Buongiorno readers,
oggi sono qui per proporvi una bellissima edizione illustrata del grandissimo classimo di Mary Shelley.
Frankenstein, scritto da Mary Shelley a soli diciannove anni, è considerato uno dei capisaldi della letteratura gotica. La Creatura di Victor Von Frankenstein è entrata di diritto nel nostro immaginario collettivo come emblema della paura del diverso, che affonda le sue radici nelle più radicate fobie umane. - Un'esperienza orrorifica e sublime, in una versione impreziosita dalle illustrazioni di Frank Espinosa.
La storia del giovane e ambizioso Victor Frankestein ormai letta in qualsiasi forma mi sia stata presentata, continua ad affascinarmi e a coinvolgermi sempre di più... poteva quindi mancare anche la versione illustrata da Frank Espinosa?
Rispolverando i vostri anni scolastici, ricorderete senz'altro che Mary Shelley scrisse questo romanzo, a soli diciannove anni e che già da piccola, amava inventare storie e ascoltare i discorsi dei più grandi. In giovane età divenne la moglie del famosissimo poeta Percy Bysshe Shelley, con cui, insieme alla sorella, fuggì di casa e girò quasi tutta l'Europa. La sua vita però non fu totalmente rosea e affascinante, anzi, tragedie e disgrazie, la perseguitarano fino alla morte. Grazie però a Lord Byron che sfidò tutti i presenti, ospiti nella sua casa sul Lago di Ginevra, a scrivere una storia agghiacciante e in grado di terrorizzare, Mary Shelley fece uscire il suo mostro interiore dando vita a Frankestein.
I confini indelebili tra la vita e la morte però non dovrebbero mai essere varcati, e quando questo accade, nessuno sa quello che il destino ha in serbo per il trasgressore ed è proprio a causa dei sensi di colpa e della sua moralità, che Victor, passerà il resto dei suoi giorni, a rincorrere e a voler uccidere la sua creatura. Una storia poetica, emozionante in cui entrambi i protagonisti, riescono a toccare il cuore del lettore: Victor ancora sofferente per le sue perdite: amico, padre, fratellino e futura moglie e il "mostro": gentile, buono, orrendo, crudele che in cerca solo di amore e comprensione, si lascia avvolgere dalla cattiveria umana.
Purtroppo Mary Shelley non ha avuto tutto il successo che meritava e
spesso la sua opera è stata accusata di non contenere morale ma più
morale di questa, della superbia dell'uomo, del voler continuare a
distruggere la natura per essere superiori a tutti cosa c'è? Siamo
proprio sicuri che sia più spaventoso il mostro creato piuttosto che
l'uomo stesso?
Consiglio la lettura di questo splendido libro ad ogni amante del genere.
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