Eccomi nuovamente qui readers,
è
arrivato infatti il momento della Rubrica dedicata ai nostri autori
emergenti, Pagina 69. Oggi sul Blog abbiamo come ospite Valentina Bellettini, e il suo libro: "Profumo d'incenso: il tempo di Iside".
Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti
Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione
Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
VALENTINA BELLETTINI
Illustrazioni: Evelyn Artworks (grafica di copertina elaborata da Lyra del blog Stellaryus)
Editore: Self-Publishing
Pubblicazione: Settembre 2022
Marta Franchini non sa cosa fare da grande.
Società, famiglia e studi pretendendo che a tredici anni si sappia scegliere l'indirizzo superiore che porterà alla formazione professionale; lei vaga ancora nelle fantasticherie, nella meraviglia delle piccole cose e nei sogni, finché, uno di questi, diventa una realtà parallela: dal momento in cui la sorella è partita in vacanza per l'Egitto, Marta si trasferisce nell'Antico Egitto nei panni della dea Iside dove, assieme all'aspetto e alla lingua, le riaffiorano i ricordi e l'amore per il marito, il dio Osiride.
Ma Osiride è morto, assassinato dal fratello Seth.
Iside deve salvare lo spirito del marito al quale è stato promesso di regnare l'Oltretomba, mentre il trono d'Egitto è usurpato da Seth e le terre chiedono vendetta e liberazione.
La missione di Iside avanza in ogni sogno mentre la quotidianità di Marta subisce il fascino del mondo antico e delle emozioni scatenate dai legami con le divinità: qual è la vera realtà? Chi è lei veramente, Marta o Iside?
«Così ha deciso di giocarsi i suoi tre anni proprio in procinto dell’esame?»
Marta non replicava. Tremava dalla vergogna e le veniva da piangere per il disagio, per la paura e per le prospettive future.
«Allora? Il gatto le ha mangiato la lingua?»
Intervenne il buon professore in sua difesa, a bassa voce: «A giudicare dai libri che leggeva, si tratta di una situazione un po’ delicata.»
La preside spostò gli occhi sul suo unico interlocutore: «Chiameremo uno psicologo, l’insegnante di religione... ma adesso? Quanti giorni di punizione devo dare a questa signorinella? Oppure è meglio direttamente una sospensione?»
«Forse, dato il caso, è meglio non causarle traumi...»
«Lei faccia il suo compito che io faccio il mio: la situazione, come dice lei, delicata, non toglie che si è assentata per tre intere ore didattiche.»
Mosso dai sensi di colpa, il professore trovò il coraggio per esprimere ancora il proprio pensiero: «Intanto sua madre fa la psicologa. Potremo chiamare lei... senza ricorrere a interventi esterni.»
Seguirono alcuni istanti di silenzio, dopodiché la preside non poteva contraddire la soluzione del collega: meno se ne parlava in giro e meglio era; la reputazione della sua scuola non doveva subire lesioni.
In base alle spiegazioni della madre avrebbe deciso come comportarsi con la figlia.
«Due giorni di sospensione! Marta, non so veramente cosa pensare di te, questa volta! Come hai potuto? Ti assenti per due ore dalle lezioni e neanche te ne accorgi, ma dove hai la testa? Poi cosa mi è toccato sentire: “Forse sua figlia è incinta...”, roba da matti! E io che non sapevo cosa rispondere, come giustificarti! Ho fatto la figura della madre ignorante, che non sa cosa combina sua figlia in giro! Sì, come se non m'importasse nulla di mia figlia! È la cosa peggiore che potessi farmi!»
Marinella era fuori di sé; Marta piangeva; Antonio taceva e si chiedeva soltanto se sua figlia fosse incinta davvero.
Dopo otto anni di pubblicazioni con case editrici ha deciso di passare al self-publishing.
Lavora nei mercati in piazza dove cattura temi sociali e di attualità; attenta ascoltatrice, spesso intreccia legami empatici con i suoi animali. Ha scritto la serie "Eleinda" e le raccolte di poesie spirituali “Riflessi di un'Anima Incarnata”.
Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito?
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