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PROGETTO INFANZIA: IL MIO PAPA' PICCOLINO DI DAVIDE CALI'

Buon pomeriggio piccoli lettori,
la festa del papà è appena passata ma Coccole Books pubblica Il mio papà piccolino di Davide Calì, illustrato da Jean Jullien. Il libro, uscito in Francia lo scorso anno, è un omaggio ai papà che progressivamente perdono le loro facoltà ma soprattutto a quei figli che imparano a prendersi cura di loro.



Il mio papà piccolino
di Davide Calì - Jean Jullien
 
 
Editore:
Coccole books
Prezzo: € 15,00
Uscita: 17 marzo 2023
Link d'acquisto: QUI
 
Un giovane uomo guarda suo padre: per molto tempo è stato più grande di lui, poi per anni sono stati entrambi della stessa altezza. Ma ora suo padre ha iniziato a rimpicciolirsi e quando si siede i suoi piedi non raggiungono più il suolo. Quando guida, deve mettere un cuscino sotto il sedere. E più diventa piccolo, più si comporta come un bambino... Poi un giorno il figlio si accorge che suo padre ha dimenticato tutto. Ma, curiosamente, sorride. Continuamente. Così il figlio porta il papà al parco, a godersi il sole. E il papà osserva il mondo, come se lo vedesse per la prima volta. Un libro commovente, ma anche divertente, sui nostri genitori anziani che tornano bambini... Età di lettura: da 7 anni
RecensionE
 

Ci sono papà che accompagnano tutta la vita, papà che accudiscono, papà assenti, papà che quando invecchiano ritornano bambini...
E poi ci sono quelli che non aspettano che spuntino i capelli bianchi per regredire ad una condizione infantile. 


La metafora dell'altezza ripercorre il rapporto genitore - figlio dall'infanzia all'arrivo di una malattia subdola come l'Alzheimer: il bambino cresce fino a raggiungere l'altezza del padre che, ad un certo punto, inizia a... rimpicciolirsi! Davide Calì ce lo racconta con delle iperboli: il papà deve utilizzare uno sgabello per cucinare e mettere un cuscino sul sedile per guidare. All'inizio sembra una cosa buffa ma poi, alla regressione sul piano fisico, iniziano ad accompagnarsi degli atteggiamenti molto strani e il rimpicciolimento continuerà fino a che il genitore raggiungerà le dimensioni di una bambola. 

Un ritratto divertente ma commovente al contempo che racconta l'insorgere di una malattia che mette a dura prova gli equilibri familiari e di come un figlio veda il suo ruolo invertirsi con quello del genitore: inizierà a raccontargli storie, insegnargli la matematica, portarlo sulle spalle a vedere il mondo.

Le illustrazioni di Jean Jullien sono assolutamente centrate sui protagonisti: lo sfondo è rigorosamente bianco così come tutti gli oggetti che li circondano (a parte un paio, e sarebbe interessante scoprire il perché): quello che c'è intorno non ha più alcuna importanza, conta solo la relazione che si stabilisce tra il figlio e il suo papà piccolino.

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