Buongiorno readers,
da qualche anno a questa parte (grazie anche al successo su #BookTok), i
retelling mitologici hanno iniziato ad attirare l’attenzione dei
lettori. Su ilLibraio.it Valentina Ghetti, insegnante e booktoker,
consiglia alcuni titoli che, partendo da storie classiche, danno voce a
personaggi marginali o visti tradizionalmente sotto una cattiva
luce. Dai libri più celebri come “La canzone di Achille” e “Circe”,
passando per la saga di Percy Jackson, “La casa dei nomi” di Colm
Tóibín, “Cassandra” di Christa Wolf e molti altri
Retelling mitologici, chi li ama, chi non leggerebbe altro, chi li ritiene i libri più inutili mai scritti (punto di vista che sto ancora cercando di comprendere).
È innegabile però, che da qualche anno a questa parte i retelling mitologici abbiano iniziato ad attirare l’attenzione dei lettori diventando quasi un genere letterario (dal punto di vista commerciale).
Sicuramente sono un punto fermo sul BookTok, soprattutto poiché è impossibile parlare di BookTok senza menzionare La canzone di Achille. È stato proprio il caso editoriale legato a questo libro a portare l’attenzione degli editori su una piattaforma che, in quel momento, era conosciuta grossolanamente come “l’app dei balletti”.
Il primo titolo interessante è italiano, si tratta de La splendente (Feltrinelli) di Cesare Sinatti che narra l’Iliade dal punto di vista della sua “causa”, la regina Elena di Sparta.
Sempre sulla scia della famiglia spartana passiamo a Clitemnestra, la storia della madre che vive per vendicare l’assassinio della figlia Ifigenia è raccontata nel romanzo La casa dei nomi (Einaudi, traduzione di Giovanna Granato) di Colm Tóibín.
Quando si parla di retelling e di voci inascoltate non si può fare a meno di citare l’opera nata dalla penna magistrale di Christa Wolf, Cassandra (e/o, traduzione di Anita Raja).
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