Buongiorno miei piccoli lettori,
la nostra amica mamma Eliana, oggi, grazie ad un libro della casa esitrice Settenove, ci mostrerà chi sono le Madri fondatrici, ovvero le ventuno donne che per
prime nella storia d'Italia sono intervenute nelle decisioni politiche sul
futuro del paese.
Libere e Sovrane
Le donne che hanno fatto la costituzione
di Micol Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi e Novella Volani
di Micol Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi e Novella Volani
Prezzo: € 17,00
Un libro dedicato alle ventuno donne «libere e sovrane» che per prime nella storia d'Italia intervennero nelle decisioni politiche sul futuro del paese. Insieme, contribuirono con slancio ed energia a scrivere la nostra Costituzione e a renderla anche la Costituzione delle donne. A oltre settant’anni dall’anniversario del suffragio femminile, il contributo delle donne alla storia della nostra democrazia è ancora poco conosciuto, l'albo raccoglie le biografie delle ventuno Madri costituenti che, assieme ai più celebri «Padri», hanno scritto la Costituzione. A ciascuna e ciascuna di noi queste donne consegnano un pezzo della loro storia e ci invitano a proseguire il lavoro che hanno iniziato. La revisione scientifica del volume è a cura di Maria Teresa Morelli, storica della Sis - Società Italiana delle Storiche. Età di lettura: da 6 anni.
RecensionE
Quando si parla di Costituzione si parla spesso (solo) di Padri fondatori.
Settenove,
casa editrice specializzata nella prevenzione della discriminazione e
nella lotta contro la violenza di genere, accende invece i riflettori su
quelle che sono le Madri fondatrici, ventuno donne elette all'Assemblea
Costituente del 1946 che hanno contribuito a rendere la Costituzione
"il più grande monumento, il maggiore, il più straordinario che si è
costruito in Italia alla libertà, alla giustizia, alla Resistenza,
all'antifascismo, al pacifismo" per dirlo con le parole di Teresa
Mattei, che accolgono il lettore nella sguardia anteriore.
Libere
e Sovrane è un libro corale, nato dal lavoro e dalle penne di Micol
Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi e Novella Volani con illustrazioni
di Michela Nanut, che in copertina realizza uno scatto - mai esistito
nella realtà - delle donne che per prime hanno preso parte alle
decisioni della neonata Repubblica.
Ad
ognuna di loro è dedicato un ritratto, una breve biografia a doppia
pagina, corredata da immagini emblematiche della loro storia, un modo
per far conoscere ai più giovani, e non solo, il loro impegno civile e
politico.
Ventuno ritratti di ventuno donne
diverse: diverse per provenienza geografica, estrazione sociale,
formazione culturale e orientamento politico ma tutte antifasciste e
desiderose di apportare il loro contributo.
Queste
biografie, seppur brevi, squarciano il velo sulle difficoltà con cui
erano costrette a scontrarsi sia nella vita privata che in quella
politica; anche nei partiti più progressisti, a dispetto dei proclami,
la spinta al miglioramento della condizione della donna incontrava non
poche resistenze.
Spesso queste donne sono state lasciate sole da chi doveva combattere al loro fianco, compagni di vita o di partito.
A che punto ci troviamo oggi? Abbiamo raggiunto la parità delle opportunità che la Costituzione prevedeva già nel 1948?
Sono
alcune delle domande poste nell'introduzione; domande che invitano il
lettore a riflettere su quanta strada è stata percorsa e quanta ancora è
da percorrere per raggiungere quella parità tra uomo e donna di cui
parla la nostra Costituzione, parità di cui forse non esisterebbe
traccia se non fosse stato per il prezioso lavoro svolto dalle Madri
fondatrici.
Nel 1946
all'Assemblea Costituente le donne rappresentavano poco meno del 4%
degli eletti; ad oggi in Parlamento il 35,7% sono donne. Passi avanti
sono stati fatti ma non abbastanza se consideriamo che a ricoprire le
cariche più alte e più importanti sono ancora gli uomini. E non solo
perché non abbiamo mai avuto una donna alla guida del Consiglio dei
Ministri o come Presidente della Repubblica ma anche se guardiamo ai
sindaci, ai governatori delle regioni.
A poche
ore dal giuramento del presidente della Repubblica, il riconfermato
ottantenne Sergio Mattarella, direi che non siamo messi poi tanto
meglio...
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