Eccomi nuovamente qui readers,
è
arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori
emergenti, Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Susy Zappa, e il suo ultimo libro: "AR-MEN un faro leggendario".
Pagina 69
Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio
blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di
visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
AR-MEN UN FARO LEGGENDARIO - SUSY ZAPPA
Prezzo: € 19,00
Editore: Edizioni Il Frangente
Pubblicazione: 25 luglio 2022
Nelle acque tormentate del mare d’Iroise si stagliano le possenti sagome di rocce mortali che formano la Chaussée de Sein, dove per secoli le navi sono naufragate, perdendosi per sempre nell’oblio: un cimitero di relitti, territorio sacro di Ankou, il servo della morte. Nel mezzo di questo caos roccioso, il faro Ar-Men, una torre ciclopica senza superflui decori, domina il mare da oltre cent’anni. Una storia avvincente sullo sfondo di tempeste eccezionali, quella di un pugno di uomini determinati a costruire un faro leggendario sopra uno scoglio inaccessibile, in un luogo dove ogni destino è dettato dal volere del mare. Oggi nell’occhio del ciclone c’è una lampadina, ma un tempo vi era un evolversi d’incandescenza. Il guardiano la osservava diffondersi sull’acqua: anche se il vento scardinava i vetri, la lanterna continuava a irradiare di luce quel paesaggio infernale. Ma che cosa accadeva nella mente di un uomo rinchiuso in una torre mentre la tempesta bussava con veemenza alla porta? Ancora oggi, se si ascolta con l’immaginazione, dalla torre di Ar-Men si possono percepire le urla dei guardiani e i lamenti dei naufraghi, perché dentro ogni faro si cela un po' di eternità.
ESTRATTO
Ar-Men, un faro leggendario, il faro delle Anime perse, un fantasma di luce sull’Oceano.
In un labirinto infernale, c’era una volta il guardiano che governava il suo fuoco, frammenti di luce salvifica per i naviganti attraverso il caos roccioso della Chaussée de Sein.
Ar-Men, un nome che, ancora oggi, evoca timore, stupore, solitudine e un’ambigua relazione d’amore.
Alla luce della lanterna, il guardiano osservava la piccola fonte luminosa diffondersi sopra il regno delle acque; anche se il vento scardinava i vetri, la lanterna continuava a irradiare di luce, ma… cosa accadeva nella mente di un uomo immerso nel ruggito dell’Oceano, rinchiuso in una torre mentre la tempesta bussava con veemenza alla porta?
Si racconta di guardiani resi pazzi dalla paura o divisi da odi incurabili, prima di sprofondare nell’ubriachezza della vita. E ancora, voci che provenivano dai meandri del faro, gli Spiriti dei Morti che lì trovavano la porta per l’aldilà. In Bretagna li chiamano gli Anaon, i Trapassati senza pace ne sepoltura: gli Spiriti della lanterna.
Oggi, “nell’occhio del ciclone” c’è una lampadina, ma un tempo era un’evolversi d’incandescenza, energia inimmaginabile dalla quale il guardiano si lasciava sedurre e soccombere, un fantastico gioco di luce, e prismi capaci di moltiplicarla.
Storie, leggende, superstizioni: perché i guardiani impazzivano? Forse semplicemente per i vapori di mercurio oppure per lo smarrimento davanti alla vastità del mare.
Un alone di mistero ha sempre circondato i fari. Ancora oggi, amiamo immaginare ciò che è stato, e se si ascolta con l’immaginazione, dalla torre di Ar-Men si possono percepire ancora le baruffe dei guardiani, perché dentro ogni faro si cela un po’ di eternità.
Ar-Men, un inferno, dove è nata anche una bella storia d’Amore.
In un labirinto infernale, c’era una volta il guardiano che governava il suo fuoco, frammenti di luce salvifica per i naviganti attraverso il caos roccioso della Chaussée de Sein.
Ar-Men, un nome che, ancora oggi, evoca timore, stupore, solitudine e un’ambigua relazione d’amore.
