Eccomi nuovamente qui readers,
è
arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori
emergenti, Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Marcello Lombardi, e il suo libro: "Senza esclusione di Polpi".
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
Editore: Self Publishing
Pubblicazione: 19 agosto 2019
“Senza esclusione di polpi” è una raccolta di racconti umoristici nei quali, mediante una narrazione ironica, a tratti grottesca e surreale, si mette in risalto il corretto disfunzionamento dell’esistenza terrena attraverso le pseudogesta di una moderna galleria di polpi. Allora ci si imbatte in un medico che, tradendo le attese, esegue correttamente un intervento chirurgico; in un ragazzo che, con la collaborazione del genitore, tenta di sbarcare il lunario con il crimine ottenendo un esito tragicomico; in un soldato della Seconda guerra mondiale che, con le sue paradossali peripezie, decanta l’assurdità delle guerra; in un fantaprocesso celebrato in uno studio televisivo dove il dramma di un terremoto viene oscurato dall’imperante spettacolarizzazione mediatica; in una coppia di coniugi litigiosi che credono di vivere nella realtà ma che si ritrovano, a loro insaputa, nella fiction; ecc.. Tutti protagonisti che incarnano i tratti somatici del degrado esistenziale, sempre maggiormente connotato di elementi deleteri che, a causa della voracità dell’esistenza terrena e della sua spasmodica velocità, sfugge anche ai palati più raffinati camuffando la sua essenza agrodolce in un indistinto sapore.
[…] “I vecchi sono più sicuri e rendono di più” sentenziò, con aria da docente universitario, il criminale.
Sono
più sicuri perché non hanno forza, perciò non oppongono resistenza alle
minacce. Rendono di più perché hanno una entrata certa. I giovani non
sono sicuri perché potrebbero reagire e poi non rendono niente. Trovami
un giovane che ha una paga fissa. Da noi i giovani o sono disoccupati o
lavorano quando capita e chissà per quanto tempo, per di più con salari
da fame. E tu cosa speri di ricavarci dal rapinare un giovane? Non
rendono. Ecco tutto!! Maledetto lavoro a singhiozzo… Perciò ti ho detto
di stare attento. Di questo passo non potremo mai rapinare i giovani
neanche quando saranno diventati vecchi perché, con la precarietà che
tira, alla pensione non ci arriveranno. Quindi dobbiamo stare attenti
alla salute dei vecchi. Ognuno di loro che muore è un’entrata di meno. E
per compensare la perdita di quell’entrata siamo costretti a rapinare
più volte la stessa persona. A loro, poi, non conviene parlare perché
noi gli facciamo avere, grazie ai nostri traffici, medicine costose a
prezzi stracciati, cosa che in nessun posto al mondo gli sarebbe
garantita, vero nonnetto?”
Il vecchio, legato e imbavagliato, fece di sì con la testa.
(dal racconto “Realizza un sogno”)
Nel 2006 è stato finalista al Premio Città di Empoli “Domenico Rea”, nella sezione per racconto breve.
Nel 2019 ha pubblicato, mediante Youcanprint, la raccolta di racconti “Senza esclusione di polpi”.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito?
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