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esploriamo quanto siano complesse le famiglie con tre romanzi: Laura Forti racconta la difficoltà delle dinamiche familiari quando entra in gioco la malattia, R.C. Scherriff esplora, attraverso la storia di una vacanza, l’eterogeneità di una famiglia con un romanzo consigliato da Kazuo Ishiguro e Maud Ventura descrive l’amore ossessivo di una donna per suo marito…
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Una casa in fiamme
Autrice: Laura Forti, scrittrice e drammaturga,
insegna scrittura teatrale e autobiografica e collabora con radio e
riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto
per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori. Con La Giuntina ha pubblicato L’acrobata e Forse mio padre, romanzo vincitore del Premio Mondello Opera Italiana, Super Mondello e Mondello Giovani 2021.
Editore: Guanda.
Genere: la narrazione di una vicenda familiare in cui la malattia gioca un ruolo decisivo.
Pagine: 288.
Trama: Manuela ha quarantacinque anni e una vita come
tante, alle prese con il lavoro, il marito, i figli, i suoceri. Sua la
voce narrante di questo intenso romanzo, una voce che colpisce da subito
perché chiara, energica, sfaccettata, ironica. Manuela, all’inizio di
questa storia, deve fare i conti con una diagnosi di malattia, la prima
scintilla di un incendio devastatore che travolge tutto: il matrimonio
va in crisi, la figlia adolescente si allontana in una sua personale
ricerca di identità, il figlio più piccolo sembra prigioniero delle sue
difficoltà scolastiche, e dal passato riemerge il dolore per la perdita
di un bambino mai nato. Sullo sfondo, i fantasmi provenienti dal
complicato retaggio familiare: quella di Manuela è una famiglia
“diversa”, ma nella sua diversità simile a tante del nostro tempo. Una
famiglia di ebrei italiani che rilegge strutture antiche alla luce della
propria fragilità.
Consigliato a chi… ama le voci narranti particolari.
Cosa ci è piaciuto di più: la caratterizzazione dei personaggi.
Mio marito
Autrice: Maud Ventura ha ventotto anni e vive a
Parigi. Laureata all’HEC, è entrata nell’Inter France subito dopo gli
studi. Ora è caporedattrice dell’area podcast in un gruppo radiofonico.
Esplora la complessità del sentimento d’amore nel suo podcast Lalala e nel suo primo romanzo Mon Mari.
Editore: SEM.
Genere: una storia di ossessione e passione.
Pagine: 224.
Trama: la protagonista di questo romanzo è una donna
ancora innamorata del marito dopo quindici anni vissuti insieme. I due
sono sulla quarantina e formano una coppia perfetta: due figli
brillanti, una grande casa, successo sociale. Ma sotto questa apparente
felicità coniugale lei cela una passione morbosa nei confronti del
marito, mentre lui sembra accontentarsi di una relazione serena e
distaccata: i suoi baci sono veloci e il corpo nudo della moglie non lo
eccita più. Per dimostrare a se stessa che il marito non la ama – o
almeno non abbastanza – lei inizia a spiare ogni suo movimento, cercando
i segni del disamore.
Consigliato a chi… apprezza le narrazioni dedicate alle ossessioni.
Cosa ci è piaciuto di più: la figura della protagonista.
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