Buongiorno Gattolettori,
come
tutti i giovedì eccoci qui con un altro appuntamento con le recensioni
della nostra Simon che oggi ci propone una lettura di Paolo Ponga.
Prezzo: € 15,00
Editore: Primula
Pubblicazione: 9 dicembre 2021
Anno Mille, alba di una nuova era. Forze oscure si aggirano nelle foreste dell’Europa Centrale, uomini malvagi ed esseri che sembrano usciti dalla fantasia degli uomini del Medio Evo. Un cavaliere sassone si trova esattamente al centro del pericolo, e la sua sopravvivenza dipenderà dalla sua astuzia come dalla sua abilità guerresca. 1938, alba della seconda guerra mondiale. Forze oscure si aggirano nell’Europa Centrale, questa volta con nere uniformi e svastiche, ma con il medesimo scopo: il dominio sugli uomini. Un professore di storia medievale dovrà combattere con la sua intelligenza contro nemici terribili. Perché il pericolo è il medesimo di mille anni prima, e gli uomini, nel bene o nel male, non cambiano mai: è la magia ad essere divenuta scienza.
"Una pietra per destrarli, un'erba per guidarli, una mano per dirigerli. Tutte insime per domarli"
Karl-Ernst.
Due uomini diversi tra loro, Karl, un valoroso cavaliere sicuro della propria forza, coraggioso, indomito. Ernst, tranquillo e pacifico professore universitario, illustre e prestigioso, grande conoscitore di storia mediovale. Li accomuna una grande nobilità d'animo e integrità, li divide il tempo.
Uno è vissuto nel Medioevo l'altro spalla a spalla con i Nazisti. Ed è proprio il professore Ernst, scaraventato involontariamente in un'avventura pericolosissima, ad essere combattuto tra stupore, paura, meraviglia per alcune scoperte antiche e stupefacenti, combattutto per un'attrazione verso una donna bellissima e intrigante, Selene, che forse nasconde un'altra Selene. Terrorizzato soprattutto per il mostruoso obiettivo dei nazisti:
"Le SS marceranno trionfali in tutto il mondo, noi faremo rinascere il soldato perfetto. La macchina da guerra del futuro. Silenzioso, obbediente, sprezzante del pericolo, immortale perché è già modo..."
Sottolineo una frase del libro su cui tutti dovremmo riflettere:
Un piccolissimo organismo che ne infetta uno molto più grande senza il quale non può sopravvivere, e malgrado ciò lo distrugge fino a causarne la morte. È la metafora dell'essere umano con la Terra, non crede!
Nessun commento