Alla luce della lanterna, il guardiano osservava la piccola fonte luminosa diffondersi sopra il regno delle acque; anche se il vento scardinava i vetri, la lanterna continuava a irradiare di luce, ma… cosa accadeva nella mente di un uomo immerso nel ruggito dell’Oceano, rinchiuso in una torre mentre la tempesta bussava con veemenza alla porta?
Si racconta di guardiani resi pazzi dalla paura o divisi da odi incurabili, prima di sprofondare nell’ubriachezza della vita. E ancora, voci che provenivano dai meandri del faro, gli Spiriti dei Morti che lì trovavano la porta per l’aldilà. In Bretagna li chiamano gli Anaon, i Trapassati senza pace ne sepoltura: gli Spiriti della lanterna.
Oggi, “nell’occhio del ciclone” c’è una lampadina, ma un tempo era un’evolversi d’incandescenza, energia inimmaginabile dalla quale il guardiano si lasciava sedurre e soccombere, un fantastico gioco di luce, e prismi capaci di moltiplicarla.
Storie, leggende, superstizioni: perché i guardiani impazzivano? Forse semplicemente per i vapori di mercurio oppure per lo smarrimento davanti alla vastità del mare.
Un alone di mistero ha sempre circondato i fari. Ancora oggi, amiamo immaginare ciò che è stato, e se si ascolta con l’immaginazione, dalla torre di Ar-Men si possono percepire ancora le baruffe dei guardiani, perché dentro ogni faro si cela un po’ di eternità.
Ar-Men, un inferno, dove è nata anche una bella storia d’Amore.
SUSY ZAPPA
Nata sotto il segno dell’acquario, è una sognatrice ma determinata a raggiungere la meta.
Scopre il fascino delle maree e l’aspra bellezza delle coste bretoni; attraverso un linguaggio acquerellato descrive il silenzio del vento e il profumo delle alghe, ma anche storie e leggende della cultura celtica.
Brevi impressioni per catturare il lettore tra le pieghe del tessuto emozionale.
Dall’inaspettato incontro con l’isola bretone di Sein, crocevia di ricordi, dove le leggende avvolgono il cuore di emozioni, nasce Sein, una virgola sull’acqua. Ritratto di un’isola bretone leggendaria (2015, Edizioni Il Frangente).
Prosegue il viaggio di scrittrice sulla rotta dei fari bretoni per raccontarne il fascino che attraverso i secoli ha attirato pirati e corsari, ma anche artisti e bohémiens; dai racconti leggendari nasce Fari di Bretagna.
Storie di uomini e di mare (2017, Edizioni Il Frangente). La magia
del faro è invece il racconto di un’esperienza solitaria e di un viaggio onirico. Vivere in un faro permette di godere dei profumi intensi portati dal mare in tempesta, una ricerca interiore tra i moti ondosi e i giochi di luce, nei quali, a volte, la scrittrice rispecchia i propri stati d’animo.
Scopre il fascino delle maree e l’aspra bellezza delle coste bretoni; attraverso un linguaggio acquerellato descrive il silenzio del vento e il profumo delle alghe, ma anche storie e leggende della cultura celtica.
Brevi impressioni per catturare il lettore tra le pieghe del tessuto emozionale.
Dall’inaspettato incontro con l’isola bretone di Sein, crocevia di ricordi, dove le leggende avvolgono il cuore di emozioni, nasce Sein, una virgola sull’acqua. Ritratto di un’isola bretone leggendaria (2015, Edizioni Il Frangente).
Prosegue il viaggio di scrittrice sulla rotta dei fari bretoni per raccontarne il fascino che attraverso i secoli ha attirato pirati e corsari, ma anche artisti e bohémiens; dai racconti leggendari nasce Fari di Bretagna.
Storie di uomini e di mare (2017, Edizioni Il Frangente). La magia
del faro è invece il racconto di un’esperienza solitaria e di un viaggio onirico. Vivere in un faro permette di godere dei profumi intensi portati dal mare in tempesta, una ricerca interiore tra i moti ondosi e i giochi di luce, nei quali, a volte, la scrittrice rispecchia i propri stati d’animo.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito?
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