Buon pomeriggio miei piccoli lettori,
la nostra mamma Eliana oggi ci
parlerà di un albo molto divertente che vi metterà alla prova... siete in grado di cucinare bene un sasso?
Zuppa di niente
di Darabuc e Kheiriyek
Prezzo: € 12,95
Darabuc e Rashin Kheiriyeh sono i cuochi di questa deliziosa zuppa di niente, fatta apposta per i lettori affamati. Una vecchia ricetta, un'antica storia rivisitata. Darabuc si ispira al racconto popolare della zuppa di sasso, rielaborandone la ricetta e trasformandola in una moderna zuppa di niente arricchita da una generosa dose di umorismo. Una storia che, insegnando ai bambini la condivisione e la solidarietà, li aiuta a scoprire che spesso per superare le difficoltà bastano un pizzico di fantasia e di ingegno. I protagonisti sono due animali tradizionalmente associati all'astuzia, Mariavolpe e Piergatto, che un giorno bussano alle porte del palazzo di Giantopo in cerca di qualcosa da mangiare. Ma, poiché Giantopo è talmente avaro da non volersi privare di nulla, lo raggirano proponendogli di preparare una zuppa prodigiosa: la zuppa di niente! L'illustratrice iraniana Rashin Kheiriyeh coglie il tocco irreverente di Darabuc creando due personaggi dall'aria tutt'altro che innocente, che indossano abiti scuri e occhiali neri.
RecensionE
Leggendo Zuppa di niente di Darabuc e Kheiriyek edito da Logos la mente corre veloce ad Una zuppa di sasso, Babalibri, i cui ingredienti principali sono pressappoco gli stessi. Che
cos'hanno in comune queste zuppe è presto detto: prendi un sasso e lo
cuoci lentamente nell'acqua bollente, aggiungi quello che trovi (o che
ti offrono!) e il gioco è fatto! Ma attenzione: il sasso a fine cottura
potrebbe non essere pronto; a quel punto puoi portarlo via (come il Lupo
in Una zuppa di sasso, e la storia continua...) o lasciar
credere a qualcuno che sia il pezzo forte della zuppa come fanno quei
due furbacchioni de il gatto e la volpe nella Zuppa di niente!
I due personaggi, noti per essere maestri nell'arte del raggiro, estorcono all'avaro topo una cena con i fiocchi facendogli credere di lasciargli il meglio...
I due personaggi, noti per essere maestri nell'arte del raggiro, estorcono all'avaro topo una cena con i fiocchi facendogli credere di lasciargli il meglio...
Darabuc trasforma una storia della tradizione popolare in un'esilarante
racconto che vede Mariavolpe e Piergatto ingegnarsi per trovare qualcosa
da mangiare nel deserto di Noncenulla... Ma in realtà anche
quando nulla sembra esserci, qualcosa di buono viene sempre fuori. E ce
lo dice chiaramente Darabuc nella dedica iniziale: "Per tutte e tutti i nostri bibliotecari, maghi della cucina con poche risorse".
Della serie, l'arte di arrangiarsi...
Della serie, l'arte di arrangiarsi...
Anche l'illustratrice si accontenta di poco e "niente": tre bizzarri personaggi e una palette di pochi colori, esaltati da un'arte pittorica materica.
La lettura delle immagini si rivela estremamente godibile grazie agli espedienti utilizzati dall'artista: le figure dei protagonisti sembrano venire fuori dalla pagina, di cui sembra proprio di sentire sotto le dita la texture; apprezzabile anche il contrasto tra la ruvidità data dall'uso della tempera ad alcuni oggetti e la consistenza liscia di altri grazie al cartoncino!
Una lettura estremamente piacevole che coinvolge il lettore mantenendo alto il pathos fino alla fine della storia, che non vi sveliamo qui ma vi invitiamo a leggere!
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