra iniziare in un modo, sembra voler raccontare qualcosa (lo spingersi oltre, appunto) che poi si perde e il film continua in tutt'altra direzione. E poi c'è il bulletto di città, che risulta forse un po' eccessivo; c'è un protagonista che fa tenerezza, ma nulla di più; c'è un co-protagonista che ha il ruolo di ribelle e amico, ma nulla di più.
Proprio il regista è stato in passato premiato per un cortometraggio dal titolo La Luna, e devo dire che quel cortometraggio mi è rimasto nel cuore a tal punto che, senza sapere si trattasse dello stesso regista, dai primi minuti di Luca non ho potuto fare a meno di pensare a La Luna. Tutto chiaro una volta scoperto che il nome dietro era lo stesso: Casarosa ha uno stile d'animazione riconoscibile, e anche una grande fantasia che si sposa bene con la grafica sognante e luminosa dei suoi lavori. I temi della luna, dell'acqua, della pesca e dell'astronomia ricorrono nei due titoli, che sembrano strettamente collegati ma raccontati con tempistiche diverse. Il consiglio è di vedere entrambi, sia Luca che La Luna, e poi di farci sapere cosa ne pensate!
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