Disponibile su Disney + Un'altra scatenata dozzina, il film Gail Lerner con Gabrielle Union e Zach Braff,
Scheda Film
Un'altra scatenata dozzina, di Gail Lerner, racconta la storia dei Baker, famiglia allargata formata da ben 12 persone. Zoey (Gabrielle Union) e Paul (Zach Braff) avevano già dei figli nati da precedenti relazioni; in seguito alla loro unione la famiglia si è allargata.È così che i due genitori si sono ritrovati presto a gestire 10 ragazzi di età diverse, che comportano una scatenata vita fatta di situazioni domestiche frenetiche e un'azienda familiare da portare avanti.
UN'ALTRA SCATENATA DOZZINA
Dagli anni '50 il romanzo semiautobiografico "Cheaper by the Dozen" (1948) di Frank B. Gilbreth Jr. & Ernestine Gilbreth Carey viene portato sul grande schermo, la cui versione più recente (2003) vede protagonisti come Steve Martin, Bonnie Hunt, Hilary Duff e Tom Welling. Quasi vent'anni dopo la Disney ripropone un nuovo adattamento, questa volta con i volti di Zach Braff e Gabrielle Union. Anche le tematiche affrontate vanno di pari passo con i tempi e con un mondo abbastanza cambiato negli ultimi due decenni.
Innanzitutto si tratta di una famiglia allargata, con due genitori divorziati che si sono incontrati e innamorati, e che hanno deciso di ampliare ancora la propria prole arrivando a un numero complessivo di dodici persone. Poi, la famiglia in questione è composta da papà bianco e mamma nera - così come i rispettivi figli - in modo da poter parlare di un tema che ancora oggi è, purtroppo, attuale: la mamma dichiara più volte durante il film di sentirsi fuori posto e di essere guardata con occhi diversi dalla gente ricca e snob della nuova città in cui la famiglia si è trasferita in seguito al successo del loro ristorante. Tematica che viene sottolineata anche dall'ex marito, sportivo conosciuto e apprezzato ma che ha dovuto faticare più degli altri per ottenere il rispetto meritato. C'è anche una figlia sulla sedia a rotelle, ma questa tematica non viene affrontata più di tanto, si tratta più che altro della presenza di un personaggio. E ancora, un figlio adottato, dei figli influencer e molto altro.
Apprezzo, come sempre, la ricerca dell'inclusività, il voler produrre film che parlano di tematiche importanti, difficili da credere ancora in campo nel 2022 ma ahimè presenti. Però spessissimo accade che ciò che si ottiene è solo un cocktail di argomenti vasti e, soprattutto in questo caso, pesanti. La pesantezza è dovuta al genere del film, una commedia per famiglie molto lontana dalle precedenti trasposizioni cinematografiche in cui si affrontavano per lo più i problemi adolescenziali e quelli coniugali dovuti allo stress di gestire lavoro e famiglia. I film sono lo specchio dei tempi e viceversa, come dico sempre. Ma il rischio è quello di perdere del tutto la leggerezza che alcuni film dovrebbero dare, cercando sempre di essere corretti e inclusivi, di dare una morale e un insegnamento. A volte ciò che un film deve dare è semplicemente un sorriso, una risata, un paio d'ore di relax. Nei decenni precedenti siamo stati travolti da titoli del genere (ricordo Com'è difficile essere teenager, Mean Girls, Quel pazzo venerdì, Lizzie McGuire da Liceale a Pop Star e tantissimi altri) che non necessariamente dovevano essere realistici o credibili, intelligenti o educativi, ma avevano lo scopo nobile e complesso di intrattenere. Un'altra scatenata dozzina è un film che nasce per le famiglie, che cerca di rimanere leggero ma che, fin dall'inizio, mette in campo troppi temi che aggrovigliano l'intera storia.
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