in arrivo la rivoluzionaria nuova edizione del Vocabolario Treccani: l’Istituto della Enciclopedia Italiana abbandona il vocabolariese, riconosce tra i neologismi “distanziamento sociale”, “lockdown” e “smart-working” e si fa promotore di inclusività e parità di genere lemmatizzando anche parole come architetta, medica e soldata…
E in programma venerdì 16 settembre, in occasione della alla 23esima edizione del festival Pordenonelegge, la presentazione in anteprima della nuova edizione del Vocabolario Treccani, composto da tre volumi: Dizionario dell’italiano Treccani, Storia dell’italiano per immaginie Dizionario storico-etimologico.
Realizzato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, sarà presentato dai direttori dell’opera, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, alle 11.30 al Capitol e, successivamente, se ne parlerà alla quinta edizione di #leparolevalgono, Festival Treccani della lingua italiana, organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura a Lecco il 7, 8 e 9 ottobre 2022.
Molte le novità del nuovo Treccani, alcune rivolte a contrastare la discriminazione di genere mediata dal linguaggio. Fra queste, per esempio, l’eliminazione sistematica, all’interno delle definizioni e degli esempi, dei cosiddetti “stereotipi di genere”, in forza dei quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo.
Nella storia plurisecolare della lessicografia italiana, quello di Treccani sarà il primo vocabolario a non presentare le voci privilegiando il genere maschile, ma scegliendo di lemmatizzare anche aggettivi e nomi femminili. Una rivoluzione che riflette e fissa su carta la necessità e l’urgenza di un cambiamento che promuova l’inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua, si spiega nella presentazione.
E molti i neologismi: dei numerosi e spesso effimeri: sono stati accolti quelli effettivamente entrati nell’uso o perché culturalmente significativi o perché testimoni della contemporaneità, come – per fare soltanto qualche esempio – COVID-19, DAD, distanziamento sociale, infodemia, lavoro agile, lockdown, reddito di cittadinanza, rider, smart working, termoscanner, terrapiattismo, transfobia.
Non più, dunque, nel Treccani 2022, il “vocabolariese”, quella sorta di linguaggio iniziatico che porta a definire una semplice vite come un “organo meccanico di collegamento, costituito da un gambo cilindrico o conico, sul quale è inciso un solco elicoidale il cui risalto (detto filetto o verme) va a impegnarsi tra i risalti di un solco analogo (preesistente o generato dalla sua stessa rotazione)”; e inoltre sono state ridotte il più possibile sia le abbreviazioni (nessuno legge mai la lista che le spiega, e spesso vengono reinterpretate in modo fantasioso), sia le marche d’uso (che in molti casi sono frutto di una valutazione personale del lessicografo: capita spesso, per esempio, che una voce o un’accezione che un dizionario qualifica come lett., cioè letteraria, in un altro sia giudicata disus., cioè disusata). |
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