Buon pomeriggio Gattolettori,
che ne dite di vedere insieme questo bellissimo Silent Book che ci invita ad essere gentili? Ascoltiamo allora le parole della nostra amica Eliana
Mentre affigge volantini per ritrovare il suo cane smarrito, una ragazza regala una mela a un artista di strada. Alla scena assiste un bimbo che, a sua volta, sente nascere la voglia di fare un piccolo gesto simile: ricompra il palloncino a una bimba che l'ha appena perduto. Alla scena assiste un signore... E così la gentilezza si propaga nel quartiere...
Via della gentilezza: ovvero quando un gesto vale più di mille parole.
È facile dire che bisogna essere buoni, gentili, generosi ma ciò che veramente conta è dare il buon esempio. Più fatti, meno parole, potremmo dire.
E infatti Marta Bartolj non usa parole, in questo splendido albo edito da Terre di Mezzo, per raccontare di come un semplice gesto possa innescare tutta una serie di azioni improntate alla cura e alla gentilezza.
In via della gentilezza incontriamo una ragazza rattristata dall'aver smarrito il proprio cane. Uscita ad affiggere i volantini, la tristezza non le impedisce di dedicare un gesto di cura e di attenzione verso un artista di strada. E questo suo gesto non passa inosservato, anzi: invita la persona che lo ha notato a fare altrettanto, dando il via ad una catena di "buone azioni", potremmo dire. Più che una catena, un circolo virtuoso, perché se è vero che il bene ritorna sempre quel piccolo gesto rivolto ad uno sconosciuto sarà poi la chiave che consentirà alla protagonista di ritrovare il suo amico fedele.
Come solo i silent sanno fare, questa storia è un vero intreccio di personaggi: nelle tavole dai colori leggermente anticati ognuno, grande o piccolo, è a sua volta prima spettatore, poi protagonista di un gesto di cura, rispetto, verso l'ambiente, verso il prossimo. Tra questi colori tenui spicca il rosso, che sarà il filo conduttore che lega i vari personaggi. Un libro da leggere e rileggere non solo a ridosso della giornata della gentilezza
Nessun commento