Buongiorno readers,
parte oggi la nuova rubrica gestita da me e da
Annalisa che ci vedrà mettere a confronto un libro e la sua
trasposizione Disneyana. Chi la spunterà? Io con il libro o lei con la Disney?
La Regina delle nevi vs Frozen
LA REGINA DELLE NEVI VS FROZEN
Differenze tra libri e mondo Disney
Sonia: Avete presente Frozen la Regina delle nevi della Disney? Bhè, vi posso assicurare che con la fiaba di Hans Christian Andersen non c'entra assolutamente niente! Tanto per iniziare, mentre il cartone della Disney ruota tutto intorno al legame tra le due sorelle, Elsa e Anna, nella fiaba di Andersen i protagonisti sono due bambini, Gerda e Kay. Quest'ultimo dopo aver appreso la storia della Regina delle nevi e averne deriso i poteri, viene colpito da una scheggia di ghiaccio "fatato" e di colpo, diventa freddo e cattivo e, se non bastasse, anche attratto dalla fantomatica Regina delle nevi, che ne fa un suo schiavo. Gerda però, pur di ritrovare l'amico e sciogliere l'incantesimo, sarà pronta a superare mille difficoltà.
Annalisa: Amica, questa storia mi ricorda più Fantaghirò che Frozen! Bene, Frozen della Disney è totalmente diverso, incentrato sul legame tra due sorelle, Anna ed Elsa, e il conflitto interiore di quest'ultima, nata con dei poteri glaciali... In realtà, la vera essenza di Frozen sta nel potere dell'unione, nell'importanza di non essere lasciati soli: Elsa non è in grado di controllare i suoi poteri, ne è talmente spaventata che allontana le persone a lei care; il prezzo da pagare è un'immensa solitudine e paura. Al contrario dei classici Disney in cui il bacio del principe scioglie ogni maledizione e porta alla fine dei guai, in Frozen l'amore tra sorelle è al centro di tutto, unite da un legame speciale, complementari grazie al loro carattere quasi opposto.
Elsa
Sonia: Sicuramente la Regina delle nevi di Andersen non assomiglia lontanamente al personaggio della Disney. Elsa è infatti un personaggio continuamente in conflitto con se stessa, sa di essere potente e pericolosa e proprio questo la porta ad isolarsi per evitare di far male agli altri. La Regina delle nevi è invece un personaggio cattivo. Del suo passato non conosciamo niente, né come ha ottenuto i suoi poteri, né per quale motivo sia diventata cattiva. Lei è La Regina delle nevi e basta.
Annalisa: Elsa, nel primo capitolo di Frozen, è una ragazza spaventata dagli enormi poteri e dalle responsabilità in seguito alla morte dei genitori. Non vorrebbe essere lei la Regina di Arendelle, eppure deve farlo. La sua "tempesta interiore" porta però al congelamento dell'intero regno una volta raggiunto il punto di non ritorno. Questo rapporto tra l'interiorità di Elsa e le conseguenze sul mondo esterno vengono chiarite in Frozen 2, quando scopriamo insieme alla protagonista, ora donna, che essa stessa è parte della natura, è il quinto elemento e di conseguenza in grado di regolare la stabilità e l'armonia dell'aria, della terra, dell'acqua e del fuoco. Elsa non è mai stata destinata a regnare su Arendelle, il suo spirito libero ha il compito di proteggere tutto ciò che c'è fuori dalle mura del castello, e garantire così la serenità. Il suo è un percorso di crescita molto doloroso, che mostra la gabbia in cui è rimasta intrappolata per anni a causa dell'essere chi non è (confinarsi a un ruolo che le sta stretto, ovvero quello di Regina di Arendelle, chiusa tra le mura di un castello) e la libertà data dallo scoprire, accettare e perseguire la sua essenza.
Anna
Sonia: Il personaggio di Gerda è molto simile a quello di Anna, infatti come lei, si imbarca in un pericolosissimo viaggio alla ricerca di Kai e dopo averlo trovato, decide di affrontare la Regina Cattiva per liberarlo dalla sua prigionia. È un personaggio che soffre ma che allo stesso tempo ha il coraggio di non mollare.
Annalisa: Anna è la mia principessa Disney preferita (insieme a Pocahontas) perché rappresenta la forza, la tenacia e il grandissimo buon cuore. Ha un'adorazione verso sua sorella Elsa che commuove, si lascia amare da Kristoff senza metterlo in secondo piano con la sua esuberanza, è pronta ad aiutare i più deboli - o i più piccoli, come Olaf. Anna ha tutte le caratteristiche per diventare la perfetta Regina di Arendelle, e infatti in Frozen 2 assistiamo alla sua incoronazione. Cresce nell'arco dei due film esattamente come Elsa, impara ad affrontare le situazioni più dolorose senza perdere quella luce che la spinge a fare sempre e solo la cosa giusta. Anche lei trova il suo posto nel mondo, in un gioco che parla chiaro: Arendelle non può contenere la grandezza di Elsa esattamente come Anna e le sue innati doti da leader non possono essere nascoste dentro una cameretta.
Sonia: In conclusione rispetto alle trasposizioni delle Disney, devo dire che la favola di Andersen si discosta di molto dal cartone. Sono tante infatti le differenze e pochi i punti in comune. In Frozen poi è presente anche del romanticismo, vedi prima Anna e Hans e poi Anna e Kristoff. Nella Regina delle nevi, a parte l'infatuazione di Kay verso la Regina causata dal sortilegio del frammento di ghiaccio, si parla di un altro tipo di amore.
Annalisa: La Disney prende spunto, da sempre, da fiabe non proprio piacevoli per ricreare un proprio universo fatto di possibilità e di magia. Anche in questo caso Disney mostra un'altra faccia della medaglia, quello in cui - nonostante non manchino i drammi, vedi la morte dei genitori di Anna ed Elsa, il tradimento di Hans, il malessere di Elsa durato fin troppi anni - si preferisce credere in quell'unica possibilità che tutto andrà bene. Non accade nulla per caso, i protagonisti di Frozen fanno di tutto affinché la storia abbia un lieto fine. Ed è questo che ho sempre apprezzato e apprezzo particolarmente nei due film di Frozen, il messaggio che c'è sempre una possibilità di reagire, di andare avanti, di continuare a sorridere. Sempre con l'amore.
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