Buongiorno Gattogenitori,
ecco qui un bellissimo libro che grazie ad un elenco di albi illustrati, vi guiderà nelle giuste letture da fare con i più piccoli.
Leggere senza stereotipi
Fierli Elena - Franchi Giulia - Marini Sara
Fierli Elena - Franchi Giulia - Marini Sara
La percezione di sé, del proprio corpo e del proprio genere, i ruoli professionali e in famiglia e la pluralità dei modelli familiari osservati attraverso la lente dell'albo illustrato. Rivolto a insegnanti, genitori, educatrici ed educatori che operano con la fascia 0-6, il volume analizza gli albi illustrati pubblicati in Italia e all'estero dal punto di vista della presenza o assenza degli stereotipi di genere relativi alla prima infanzia e propone attività pratiche - a partire dall'utilizzo dei libri - dirette al superamento degli stereotipi. Il volume si articola in vari percorsi, ciascuno legato a un tema chiave per la costruzione dell'identità di genere di bambine e bambini, e declinabili ai diversi livelli scolastici. Una breve trattazione teorica precede le schede dedicate agli albi (italiani ed esteri), le proposte di attività, gli approfondimenti e i suggerimenti bibliografici, per offrire un agile quaderno di lavoro anche a chi si avvicina per la prima volta a questi argomenti.
RECENSIONE
Quante volte mi è capitato di ascoltare da amiche o mamme parole come: Perché mai i bambini dovrebbero leggere libri come i "Due papà" o libri come "Più ricche di un Re" o "Va bene se?"
Perché dovrebbero affrontare temi così particolari già da piccoli?
La mia domanda invece è sempre la stessa... ma perché questi libri dovrebbero affrontare temi "particolari"? Perché si ha paura di dire famiglie arcobaleno, due mamme o due papà? Ci troviamo nel 2022, l'uomo è andato sulla luna, ci sono macchine elettriche, robot che servono ai tavoli ma è mai possibile che queste cose fantascientifiche sono la normalità e due genitori dello stesso sesso no?
È possibile che ancora ci si scandalizza davanti a film con coppie lesbo o gay? Che ancora si pensa che il lupo è sempre quel personaggio cattivo o la volpe quella furba e aprofittatrice?
È il momento di dire basta agli stereotipi soprattutto a quelli di genere e per farlo c'è solo un mezzo, la lettura...
Grazie alla rubrica Progetto Infanzia, aperta negli ultimi anni, un po' per sfida e un po' perché incuriosita da questo "piccolo mondo", ho avuto modo di conoscere albi, che attraverso le illustrazioni e narrazioni brevi, hanno spiegato ai bambini la percezione di sè, del proprio corpo, delle emozioni, dei rapporti familiari o dei ruoli in famiglia.
Albi che, con semplicità, si rivolgono ai più piccoli, spiegando temi sì difficili ma necessari. Perché secondo qualche adulto un bambino dovrebbe rimanerne allo scuro da tutto questo? Ma non è scritto in tutti i manuali pedagogici che il ramo più forte nell'educazione è quella che viene impartita ai nostri figli nei primi anni di vita? Allora perché non si possono leggere libri senza stereotipi?
𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞𝐨𝐭𝐢𝐩𝐢 è una bellissima guida rivolta a insegnanti, genitori, educatori o chiunque abbia a che fare con la fascia di età 0-6. Un libro diviso in percorsi che grazie a temi chiave, può contribuire alla costruzione dell'identità di genere dei bambini.
Grazie a questo fantastico libro/guida, ho potuto approfondire i miei orizzonti ma soprattutto, ora sono pronta ad affrontare, attraverso gli albi suggeriti, qualsiasi argomento con mia figlia.
Perché dovrebbero affrontare temi così particolari già da piccoli?
La mia domanda invece è sempre la stessa... ma perché questi libri dovrebbero affrontare temi "particolari"? Perché si ha paura di dire famiglie arcobaleno, due mamme o due papà? Ci troviamo nel 2022, l'uomo è andato sulla luna, ci sono macchine elettriche, robot che servono ai tavoli ma è mai possibile che queste cose fantascientifiche sono la normalità e due genitori dello stesso sesso no?
È possibile che ancora ci si scandalizza davanti a film con coppie lesbo o gay? Che ancora si pensa che il lupo è sempre quel personaggio cattivo o la volpe quella furba e aprofittatrice?
È il momento di dire basta agli stereotipi soprattutto a quelli di genere e per farlo c'è solo un mezzo, la lettura...
Grazie alla rubrica Progetto Infanzia, aperta negli ultimi anni, un po' per sfida e un po' perché incuriosita da questo "piccolo mondo", ho avuto modo di conoscere albi, che attraverso le illustrazioni e narrazioni brevi, hanno spiegato ai bambini la percezione di sè, del proprio corpo, delle emozioni, dei rapporti familiari o dei ruoli in famiglia.
Albi che, con semplicità, si rivolgono ai più piccoli, spiegando temi sì difficili ma necessari. Perché secondo qualche adulto un bambino dovrebbe rimanerne allo scuro da tutto questo? Ma non è scritto in tutti i manuali pedagogici che il ramo più forte nell'educazione è quella che viene impartita ai nostri figli nei primi anni di vita? Allora perché non si possono leggere libri senza stereotipi?
𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞𝐨𝐭𝐢𝐩𝐢 è una bellissima guida rivolta a insegnanti, genitori, educatori o chiunque abbia a che fare con la fascia di età 0-6. Un libro diviso in percorsi che grazie a temi chiave, può contribuire alla costruzione dell'identità di genere dei bambini.
Grazie a questo fantastico libro/guida, ho potuto approfondire i miei orizzonti ma soprattutto, ora sono pronta ad affrontare, attraverso gli albi suggeriti, qualsiasi argomento con mia figlia.
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